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La ripresa si avvicina?


Siamo arrivati alle porte di dicembre e ci sono piccoli movimenti che fanno sperare nella ripresa dei campionati di basket regionali. Le ultime notizie ufficiali risalgono al 29 ottobre, quando il comitato regionale toscano ha comunicato la sospensione di tutti i campionati e l’annullamento dei calendari. Da quel giorno in poi si è aperta una lunga fase di attesa che dovrebbe portare al 10 gennaio, data in cui la Fip avrebbe fissato la ripresa dell’attività, compatibilmente con l’andamento dei contagi. La nostra società è ovviamente vigile e attenta sulla situazione, con il presidente Cardelli e i suoi collaboratori in stretto e continuo contatto con le altre società di C Gold e con la Federazione per capire se e quando ci sarà la ripresa. “Sono fiducioso – dice il presidente – che a gennaio riprenderemo a giocare, siamo stati anche troppo fermi se pensiamo che l’ultima partita ufficiale l’abbiamo giocata l’8 marzo scorso in Sicilia. Ci manca il contatto col nostro pubblico, ci manca l’atmosfera delle partite. Bisogna ripartire in qualche modo, anche per dare un segnale di speranza”. Senza dubbio il numero uno rossoblù si immaginava molto diverso il suo 40esimo anno consecutivo da presidente, perlomeno non bloccato da una pandemia mondiale che sta mettendo seriamente a rischio tutte le attività sportive. Ma gli ultimi dati sui contagi fanno ben sperare, anche se la strada per la ripresa è ancora lunga e irta di ostacoli: “Il campionato può anche iniziare il 10 gennaio – spiega – ma noi abbiamo bisogno di tornare ad allenarci al Palaterme, e non individualmente e ognuno col proprio pallone. Noi possiamo garantire gli stessi standard di Pistoia, per esempio, che si sta allenando tranquillamente, e non vedo cosa ci sia di diverso tra i giocatori di una C Gold e quelli di una serie A2. Sono squadre entrambe composte da uomini che hanno gli stessi rischi di contagio. Non può essere l'appartenenza ad una categoria a fare la differenza. Vogliono maggiori controlli? Li faremo. Dobbiamo fare i tamponi prima di ogni partita? Ci organizzeremo per farli. Ma non si può tornare a giocare se prima non ci si può allenare. I ragazzi dovrebbero rifare tutta o quasi la preparazione atletica, anche se il professor Ercolini ha dato loro una scheda individuale di mantenimento per questo periodo di attesa, ma certamente non è la stessa cosa che allenarsi tutti insieme”. Un altro tasto importante è quello della presenza del pubblico: “Sarebbe ipocrita negare che gli incassi delle partite non siano importanti per le società – continua Cardelli – ma quello che a me preme di più, e lo dico con grande sincerità, è che il nostro pubblico torni al Palaterme a tifare per la nostra squadra. In 200, in 300, in 500 non importa, basta che sia garantito l’accesso al pubblico alle partite. Giocare a porte chiuse avrebbe poco senso, potremmo farlo per le prime partite in attesa che la situazione migliori definitivamente, ma il basket ha bisogno del pubblico, a tutti i livelli”. Nei prossimi giorni ci sarà una riunione tra tutte le società per rivedere formula del campionato ed una nuova divisione dei gironi, che probabilmente saranno due, da proporre al Comitato Regionale, ma sempre con il dubbio e la necessità di riprendere il prima possibile gli allenamenti collettivi. 

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