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La OriOra ci prende gusto: al termine di una grande gara, sbancato anche il PalaBigi

I biancorossi si impongono, nonostante il generoso ritorno di Reggio Emilia, al termine di una gara dominata per tre quarti. PiĆ¹ forte di ogni avversitĆ , la OriOra offre un fantastico bis e, dopo aver sbancato il PalaSerradimigni, si ripete a Reggio Emilia, imponendosi in volata (84-82) contro gli emiliani di coach Cagnardi, agganciandoli, peraltro, in classifica. E' stata una partita intensissima, che Pistoia ha dominato nei primi tre quarti e poi vinto con assoluto merito, nonostante i problemi di falli che hanno estromesso dal match prima Dominique Johnson e poi Martini, in una serata in cui, nel quarto e ultimo periodo, tutto sembrava dover girare a favore degli emiliani. La squadra di coach Ramagli ha invece dimostrato una soliditĆ  mentale davvero incredibile, soprattutto nel finale, quando Reggio Emilia (con un parziale di 8-1) ĆØ riuscita a impattare la sfida a quota 82 a meno di 25 secondi dalla sirena. E' stato Kerron Johnson a prendere per mano i suoi nel momento della veritĆ , scrollandosi di dosso i due errori dei precedenti possessi e trovando, da oltre 5 metri, un canestro dall'elevatissimo coefficiente di difficoltĆ  che, a mezzo secondo dal termine, ha consegnato alla OriOra un successo dal peso specifico pazzesco. Se a Sassari, infatti, c'erano indubbiamente anche stati demeriti da parte dei sardi, stavolta la vittoria di Pistoia ĆØ di quelle da squadra vera: chirurgica al tiro lungo tutto l'arco dei 40 minuti (31/44 dal campo ĆØ dato raro da riscontrare in serie A), vittoriosa (35-28) nella sfida a rimbalzo, capace di mandare cinque uomini in doppia cifra e trovare ben 37 punti dalla panchina, la OriOra non ha dato una conferma soltanto sul piano del risultato. L'unico neo, a livello statistico, riguarda il dato delle palle perse, 24: tante, in una partita che Pistoia avrebbe senz'altro meritato di chiudere con qualche patema d'animo in meno. A coach Ramagli restano, in ogni caso, oltre ai 2 punti, tanti altri aspetti positivi, che vanno al di lĆ  dei numeri: la consistenza mentale della squadra nel momento del prepotente ritorno degli avversari, la capacitĆ  di far fronte (senza perdere luciditĆ ) ad alcune situazioni avverse, come l'aver dovuto rinunciare a Peak (uscito nel secondo quarto per un brutto colpo alla testa e trasportato in via precauzionale al pronto soccorso) e, piĆ¹ in generale, l'aver mostrato le "facce giuste", da parte sia dei veterani che dei piĆ¹ giovani. La sosta, adesso, arriva a pennello: con una situazione di classifica assai meno drammatica rispetto a otto giorni fa, i biancorossi potranno concentrarsi sul lavoro settimanale. Ci sono alcuni giocatori da recuperare pienamente, altri (come Gladness, che ha fornito una prova senz'altro solida al debutto) da inserire nei giochi, meccanismi da mettere a punto e da oliare alla perfezione. L'obiettivo ĆØ farsi trovare prontissimi alla ripresa del campionato fra due settimane contro Brescia: dopo due vittorie consecutive in trasferta, la voglia ĆØ quella di sbloccarsi anche di fronte al pubblico amico...

