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La OriOra paga un brutto secondo tempo e cede nel finale a Reggio Emilia

Finisce 82-78 per gli emiliani l'ultimo test fra le mura amiche prima del debutto in campionato. La OriOra inciampa contro una Reggio Emilia rimaneggiata e, dopo un buon primo tempo, paga una seconda parte di gara piena di difficoltà, soprattutto a livello offensivo (0/12 da 3). Finisce 82-78 per la Grissin Bon, che ringrazia un super Mussini (15 punti e 4 assist), trova grande continuità da Butterfield e i canestri decisivi da Candi. Pistoia, sconfitta nettamente a rimbalzo, si consola con le buone prove di Severini e Krubally, ma dà la sensazione di non aver mai trovato il giusto feeling con la partita. Reggio Emilia, priva di Lompart e Gaspardo, perde sostanzialmente subito per falli anche Griffin (davvero troppo nervoso) e così la OriOra, uscita dai blocchi non troppo reattiva, può provare a prendere in mano le redini della partita. E' Auda a regalare il primo vantaggio a Pistoia (14-13 a metà del primo quarto), con Severini ad allungare fino al 27-21, prima che Butterfield, sempre dai 6.75, fissi il punteggio sul 27-24. Nel secondo quarto, sospinta dall'ottimo Severini, la OriOra resta avanti, ma Reggio è brava a rimanere incollata con Tchewa e Ledo. Pistoia continua ad avere moltissimo dagli italiani (sette punti consecutivi di Bolpin) e torna al +6 (41-35), con Severini e Kerron Johnson a rendere più corposo il vantaggio (45-36) a 3'15" dall'intervallo lungo. La Grissin Bon si aggrappa a Butterfield, con Candi, freddo dalla lunetta, a segnare i due tiri liberi che tengono comunque la partita in equilibrio (49-44 a metà gara). I ragazzi di coach Ramagli ripartono in controllo nel terzo periodo, ma Reggio Emilia, con il passare dei minuti, stringe le proprie maglie e per la OriOra trovare la via del canestro diventa via via più complicato. Le percentuali di tiro si sporcano e così, dopo un sussulto rappresentato dal contropiede di Peak che vale il 61-56 al 26', è Reggio a prendere in mano l'inerzia della gara e il comando del punteggio, con le due triple di Mussini e Ledo che sanciscono il sorpasso ospite (65-67) proprio al trentesimo. Severini e Martini impattano a quota 70 in apertura di ultimo quarto, ma è l'ultima fiammata di Pistoia, che appare anche piuttosto spenta fisicamente: Mussini e Griffin portano la squadra di Cagnardi al massimo vantaggio (71-77 al 35'), ma la OriOra (che perde anche Kerron Johnson per un colpo al labbro) prova comunque a rientrare in partita (76-77 a 2'47'' dalla sirena finale). E' Candi però, con due canestri tutt'altro che banali, a ridare ossigeno ai suoi (78-81): sotto di 3 a 14 secondi dallo scadere, Della Rosa sbaglia purtroppo la rimessa e così la Grissin Bon può portare a casa un successo che non regala punti in classifica, ma fa senz'altro morale.

Ramagli: "Non abbiamo trovato il giusto feeling emotivo con la partita"
Il tecnico biancorosso analizza la sconfitta nell'amichevole con Reggio Emilia: "Sembrava uno scrimmage di metà settimana. Peccato perché venivamo da tre giorni di ottimo lavoro". Coach Ramagli analizza così la sconfitta nell'amichevole con Reggio Emilia: "E' stata una partita in cui sul piano emozionale non abbiamo mai avuto le giuste sensazioni. