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Vismederi generosa, ma non basta 78-82

Parziali: 26-19, 39-34, 50-55
VISMEDERI COSTONE: Benincasa 18, Chiti G. 14, Bruttini 26, Tognazzi 8, Catoni 3, Angeli 2, Ceccatelli 1, Chiti L. 6, Panichi, Picchi ne, Carpitella ne. All. Braccagni
SIBE PRATO: Danesi 14, Staino 8, Fontani 21, Pinna 14, Taiti 13, Biscardi 10, Smecca 2, Lancibis ne, Sangermano ne, Marini ne, Manfredini ne, Guarducci ne. All. Pinelli
ARBITRI: Canistro e Natucci
Una generosa Vismederi lotta fino all’ultimo, ma la capolista Prato alla fine espugna il PalaOrlandi, mantenendo così la vetta della classifica. Non poche le recriminazioni da parte dei senesi che partono molto bene doppiando gli avversari già al 5’ (14-7) per poi toccare anche il +12 al ‘ (24-12), grazie soprattutto ai canestri di Bruttini e Benincasa. Ma la corazzata Prato a inizio 2^ frazione, mette il turbo e con la complicità di un arbitraggio apparso disomogeneo nelle valutazioni sui contatti (15 a 24 il computo finale dei falli), piazza un break di 2-14 e perfetta parità al 12’ (28-28). Poi gli ospiti si fanno intraprendenti e con Taiti fanno la voce grossa, tentando di scappare (31-34 al 16’). Immediato il contro-break dei gialloverdi (8-0) che salgono a +5 grazie a una bomba di Pippo Catoni e squadre negli spogliatoi. La gara è vibrante, Prato non molla di un centimetro e quando i suoi esterni iniziano il festival dei canestri, le cose non si mettono bene per i padroni di casa che oltretutto schierano un Tognazzi non al meglio delle condizioni. E’ così che il trio formato da Pinna, Danesi e Fontani lancia degli acuti importanti, a cui risponde il coro senese con qualche incertezza e con un -5 alla 3^ sirena. Nell’ultimo periodo la musica non cambia, anche se coraggiosamente la Vismederi si rifà sotto grazie alle solite fiondate di Bruttini e alle conclusioni da sotto di un buon Giulio Chiti, ma sul palcoscenico del PalaOrlandi irrompe capitan Biscardi che spezza in due la competizione, trovando canestri a ripetizione dall’arco e dalla lunetta (67-73 al 38’). La gara sembra chiusa, ma Benincasa e Bruttini, ancora loro, piazzano due bombe che rimandano i titoli di coda, ma alla fine è Prato a spuntarla.

R.R.