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Ramagli: "Non dobbiamo pensare ad altro se non a cosa fare per superare Brescia"

Il tecnico biancorosso non vuol sentir parlare di emotività in vista della gara di domani: "Brescia squadra forte e profonda, noi non dobbiamo farci condizionare dai fattori esterni, ma concentrarci solo sugli aspetti tecnici e tattici della partit Conferenza stampa pre-gara per coach Ramagli, che così presenta gli avversari di domani al PalaCarrara: "Brescia è una squadra molto rinnovata, ma facile da presentare: tre giocatori della Nazionale, Vitali, Abass e Sacchetti, due giocatori che l'NBA l'hanno giocata per davvero e che però in Europa hanno avuto stagioni diverse fra loro, come Hamilton e Cunningham, un elemento di grandissima esperienza come come Moss e un gruppo di americano in crescita, da Mika, a Allen, fino a Beverly, che in questo momento può essere considerato il centro titolare. E' una formazione, profonda -prosegue Ramagli- allestita per puntare ad arrivare in fondo alle tre competizioni cui partecipa: la classifica magari può essere al di sotto delle aspettative, almeno al momento, ma l'obiettivo è quello di ripetere le grandi cose fatte soprattutto nella passata stagione. Ovviamente essendo una squadra nuova, oltretutto avendo patito anche qualche sconfitta rocambolesca, qualche difficoltà iniziale ci può stare, ma i valori ci sono e resto assolutamente convinto che Brescia sia destinata a recitare un ruolo da protagonista Tatticamente credo che Brescia, con Allen, Cunnignham, Abass, Hamilton possa anche alzare i ritmi, se necessario: penso ad esempio alla partita che hanno vinto in casa con il Galatasaray... Non fidiamoci quindi troppo di quello che ci dicono le statistiche: correre e saltare più di loro non ci sarà sufficiente per vincere". La gara con Brescia arriva dopo la pausa per gli impegni della Nazionale: "Abbiamo usato bene questa finestra -spiega Ramagli- staccando per due giorni e mezzo dopo Reggio, usando la prima settimana per recuperare soprattutto Peak, gestendo il recupero della caviglia di Kerron con attenzione e facendo lo stesso con Auda, che ha un problema alla mano sinistra e per questo motivo non ha partecipato al raduno della Nazionale ceca. Il fine settimana ci ha lasciato qualche strascico per quanto riguarda la caviglia di Martini, però dopo altri due giorni di riposo, che sono coincisi con le partite della Next Gen Cup, da martedì, alla ripresa dell'attività, abbiamo reinserito anche lui. Non abbiamo lavorato al completo, insomma, ma sono state due settimane in cui abbiamo fatto tutto il necessario per presentarci al meglio all'impegno di domani, anche sul piano tecnico e tattico, lavorando sull'inserimento di Gladness. L'obiettivo è ovviamente adesso quello di riprendere da dove avevamo lasciato e, come mi ha scritto Luca Banchi all'indomani della vittoria di Reggio, provare a espugnare anche il PalaCarrara". A proposito dell'aspetto emotivo circa il tornare di fronte al pubblico amico dopo le tre sconfitte in altrettanti incontri patite nella prima parte di campionato, Ramagli ha le idee chiare: "Non dobbiamo farci condizionare da niente di quello che ci sta intorno. Ovvio che giocare davanti a tremila persone è la parte bella del nostro lavoro ed è altrettanto ovvio che un applauso fa sempre più piacere di un fischio, ma è necessario, se vuoi fare lo sportivo ad alto livello, che tu sia in grado di non soffrire di eccessiva emotività. Deve esserci connessione emotiva con i tuoi compagni in campo, con chi sta in panchina, ma tutto il resto deve rimanere fuori di te. Dobbiamo concentrarci su cosa fare per marcare Vitali, su come affrontare la loro zona 3-2 match up che sicuramente faranno, su come attaccare gli spazi in contropiede, ma non pensare troppo al resto: questa è una squadra che quando ha pensato troppo, spesso si è auto-limitata. Non dobbiamo fare questo errore anche domani".