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Intervista con “arrivederci a presto” con Luca Triglia

Caro Luca, dopo due anni è arrivato il momento di salutarci. Dove sarai la prossima stagione? Quale è stato il motivo che ti ha portato a chiudere la tua esperienza a Follonica? Il prossimo anno tornerò a San Vincenzo per motivi personali, ho bisogno di riavvicinarmi alla famiglia riducendo il mio impegno nel basket, infatti avrò un gruppo che farà un solo campionato. Il lavoro che avevo impostato su base biennale con i gruppi che ho seguito a Follonica era terminato e quindi ho colto l’occasione che il San Vincenzo mi ha proposto per rientrare a casa. Mi dispiace veramente lasciare il Follonica perché mi sono trovato bene ed ho trovato ragazzi e ragazze eccezionali sotto molti punti di vista ma era il momento di fare questa scelta. Che tipo di gruppo hai trovato e che gruppo lasci al prossimo tecnico? Le due squadre con cui ho lavorato 2003/2004 e 2004/2005 hanno avuto una crescita importante sia fisica che tecnico-tattica. Sul campo abbiamo espresso un buon gioco di squadra senza nascondersi dietro tatticismi o schemi rigidi dando la possibilità a tutti di esprimere il proprio potenziale. Questa scelta ci ha un po’danneggiato sotto il profilo dei risultati dove con altro sistema di gioco avremmo vinto qualche partita in più ma penso che sia stato meglio per il futuro cestistico dei ragazzi e delle ragazze. Ognuno ha risposto bene alle mie richieste e comunque due secondi posti consecutivi in Coppa Toscana Under 14 e le molte convocazioni nelle varie rappresentative per le bimbe sono il frutto di un lavoro. Hai avuto per due anni un gruppo misto di ragazzi e ragazze, parlaci di questa particolarità. La convivenza in squadra tra maschi e femmine non ha mai pesato, sicuramente perché sono sempre stati abituati a giocare assieme; forse siamo stati più noi dall’esterno a crearci dubbi e perplessità su questa convivenza ma fino a questa età tra di loro vi posso giurare che c’è molto rispetto ed uno spirito agonistico superlativo. Sicuramente ora iniziava a farsi sentire la differenza fisica tra i due gruppi, soprattutto in campionato, ma devo dire che secondo me fino ad ora è stato un vantaggio per entrambe le parti. Le ragazze sono abituate a giocare contro una maggiore fisicità che non avrebbero trovato nei campionati femminili; hanno fatto grandi passi avanti tecnicamente e mentalmente ed ora si trovano avvantaggiate su molti aspetti ad altre di pari età. La conferma, secondo me, l’abbiamo avuta con le convocazioni di tutte e 6 le ragazze nelle varie selezioni provinciali e con la presenza di Caloro, Chiti e Latini nelle rappresentative regionali. I ragazzi hanno sempre lavorato con le ragazze che hanno dimostrato finora di essere più pronte mentalmente; questo ha fornito uno stimolo per la loro crescita e per la loro presenza mentale durante l’allenamento. Hai un aneddoto particolare da raccontarci di questi due anni? Ci sono state molte situazioni che ricorderò con molto piacere; genitori che temevano che i propri figli o le proprie figlie non potessero giocare contro ragazzi più grandi ed invece alla fine hanno dimostrato carattere e grinta per farsi rispettare da tutti. Ricorderò con piacere le due finali raggiunte con entrambi i gruppi e le parole che alcuni di loro mi hanno detto sia durante l’anno sia quando hanno saputo che sarei tornato a San Vincenzo. Ho trovato a Follonica ragazzi e ragazze SUPER con cui ho passato due anni bellissimi ed intensi, grazie a tutti. E’ stato un vero piacere anche per noi averti due anni a Follonica e speriamo davvero che possa essere solo un arrivederci e che ci sia in futuro la possibilità che tu possa tornare. Grazie di cuore a tutti e mai dire mai.

Alessandro Babboni