Ramagli: "Vittoria meritata in una gara in cui abbiamo sempre dato risposte di squadra"
Il tecnico commenta il successo del PalaBigi: "Settimana complicata, abbiamo dato una bella risposta. Giocata una gara non di sole percentuali, con grande coinvolgimento da parte di tutti". Coach Ramagli ĆØ ovviamente soddisfatto della prova dei suoi e riconosce ai suoi ragazzi tutti i meriti del caso: "Una vittoria stra-meritata -sono le parole del tecnico biancorosso- al termine di una partita ben giocata, anche se con qualcosa da migliorare, ad esempio a livello di palle perse e nel controllo dei tabelloni, specie nel primo tempo. Siamo stati bravi quando potevamo crollare, con Peak all'ospedale, Dominique fuori per falli, Kerron a corto di energie visto che non si era mai allenato per tutta la settimana: ecco, in quel momento direi che quegli aspetti mentali che giĆ  si erano visti a Sassari, sono tornati a dominare. Poi alla fine gli dei del basket hanno premiato la squadra che si ĆØ meritata di piĆ¹ la vittoria". Pistoia ha dovuto far fronte a diversi problemi, primo fra tutti quello occorso a Peak nel secondo quarto: "LJ ha sbattuto la testa sul sostegno del canestro: accusava dei capogiri e quindi -spiega Ramagli- abbiamo preferito farlo andare al pronto soccorso. Diciamo che non ci facciamo mancare niente: ieri addirittura abbiamo dovuto sospendere l'allenamento perchĆ© Bolpin ha accusato un piccolo problema alla caviglia, Krubally era ancora a mezzo servizio, Kerron ancora meno e quindi ho preferito interrompere la seduta. Si vede che porta bene non fare l'allenamento il giorno prima del match -sorride il coach- visto che giĆ  ci era successo a Sassari per i problemi con i bagagli. Al di lĆ  di tutto, comunque, la situazione era complessa per entrambe le squadre: sarebbe ingiusto non riconoscere che anche Reggio era in difficoltĆ  e quindi piĆ¹ che pensare a chi non c'era, meglio concentrarsi su chi c'era. E chi c'era, devo dire, che pure stasera ha dato una risposta di squadra, anche nei momenti in cui ci siamo dovuti affidare a quintetti un po' fantasiosi". Il tecnico si sofferma poi sul finale: "Abbiamo fatto dei giochi a due semplicissimi, perchĆ© avevamo Kerron che era un po' impiccato, visto che da dieci giorni non si allenava. Abbiamo provato a dosarlo, poi nel finale, di budella, piĆ¹ che di energia, ha messo dentro un canestro importante, dopo una situazione che vorrei rivedere perchĆ© sicuramente lui ha affrettato una conclusione che non avrebbe dovuto affettare, ma ho la sensazione che sia letteralmente stato falciato: un fallo che nel calcio sarebbe costato credo il rosso diretto". Non poteva mancare, ovviamente una considerazione sulla bella prova della panchina: "Nelle ultime due partite abbiamo guardato soprattutto a chi gioca bene, non a chi ĆØ piĆ¹ giovane o a chi ĆØ italiano: ĆØ una cosa semplicissima, ma come spesso succede nella vita, le cose semplici sono le migliori. Usando questa strategia di buon senso -afferma Ramagli- abbiamo trovato un po' piĆ¹ di coinvolgimento da parte di tutti: a seconda dei momenti ognuno di loro ha avuto il diritto e il dovere di esprimersi e i ragazzi sono stati bravi. Il fattore fiducia, indubbiamente incide tanto: io ho sempre detto che questa ĆØ una squadra che si allena e lavora bene, ma ovviamente quando non vinci tutto diventa piĆ¹ complicato. E' bastata una partita in cui non avevamo niente da perdere, a Sassari, per ritornare a giocare e a segnare con serenitĆ  e stasera, a parte quel dato sulle palle perse su cui dobbiamo riflettere, non abbiamo giocato una gara solo di percentuali". Il tecnico chiude poi guardando avanti: "Queste due settimane ci serviranno per essere un po' piĆ¹ squadra, sapendo che si puĆ² partire dal fatto che questo campionato, almeno per quanto riguarda la nostra zona di classifica, l'abbiamo riaperto e che questo ĆØ l'aspetto piĆ¹ importante per noi. Avremo altri momenti di difficoltĆ , ma quello che puĆ² avvantaggiarci ĆØ averne giĆ  passato uno molto brutto e quindi un pochino conoscere, forse, anche l'antidoto"