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The Flexx, orgoglio e applausi: Venezia finisce k.o.

Prova sensazionale dei biancorossi, che superano 93-83 i campioni d'Italia, compiendo un passo molto importante per la salvezza. Grande prestazione di tutto il collettivo, con McGee che ne mette a referto 29, con 11/14 dal campo. La miglior The Flexx della stagione sfodera tutto il talento e il cuore dei quali dispone, riconquista il PalaCarrara e batte i campioni d’Italia della Reyer Venezia al termine di un pomeriggio infinito, che finisce in gloria per i colori biancorossi. I ragazzi di coach Esposito, guidati da un McGee stellare e autore di 29 punti con soli 14 tiri tentati, partono fortissimo e non si voltano più, resistendo con carattere e spirito di squadra al tentativo di rimonta di una Reyer mai doma, che si è però dovuta piegare in una giornata nella quale Pistoia non poteva e non voleva perdere in nessun modo. Alle spalle di un McGee da antologia brillano anche Moore e Ivanov, che rispondono presenti nel momento del bisogno segnando rispettivamente 17 e 18 punti (ai quali il bulgaro aggiunge anche 9 rimbalzi e ben 12 falli subiti). Ma sarebbe limitante ridurre ai singoli l’analisi di una sensazionale prova di squadra, che ha saputo trovare la forza di uscire da un momento più che mai complicato e di portare a casa una vittoria che può rappresentare una svolta decisiva per la stagione della The Flexx. Coach Esposito deve fare a meno degli infortunati Diawara e Barbon, e torna a schierare dal primo minuto l’ex di turno Tyrus McGee, che apre il pomeriggio con la prima delle cinque bombe della sua gara. L’approccio di Pistoia è di quelli che non si vedevano da tempo: i biancorossi giocano senza alcun timore reverenziale al cospetto dei campioni d’Italia, che vengono imbrigliati dall’intensità difensiva dei padroni di casa. Come spesso accade, la The Flexx trae energia dalla efficacia mostrata nella propria metà campo: i biancorossi sfruttano un paio di transizioni per dare il primo strappo nel punteggio, con Della Rosa che spara due triple in fila facendo esplodere il PalaCarrara e lanciando i suoi in doppia cifra di vantaggio (24-11). Il primo quarto si chiude con la giocata dell'anno di McGee, che parte in palleggio e inchioda in faccia a Biligha la pazzesca schiacciata che fissa il punteggio sul 27-13. L’attacco biancorosso attraversa una secca pericolosa a inizio secondo periodo: coach Esposito vuol parlarci su dopo due canestri in fila di Watt e Pistoia torna in campo sfoderando di nuovo il piglio dei primi dieci minuti. È ancora una volta la difesa a propiziare l’allungo biancorosso, con la The Flexx che domina anche sotto i tabelloni in entrambe le metà campo e vola sul +17 (38-21 al 15') con un canestro di zucchero di Mian. Venezia è alle corde, Watt spende il terzo fallo mentre il palazzetto vibra con l’ennesima scarica di adrenalina, ancora firmata Mian che con la tripla dall’angolo scrive il massimo vantaggio della serata sul +19 (45-26). I campioni d’Italia però non gettano l’asciugamano: Pistoia si siede per un attimo sugli allori e in un amen la Reyer piazza un parziale di 7-0 per chiudere il secondo quarto, riaprire la partita e andare al riposo sul punteggio di 45-33 in favore della The Flexx. Esposito sceglie la coppia Bond-Ivanov per cominciare la ripresa, mentre De Raffaele si gioca subito l’artiglieria pesante schierando in quintetto Daye. Il body language dei biancorossi fa riaffiorare i fantasmi del recente passato, ma ci pensa una tripla di grande personalità presa e segnata da Ivanov a scacciare le nuvole dal cielo biancorosso. Il canestro del numero 44 ridà colore alla The Flexx, McGee imbuca una tripla pazza allo scadere riportando il vantaggio a quota sedici lunghezze (53-37) prima di caricare la Baraonda, che risponde scuotendo una volta di più le fondamenta del PalaCarrara. I nervi iniziano a scoprirsi, Ivanov e Biligha rimediano un tecnico ciascuno e Magro si conferma prezioso in uscita dalla panchina, lottando sotto le plance e mettendo a segno un paio di canestri importanti, assistito da capitan Moore che fiuta la difficoltà del momento e sale di colpo prendendo per mano la squadra. McGee sfida e batte le leggi della fisica con canestri da urlo, Pistoia cerca la giugulare del match, ma Venezia in qualche modo resta in vita e, con un finale quasi in fotocopia di quello del secondo quarto, fissa il punteggio sul 70-57 allo scadere del trentesimo (con le tre triple di Haynes e Daye). Coach Esposito inizia l'ultimo periodo rilanciando il quintetto piccolo, ripagato da Laquintana che va dentro e converte il gioco da tre punti che vale 73-60. Pistoia ha però speso tantissimo e sta attingendo