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Andreazza e Bianchi commentano la partita di Alba

A Coach Andreazza e Camillo Bianchi chiediamo di analizzare a caldo questa vittoria
Ciao Marco raccontaci questa vittoria incredibile e soffertissima
Siamo stati molto bravi nel finale, ma siamo dovuti arrivare fino al quarto finale per decidersi a difendere come si deve, perché se prendi canestro a tutte le azioni, piuttosto fuori casa, diventa difficile vincere, poi alla fine ha deciso l'esperienza, ho deciso di ridurre le rotazioni, perché certe partite le vincono chi è più abituato a giocarle. Abbiamo faticato a capire quali erano i vantaggi che ci potevamo prendere su loro, eravamo lenti, palleggiavamo troppo e ci perdevamo in inutili discussioni con gli arbitri e invece dovevamo concentrarci e pensare di più alle cose che avevamo preparato durante la settimana. Abbiamo concesso loro troppe cose, nonostante ciò, abbiamo avuto momenti positivi, ma non avevamo avuto mai avuto una fiammata e l'abbiamo avuta proprio nel quarto decisivo, grazie all'esperienza dei miei giocatori. Sono contento di questo tanto più pensando che abbiamo perso prima di metà gara Procacci e nel finale anche Pedroni, però c'era ancora sufficiente qualità per portarla a casa, anche se ho dovuto giocare con un quintetto molto alto, con Mazzantini da due, Bianchi da tre, Fratto e Persico.
Ciao Camillo, dopo tanta fatica e difficoltà un gran finale per te e per la squadra
Avevamo preparato la partita nel modo giusto, ma non siamo riusciti a fare ciò che avevamo preparato. Pollone sapevamo che era pericoloso, ma è stato bravissimo, eravamo molto concentrati a limitare Dell'Agnello e nella prima parte ci siamo riusciti. Siamo stati molto bravi ad aggiustare la partita in corso d'opera, cosa che non è facile in trasferta, siamo andati sotto quasi subito di oltre 10 punti, ma siamo stati bravi a crederci fino in fondo, recuperando ogni loro allungo fino al sorpasso finale col canestro di Iardella. Nel finale sapevo di avere un ruolo importante, perché sono tanti anni che gioco in B, conosco bene i miei compagni e poi c'era l'assenza di Procacci, che per noi è un riferimento importante in attacco e in difesa, quindi il livello di responsabilità di noi vecchi aumentava gioco forza. Sono contento di essermi preso quei tiri nei momenti giusti e di aver dato un contributo importante alla squadra, anche se prima nel corso del match mi ero mangiato qualche canestro magari anche più facile.