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Ramagli: "Poco pronti all'inizio, ma buona la reazione finale"

Il tecnico biancorosso spiega così la sconfitta con la Virtus: "Errori individuali e troppa fretta nell'approccio, poi negli ultimi minuti abbiamo deciso di provare almeno a mettere paura ai nostri avversari e da quel finale bisogna ripartire". Coach Ramagli analizza con lucidità la sconfitta del PalaCarrara contro la Virtus: "Ero assolutamente certo che loro avrebbero iniziato così la partita ed era quindi fondamentale che la nostra risposta fosse all'altezza. Abbiamo invece giocato troppo frettolosamente, arruffando, andando sotto nel punteggio e questo ci è costato caro soprattutto nel corso della partita. Partita che poi ha avuto un suo andamento ben preciso, ma noi alla fine abbiamo fatto tredici-quattordici minuti da squadra che anziché rimanere malata grave ha deciso che si poteva provare, se non a riaprire la partita, almeno a mettere un po' di paura ai nostri avversari. L'obiettivo -prosegue Ramagli- dopo un primo tempo deficitario, era provare a vincere terzo e quarto periodo: non ci siamo riusciti nel terzo, ma nel quarto, cambiando difese e giocatori direi che abbiamo fatto le cose giuste. Credo sia altrettanto importante, in positivo, come questa gara l'abbiamo finita rispetto a come, in negativo, l'abbiamo iniziata. Bologna ha vinto con merito, ma noi abbiamo comunque dimostrato di saper rimanere sul pezzo anche di fronte a una partita ormai andata: proprio da questo dobbiamo ripartire"... Sullo scarso utilizzo degli italiani nella prima parte di gara, Ramagli taglia corto: "Sono scelte. Possono essere giuste o sbagliate -afferma il coach- ma sono scelte. La partita ci ha dato delle indicazioni: in un altro momento forse avremo perso di trenta, oggi le cose sono andate un po' diversamente. Quello che mi dispiace è che sapevamo come loro avrebbero approcciato la gara e quindi cosa dover provare a fare noi, ma un conto è dire certe cose, un conto poi riuscire a farle, specie quando davanti hai una squadra forte come Bologna. La nostra reazione però, secondo me, deve essere sottolineata, anche perché al 30' era più facile decidere di mollare, che provare a riagganciare la partita. Abbiamo pagato un inizio in cui non siamo stati pronti e qualche errore individuale di troppo, sia difensivamente che offensivamente, ma poi, anche i numeri, ci dicono che in certi aspetti siamo andati meglio col passare dei minuti". In chiusura poi, il coach rivolge un pensiero sul suo recente passato alla Virtus: "I cori dei tifosi bolognesi mi hanno ovviamente fatto piacere perché vuol dire che non sono rimasto indifferente in quei due anni. Se questa Virtus era più forte della mia? Credo sia oggi una squadra più solida, meno istintiva, ma personalmente dico che lo scorso anno mi sarebbe piaciuto giocare il ritorno con Gentile sempre in campo, invece che in sole sette partite... E a quel punto -conclude Ramagli- non so se i playoff ci sarebbero sfuggiti"...