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Intervista ad Alessandro Riva

Ciao Alessandro
Conosciamoci un po’ meglio, raccontami di te e di come hai cominciato a giocare a basket?
Iniziato in seconda elementare fra i 6 e i 7 anni a Lecco . La spinta maggiore è venuta da mia madre che era una grande appassionata di basket e anche lo praticava, seppur a livello amatoriale, poi mi sono innamorato di questo sport ed ho fatto tutta la trafila delle giovanili a Lecco, fino a quando sono stato aggregato alla prima squadra in B, ho fatto un anno a Cantù e poi L'ultima stagione di nuovo a Lecco.
Come è che sei arrivato qui a Piombino?
Conoscevo Andreazza che mi ha allenato nella Summer League a Cantù due anni fa, mi ha chiamato e mi ha illustrato il progetto di nuovo Piombino, io volevo fare un esperienza lontano da casa e migliorare come giocatore, Piombino mi è sembrata la soluzione ideale.
Felice di questa tua scelta?
Felicissimo (dice con un gran sorriso) ambiente fantastico, ragazzi fantastici, sia a me che a Tommaso ci hanno accolto benissimo, qui stiamo davvero bene.
Negli ultimi due anni ti sei trovato ad avere davanti a te giocatori del calibro di Balanzoni, Spera, Morgillo ed adesso Persico e Fratto, è dura ritagliarsi degli spazi. Per la tua crescita professionale pensi sia più positivo giocare accanto a questi giocatori, o forse sarebbe meglio avere più spazi?
A Lecco ho giocato pochissimo, quest’anno le mie opzioni erano o andare a Siena con la Virtus, con cui avrei sicuramente giocato molto di più, ma a Piombino mi si garantivano un maggior numero di allenamenti e due compagni di reparto Persico e Fratto che reputo fra i migliori lunghi della categoria, quindi allenarmi di più e avere accanto due giocatori così, mi dava maggiori possibilità per la mia crescita professionale, infatti Francesco e Edoardo sono eccezionali, mi aiutano moltissimo in campo.
Come giudichi il tuo inizio di stagione?
Quando il coach ha avuto bisogno di me mi sono sempre fatto trovare pronto e non credo di aver fatto male, ho cercato di sfruttare il mio tiro da tre, la mia mobilità ai rimbalzi per aiutare la squadra. Marco mi ha sempre detto che non importa molto quanti punti faccio, ma il lavoro ai rimbalzi, i blocchi , le buone difese. Se dovessi darmi un voto mi darei un bel sei e mezzo.
Domenica arriva a Piombino un’avversaria in forte crisi, la vittoria è d’obbligo, abbiamo solo da perdere. Come state preparando questo incontro?
Senza dubbio non dobbiamo sottovalutare l’avversario, col mio amico Ballabio che sta facendo un buon campionato, abbiamo parlato e mi ha detto che ovviamente loro, senza lunghi, verranno a giocarsela a viso aperto, senza paura. Hanno un buonissimo reparto esterni, ma noi dobbiamo fare la nostra partita indipendentemente da cosa faranno loro e difendere casa nostra.
Con Siena abbiamo sofferto Simeoli, un lungo leggero e dinamico, Domodossola ha lunghi con caratteristiche simili ci dobbiamo preoccupare?
Simeoli è stato semplicemente molto bravo, nel gioco interno e nell’uso del piede perno, dove è molto rapido nelle rotazioni, poi con me ha giocato anche sulla maggior esperienza Poi può capitare che uno faccia una grande partita, noi avevamo deciso di marcarlo in uno contro uno, ma non siamo stati bravissimi a fermarlo.
Per domenica siamo pronti a dare il massimo e spero che i nostri magnifici tifosi siano in tanti a sostenerci.
Grazie Alessandro

Stefano Stefanini