About

Breaking News

Solo applausi per un grande Bama che sfiora l'impresa a Livorno

PIELLE LIVORNO 66
BAMA ALTOPASCIO 64
(24-20; 34-28; 51-52; 66-64)
Arbitri: Luppichini e Corso
LIVORNO: Malvone 12, Bertolini 22, Falconi 10, Bertolini 5, Burgalassi 6, Creati 4, Di Sacco, Navicelli 7, Portas Vives n.e., Marrucci, Dell'Agnello n.e.. All Da Prato
BAMA ALTOPASCIO: Riccio 14, Pantosti 14, Baroncelli 24, Cappa 7, Meucci 3, Poggetti n.e. , Lombardi, Orsini n.e., De Falco n.e., Bini Enabulele 2, Bonari. All. Novelli
Vince Livorno ma onore al grande cuore del Bama che con un roster a pezzi lotta fino all'ultimo secondo, arrendendosi alla maestrìa difensiva di Malvone che prima scippa un pallone di mano a Baroncelli sul 63-64, poi converte con un tap in aiutato dalla dea bendata, ma la fortuna aiuta chi lo merita, per il vantaggio a -22". 65-64 e ultima azione Bama che penetra con Pantosti, la palla non entra, lo stesso Pantosti riesce a rientrare in possesso del pallone a pochi istanti dalla fine ma ne esce un tiro sbilenco. Grande gara comunque per i rosablu scesi in campo al PalaMacchia senza De Falco e Orsini, e con Meucci in campo usando in pratica una mano sola. Peccato per i molti errori ai tiri liberi nel momento cruciale da parte dei giovani altopascesi, comunque autori di un'ottima prova. Tutto mestiere che entra per loro con Pantosti, beccato dal pubblico dall'inizio alla fine, per le sue origini "nemiche", in evidenza (tiri liberi a parte). Il giovane play rosablu ha rubato 5 palloni d'astuzia agli esterni avversari e colpito in percussione più volte. Insieme a lui Riccio, solita polizza assicurativa dall'arco (4 su 4) e Baroncelli: 24 punti con 10 su 14 al tiro (7 su 8 da 2 punti e 3 su 6 da 3 punti). Peccato per l'ultima palla persa dopo una gestione rivedibile dell'attacco decisivo. Poco produttivi gli altri quando il Bama avrebbe avuto bisogno di coralità offensiva come l'ossigeno. Perfetto invece il piano tattico dello staff tecnico altopascese con una zona 2-3 collassata in area, pronta a concedere triple con metri di spazio ma altrettanto pronta a non concedere arresto e tiro ai vari Creati, Burgalassi e Falconi, nonché il lato destro in percussione a Benini. Tutti fattori che hanno bruscamente abbassato le percentuali labroniche dal perimetro e l'efficacia di Benini. Per lui solo 5 punti, frutto di 2 su 8 al tiro e 1 su 6 ai liberi. Sugli scudi invece Bertolini per Livorno, che ha iniziato punendo con un 3 su 3 dall'arco, facendosi poi trovare pronto, pur calando un pò alla distanza, all'appuntamento con il canestro. Già detto di mister utility Malvone, che ha marchiato il match nell'ultimo giro di lancette. La gara: primo quarto ballerino con Livorno che punisce con regolarità dal perimetro per il 24-20 al primo fischio. Provano a scappare i biancoblu nella seconda frazione (28-21) ma Baroncelli e Riccio ricuciono (28-28). Strappo nei pressi dell'intervallo per i padroni di casa (34-28) e terzo periodo dove le prove di fuga continuano (36-28). Il Bama però mescola le carte in difesa, Livorno batte in testa e produce solo tiri sporchi. Baroncelli, Pantosti e Riccio concedono il sorpasso (40-41). Si arriva in equilibrio sul terzo fischio (51-52). Ultimi 10 giri di lancette e non segna più nessuno. Riccio infila la tripla del +2 (55-57) ma il cronometro scorre. Un libero di Malvone dà il +2 ai suoi (63-61) a - 1'36''. Risponde Baroncelli con tripla carpiata per il + 1 (63-64) a -1'20''. Fallo di Meucci su Benini che fa 0 su 2. Attacca il Bama sul +1 a -39" ma invece di cercare missmatch favorevoli esterno-lungo l'ala rosablu tiene troppo fermo il pallone. Malvone ruba e va in contropiede ma é chiuso. Attacco ragionato, c'é l'errore di Creati ma Malvone trova in tap-in del sorpasso, sfruttando il mancato tagliafuori altopascese (65-64). 22 secondi alla fine e attacco rosablu già descritto. Penetra Pantosti, c'é un contatto subito da Burgalassi sul primo palleggio, ma gli arbitri decidono di non fischiare. Vince Livorno, onore ai vincitori ma solo applausi per un grande Bama che da qui in avanti dovrà indossare l'elmetto, trarre, come in questo match, forza e consapevolezza dalle assenze ed andare all'assalto dei playoff. Che sarebbero meritati. Anzi, ultrameritati.