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OriOra, notte da leoni: Sassari è battuta!

I biancorossi, primi di Kerron Johnson, si impongono 113-111 al termine di una serata pazzesca. L'impresa arriva nella serata più incredibile. Senza il proprio uomo faro, la OriOra sbanca il parquet del PalaSerradimigni, finora tabù per Pistoia (che mai ci aveva vinto, almeno a livello di serie A), segna qualcosa come 113 punti (record di sempre, in trasferta, nel massimo campionato) e soprattutto si schioda da quel pesantissimo 0 in classifica che iniziava a diventare un fardello insostenibile. La prova dei ragazzi di coach Ramagli è stata semplicemente eroica, per assumere contorni epici in un ultimo quarto da 36 punti, di fronte a una Dinamo Sassari che ha provato a resistere all'irresistibile finale di Pistoia, ma ha dovuto alzare, incredibilmente, bandiera bianca. La OriOra ha avuto tantissimo dal duo Johnson-Peak (addirittura 67 punti in due), ma come non citare i giovanissimi Bolpin (12) e Severini (10) fra i protagonisti assoluti, in una serata in cui, è proprio il caso di dirlo, tutti quanti gli otto scesi sul parquet hanno dato il proprio, fondamentale contributo. E così vanno menzionati anche i rimbalzi di Krubally, i minuti di qualità di Auda, le triple di Della Rosa e Martini, per non dimenticare qualcuno, che, in una serata del genere, davvero proprio non lo meriterebbe. La gara, dopo un primo quarto irreale per percentuali (da parte di entrambe le squadre e chiuso 30-28 a favore di Pistoia), ha visto Sassari provare ad allungare nel secondo quarto (45-40 al 16'), con i biancorossi bravi a non perdere fiducia in attacco e a restare in scia nonostante il +7 (massimo vantaggio) toccato dai padroni di casa sul 51-44. La prima tripla della serata di un fin lì totalmente abulico Dominique Johnson ha permesso a Pistoia di rialzare la testa a pochi secondi dall'intervallo lungo, con Sassari che negli spogliatoi ci è rientrata sì avanti (57-52), ma senza essere riuscita a scavare un solco importante fra sé e i ragazzi di coach Ramagli. Solco che però pare aprirsi, significativo, nei primi minuti del terzo periodo, quando Petteway e Polonara spediscono i padroni di casa a +12 (66-54) e sembrano chiudere la porta in faccia ai generosi tentativi di marca pistoiese. La pausa, però, restituisce alla partita un Dominique Johnson semplicemente trasformato: l'ex giocatore di Varese e Venezia, con 10 punti in due minuti, non solo riporta i suoi a -6 (72-66 al 26'), ma si carica i compagni sulle spalle nel momento più complicato della partita e manda in confusione una Dinamo ormai abbastanza sicura di aver messo le mani sulla partita. Quando poi Peak firma il -4 (74-70) e Vincenzo Esposito è costretto a chiamare time-out per parlarci su, la sensazione è che i biancorossi siano più che mai in partita e stavolta, forse, per restarci... E' ancora il capitano a rispondere colpo su colpo ai tentativi di Sassari, che prova ogni volta a scrollarsi di dosso Pistoia, senza però mai riuscire a farlo. Non bastano infatti la tripla di Spissu e i 4 punti di Polonara a cavallo fra 29' e 30': Johnson bombarda e tiene la OriOra a -6 (83-77) a dieci minuti dalla sirena finale. L'ultimo quarto vede Sassari partire meglio: i sardi trovano subito il +10 grazie a 4 punti consecutivi di Gentile, poi, nonostante la tripla di Della Rosa, sembrano riuscire a rimanere in controllo del match, con Polonara a infilare dai 6.75 il 92-84 quando mancano poco più di 5 minuti da giocare. Pistoia però non vuole saperne di abbassare la testa: Bolpin, il solito Johnson e l'altrettanto solito Peak piazzano il break di 8-0 che vuol dire parità a quota 92 a 4 minuti dallo scadere. Thomas (dalla lunetta) e Petteway riportano avanti la squadra di Esposito (96-94 al 37'), ma è l'ultima volta: i biancorossi infilano infatti un altro devastante parziale, stavolta addirittura di 10-0, che capovolge totalmente il punteggio (l'inerzia si era invece capovolta già da un po') e manda Pistoia avanti addirittura di 8 (96-104 al 38'). Sassari, come una bestia ferita, si ribella: Bamforth, Smith e Cooley rimettono tutto in discussione (103-106 con poco più di un minuto da giocare) e qui la OriOra fa un altro capolavoro. I biancorossi infatti dimostrano grande maturità, gestendo con incredibile intelligenza e personalità i possessi più delicati del match. Perso anche Severini (dopo Krubally) per falli, avanti di tre lunghezze a 30 secondi dalla fine, i ragazzi di coach Ramagli non tremano nemmeno davanti al fallo sistematico dei sardi: Peak scopre un feeling fino a stasera mai trovato con la linea della carità e tiene la Dinamo per due volte a distanza di sicurezza. La tripla di Petteway del 109-111 è solo un'illusione: Pistoia vince 113-111. E chi ci avrebbe mai creduto?