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La The Flexx si butta via: Reggio Emilia ringrazia e viola il PalaCarrara

I ragazzi di coach Esposito si inceppano e incassano uno 0-11 da incubo a inizio di quarto periodo, non riuscendo a rialzarsi. Finisce 78-74 per gli emiliani che adesso sognano i playoff. Finale amarissimo per la The Flexx che perde di fronte al proprio pubblico contro la Grissin Bon Reggio Emilia, al termine di una partita a strappi. Decisivo il break di 11-0 operato dagli ospiti all'inizio del quarto periodo, quando Pistoia pareva aver messo le mani sulla partita grazie a un terzo quarto da 27 punti. Nei convulsi ultimi 5 minuti di gara, poi, Reggio Emilia ha dimostrato di essere più lucida e ha fatto valere il suo maggior tasso tecnico, agevolata da una The Flexx che ha iniziato a litigare pesantemente col canestro avversario (3/17 dal campo nell'ultimo quarto per Moore e compagni, condito da un sanguinoso 1/5 ai liberi). La Grissin Bon non è riuscita a uccidere la partita quando poteva farlo, Pistoia però non è praticamente più stata capace di graffiare e, dopo la quinta tripla dello scatenato De Vico (71-74), ha di fatto alzato bandiera bianca, fallendo tutte le occasioni per poter rientrare. Il rammarico, nello spogliatoio pistoiese, è grande: dopo un primo quarto sofferto (chiuso comunque sotto di sole tre lunghezze), infatti, la The Flexx ha disputato due ottimi quarti centrali, mettendo alle corde una Reggio Emilia dominante comunque a rimbalzo. Trovando protagonisti sempre diversi, coach Esposito pareva aver trovato la chiave per aprire la scatola reggiana: ora Mian, ora Laquintana, ora Diawara, ora McGee, Pistoia ha dato l'impressione, almeno fino al 30', di poter compiere un'altra bella impresa fra le mura amiche. Dopo lo shock dei tre minuti di inizio quarto periodo, invece, i biancorossi non sono stati capaci di riprendersi, smarrendo fiducia, sicurezza e spirito di squadra. La Grissin Bon, scesa sul parquet del PalaCarrara priva di Della Valle, ha trovato risorse fino a quel momento insperate: ha capitalizzato al meglio la crisi di Pistoia e approfittato di un paio di letture da parte dei padroni di casa tutt'altro che lucide, centrando due punti che la rilanciano prepotentemente in chiave playoff. Moore e compagni, invece, si leccano le ferite: domenica prossima c'è però un'altra gara interna per provare a mettere altri due punti sul cammino che porta alla salvezza. Poco importa che l'avversario di turno sia la Reyer Venezia campione d'Italia: a questo punto della stagione, non c'è più il tempo per poter ragionare su chi sta dall'altra parte...

Esposito: "E' inspiegabile ciò che è successo"
Il tecnico non si dà pace per il black-out di inizio quarto periodo, costato il successo: "Domattina alle 8.30 ci ritroveremo per rivedere insieme la partita. Non riesco a spiegarmi perché improvvisamente abbiamo smesso di fare quello che dovevamo E' piuttosto contrariato Vincenzo Esposito quando si presenta in sala stampa al termine del match con Reggio Emilia: "La cosa più difficile da analizzare -spiega il coach- è il fatto che senza aver chiesto niente di diverso ai ragazzi, all'improvviso, all'inizio dell'ultimo periodo, abbiamo smesso di fare quello che ci aveva portato dal -8 al +9. Non è stato chiesto nulla di differente né a livello difensivo, né a livello offensivo, ma semplicemente di continuare a fare quello che stavamo facendo dalla seconda metà del secondo quarto: per qualche motivo inspiegabile, poi, abbiamo smesso di giocare su entrambi i lati. E' ovvio che poi quando di fronte ti trovi certi giocatori, bravi ed esperti, puoi subire anche canestri difficili, ma non riesco a spiegarmi come mai a un certo punto abbiamo iniziato a difendere in un modo che non è mai stato richiesto. Domani mattina alle 8.30 ho convocato la squadra per rivedere insieme la partita, analizzare in video i nostri errori: è l'unica cosa che in questo momento posso fare". Il coach si concentra poi sull'aspetto mentale: "Un tiro forzato o un libero sbagliato -afferma Esposito- non mi preoccupano: ciò che mi preoccupa e non mi piace è quello che si è verificato per più minuti senza che vi sia una spiegazione plausibile. Ho provato a fermare subito il gioco con un time out dopo aver incassato i primi sei punti, dicendo ai ragazzi che la partita non era finita, ma anzi era appena iniziata, ma non siamo riusciti a ripartire. Faccio i complimenti a Reggio che ci ha creduto per tutti i 40 minuti, ma noi dobbiamo pensare prima di tutto ad analizzare la nostra gara. Poi penseremo a Venezia, visto che questa partita ormai è andata e i due punti non potrà restituirceli più nessuno, anche se rimane un grosso amaro in bocca. I ragazzi a fine partita non avevano nemmeno la forza di parlare ed erano perfettamente consapevoli del disastro che abbiamo combinato: personalmente non penso che questo blackout sia da imputare a un discorso di condizione atletica, dovremo cercare di capire cosa è successo". Esposito si sofferma infine sulla situazione di classifica: "La nostra situazione non è mai stata tranquilla -afferma il tecnico- e questo lo dico indipendentemente dalla partita di stasera, che era una gara comunque che si poteva e si doveva vincere. La realtà è che nelle ultime otto gare giochiamo con tutte squadre di un certo tipo, tranne forse Pesaro, ma sarà anche quella un'avversaria che, per ovvie ragioni, ci renderà la vita difficilissima: se noi facciamo certe cose, abbiamo già dimostrato di potercela giocare anche con squadre di fascia superiore; sta a noi".