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Ramagli: "Inizia un momento molto particolare della stagione. I ragazzi dovranno essere bravi a tenere la barra dritta"

Il coach presenta la sfida di domani a Torino: "Partita impegnativa sul piano fisico, sarĂ  importante tenere botta, essere concentrati su noi stessi e trovare la giusta stabilitĂ ". Inizia da Torino il ciclo della veritĂ  per la OriOra, che nel giro di otto giorni affronterĂ  in successione i piemontesi, Trento e CantĂ¹. Si tratta di un trittico che indubbiamente potrĂ  indirizzare in un modo o in un altro la stagione dei biancorossi, ma coach Ramagli, nella consueta conferenza stampa pre-gara non vuole guardare troppo oltre: "Pensare a tre partite alla volta sarebbe il modo migliore per approcciare male la prima -afferma il tecnico- ed è un errore che non vogliamo fare. Indubbiamente sappiamo che è un momento molto particolare della stagione, in cui si gioca spesso e in cui non è facile tenere la barra dritta, anche sul piano mentale: ne ho parlato con i ragazzi e mi sembra che le risposte, almeno per quanto riguarda il lavoro di questa settimana siano state positive". Ramagli si sofferma poi a parlare del momento della squadra piemontese: "Presentare Torino è complicato: hanno cambiato davvero tanto in queste prime dieci giornate, hanno avuto problemi anche per quanto riguarda la guida tecnica, con coach Brown costretto a fare spesso la spola con gli Stati Uniti e dunque prendere le loro misure non sarĂ  semplice. Sicuramente su due aspetti non dovremo farci cogliere impreparati: sul piano fisico dovremo essere pronti a tenere botta contro una squadra grossa e profonda e, a livello motivazionale, non dovremo pensare troppo a loro, ma concentrarci su noi stessi, anche in termini di pazienza o accettando senza ansie una partita in cui magari potremo anche essere chiamati a dover rincorrere". Indubbiamente rispetto alla gara persa con la Virtus servirĂ  un impatto diverso: "Sì -concorda Ramagli- ma non dobbiamo pensare che se partiamo 10-0 Torino esca dal campo e rientri negli spogliatoi. Dobbiamo, nello specifico, migliorare a livello di stabilitĂ : capire che difficilmente noi potremo vincere di 20, spaccando le partite con il talento puro, e accettare ciĂ² che questo, mentalmente, comporta. Poi ci sono sfaccettature di tipo tecnico, perchĂ© stabilitĂ  non è solo un concetto mentale. Dobbiamo, per esempio, controllare meglio i rimbalzi, perchĂ© se non lo fai non puoi essere stabile, e anche in questo senso si spiega l'ingaggio di Gladness, un giocatore a cui non chiediamo quindici punti e trenta minuti a gara, ma che deve darci quello che ad esempio ci ha saputo dare con Brescia, che poi è quello che ha sempre fatto nell'arco della sua carriera". Prima di concludere, il coach si concede anche un paio di battute sui singoli: "Kerron Johnson deve imparare a essere piĂ¹ stabile quando la squadra rischia di non esserlo, ma non dobbiamo pensare che la qualitĂ  della nostra performance passi solo dal playmaker. Per quanto riguarda la clausola di Dominique -prosegue Ramagli- spero che si chiarisca presto la sua posizione. Del resto sapevamo che saremo arrivati a questo momento, ma, proprio per poter avere quella stabilitĂ  di cui sopra, spero che prima possibile si sappia se proseguiremo tranquillamente con lui o se dovremo guardarci attorno".