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Ramagli: "A Pesaro gara importante per i due punti in palio, ma non ha certo senso parlare di partita-chiave"

Il tecnico biancorosso presenta la sfida di domani all'Adriatic Arena: "In campo sempre per vincere, non conta niente il nome dell'avversario all'esordio. Loro hanno un grande potenziale offensivo, dovremo essere bravi a non subire le loro folate Prima conferenza stampa pre-gara per coach Alessandro Ramagli nella sua avventura pistoiese. Il tecnico labronico ha incontrato i giornalisti questa mattina, prima della partenza per Pesaro, per presentare la sfida di domani dell'Adriatic Arena: "Affrontiamo una squadra -ha spiegato il coach- la cui impronta è data fortemente dai cinque stranieri. Quattro di questi sono giocatori spiccatamente perimetrali, molto atletici, bravi nell'uno contro uno e in possesso di qualità offensive importanti: parlo di Artis, un play di taglia e doti realizzative, Blackomn, una guardia capace di produrre tanti punti con i suoi "jumper", Murray un'ala piccola con grandi attitudini al gioco in post basso e in avvicinamento e poi ovviamente di McCree, la vera stella della squadra, un giocatore che l'anno scorso ho provato in tutti i modi a portare in Italia ma che, alla prima stagione da "pro" aveva l'ambizione di misurarsi nell'NBA. L'unico giocatore prettamente interno è il lituano di scuola statunitense Mockevicius, che in patria lo scorso anno ha giocato in una delle squadre più importanti del campionato, come il Lietuvos. La panchina -ha proseguito Ramagli- è composta di due giocatori reduci dalla scorsa stagione, Monaldi e Ancellotti, il primo un play di grande energia, il secondo un lungo vero, che ha stazza ed esperienza e un giocatore come Zanotti, che rappresenta una grande scommessa ma che è un ragazzo che ho allenato in Nazionale Under 18, peraltro con Cedro Galli come assistente, che a parer mio ancora non ha espresso il suo reale potenziale". Sulla sfida di domani, il tecnico dimostra di avere le idee chiare: "Non ha senso parlare di partita chiave quando mancheranno 29 giornate alla fine. E' una gara importante perché mette in palio due punti, ma sarebbe stato lo stesso se avessimo affrontato Cremona o Venezia. Nella nostra ottica non deve cambiare nulla in base all'avversario che affrontiamo: si va sempre in campo per vincere, poi c'è da fare i conti con un avversario che avrà il tuo stesso identico obiettivo, ma questo è il basket". La squadra arriva a questa "prima" non nelle migliori condizioni, ma Ramagli non cerca alibi: "Martini sarà in dubbio fino alla palla a due per una distorsione alla caviglia patita giovedì, abbiamo svolto al completo in tutto il nostro pre-campionato circa otto o nove allenamenti e quindi sul piano della chimica siamo un po' indietro e guai se così non fosse perché vorrebbe dire che i nostri margini di crescita sarebbero pochissimi, ma questa è una cosa che riguarda non solo noi, ma sicuramente anche Pesaro che ha confermato solo due giocatori del roster della passata stagione. E penso di poter dire che ciò valga anche per formazioni di ben altro livello che rispetto allo scorso anno hanno cambiato tanto: è normale che sia così. Certamente -ha concluso Ramagli- domani dovremo essere bravi a non prestare il fianco alle loro folate offensive che possono farci molto male. Dobbiamo migliorare ancora a livello di continuità difensiva e in attacco giocare un basket di condivisione, anche in situazioni di oggettiva difficoltà, ma la pallacanestro è uno sport di transizioni continue e quindi dobbiamo capire fin da subito che difesa e attacco non possono essere due concetti separati".