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All Food Fiorentina, sconfitta al fotofinish nella trasferta a Vigevano (80-78)

Niccolai: “Prestazione di grande spessore, i ragazzi meritano i complimenti"
La All Food esce sconfitta 80-78 ma torna a testa alta dalla trasferta di Vigevano; senza Sebastian Vico su uno dei campi più difficili del girone la squadra viola ha condotto a lungo, superata solo da un canestro a 3" dalla fine. “Abbiamo disputato una gara di grande spessore – commenta coach Andrea Niccolai - prima di tutto combattendo in difesa dove siamo riusciti a limitare diverse situazioni che sono il punto di forza di Vigevano, mentre in attacco siamo stati bravi nel ricercare le soluzioni che avevamo preparato per creare vantaggi in area o sul perimetro. C'è rammarico per non essere riusciti a conquistare una vittoria che avremmo senz'altro meritato". “Nel finale, anche a causa delle rotazioni limitate per l'assenza di Seba, è mancata la lucidità e la cattiveria agonistica per chiuderla e per arginare la reazione di Vigevano – spiega Niccolai - che è stata caricata nella rimonta da un'ambiente che in certi frangenti condiziona e fa la differenza. Devo comunque fare i complimenti ai ragazzi per la prestazione e per come stanno reagendo all'assenza di un giocatore così importante per noi – aggiunge il coach - non era facile infatti andare a Vigevano ed imporre il proprio gioco fino a sfiorare la vittoria, il tiro da tre punti di Totò poteva anche entrare ed in quel caso parleremmo di una grande impresa, dobbiamo essere equilibrati ed analizzare la gara portandoci dietro diverse indicazioni e soluzioni che ci danno fiducia per il finale di stagione". Nonostante la sconfitta, è stata salvaguardata con Vigevano la differenza canestri, un dato importante in vista della classifica finale. “Era una partita nella partita – conclude Niccolai - la differenza canestri come sappiamo può valere come due punti in più in classifica. È un altro elemento positivo di questa gara che potrà essere decisivo nella corsa per entrare nelle prime quattro che è molto importante ed ancora aperta".

Omero Cambi