alle ultime riserve rimaste nel serbatoio, Venezia invece adesso non ha più niente da perdere e va all’arma bianca a caccia della clamorosa rimonta. Esposito concede qualche secondo di riposo a McGee, gravato di quattro falli a carico, prima di tornare a cavalcare la sua voglia di rivincita: Tyrus segna l’ennesima tripla della sua partita, battendo De Nicolao dal palleggio allo scadere dei ventiquattro secondi e regalando una fondamentale boccata di ossigeno a una The Flexx ormai in riserva. Venezia però deve ancora giocarsi un paio delle sue sette vite, e grazie alle triple di Daye e Jenkins torna incredibilmente in partita: 82-77 con settanta secondi su un cronometro che corre sempre più lento. Sulle tribune serpeggia la paura di non farcela, ma Pistoia ha dalla sua l’eroe che una serata del genere merita. McGee si alza da tre, gli dei del basket sono con lui e gli permettono di finire l’affresco della sua Cappella Sistina: palla che danza sul ferro, prima dentro, poi fuori e poi finalmente sul fondo della retina, per il nuovo +8 che avvicina lo striscione di arrivo. Venezia è ancora in vita, la The Flexx però stavolta non alza le mani prima del dovuto e completa l’opera: finisce 93-83, in un PalaCarrara in delirio che ha sostenuto fino alla fine i suoi ragazzi, tornando ad innamorarsi di una squadra che ha saputo andare oltre i propri limiti per battere i campioni d’Italia e fare un passo importantissimo verso l’obiettivo della salvezza.
Esposito: "Vorrei che le emozioni di stasera restassero dentro a questi ragazzi"
Il tecnico analizza il bellissimo successo contro Venezia: "Sono contento per la squadra: abbiamo capito che in ogni momento della partita la cosa giusta da fare non è una semplice questione individuale". E' ovviamente molto soddisfatto coach Esposito a fine gara: "Abbiamo avuto l'atteggiamento giusto fin dal primo minuto ed era la cosa più importante oggi, sia per me, ma credo anche per i tifosi. Sapevamo benissimo che c'era il rischio concreto di perdere questa partita, nonostante un grande inizio da parte nostra. Siamo però stati bravi perché -spiega il coach- quando loro hanno alzato il livello, anche come aggressività, per provare a rientrare, la squadra è rimasta in campo, ha continuato a giocare e a fare l'impossibile in difesa. Cito il dato dei rimbalzi, voce in cui abbiamo dominato, soprattutto con i piccoli, perché questo vuol dire che tutti i giocatori hanno capito che in ogni momento della partita la cosa giusta da fare non è questione individuale, ma di squadra. Oggi in tante situazioni si è vista una squadra che ha sempre cercato di fare la cosa giusta al momento giusto: a volte abbiamo sbagliato, è chiaro, ma le intenzioni erano sempre le migliori possibili. Con questa intensità e questo desiderio di vincere -prosegue Esposito- si può anche sopperire a un gap tecnico o a qualche assenza importante: i ragazzi volevano tanto poter vincere una partita contro un avversario di altissimo livello e per questo sono felice per loro". La vittoria contro i campioni d'Italia fa morale e classifica: "Certamente è un successo importante sul piano psicologico, che ci fa capire quanto conti interpretare nella maniera giusta, a livello di squadra, ogni partita. Abbiamo lavorato tanto in settimana per cercarci, per aiutarci, sia in attacco che in difesa, perché è l'unico modo che avevamo per provare a superare i nostri limiti e i nostri difetti. E' chiaro che si tratta di due punti pesanti anche per la classifica, ma non dobbiamo assolutamente sederci -spiega Esposito- perché la salvezza, lo voglio sottolineare, è tutt'altro che matematicamente raggiunta. Penso che con questa mentalità ce la possiamo giocare con chiunque, poi è ovvio che i punti persi per strada non puoi recuperarli, ma sono molto fiducioso per la reazione che la squadra ha avuto dopo la sconfitta con Reggio Emilia. Certo, dobbiamo recuperare qualcuno sia fisicamente che mentalmente, ma questo -afferma il tecnico- è il mio lavoro.". Esposito si sofferma poi sulle emozioni della serata: "Tutte le vittorie che ho ottenuto qua a Pistoia per me sono belle ed emozionanti, così come le sconfitte mi aiutano a crescere e a diventare più forte come allenatore. E' ovvio che i tifosi, ma è un discorso in generale che riguarda tutta l'Italia, tendono a dimenticarsi in fretta le cose positive del passato per concentrarsi magari sulle cose che non vanno nel presente, ma ormai ci sono abituato. Vorrei che le emozioni di stasera rimanessero dentro, più che a me, ai ragazzi, che avranno due giorni per godersi questo successo. Spero che riusciranno, in queste ultime sette partite, a lasciare qualcosa a questa gente che insieme a noi ha sofferto per sei mesi".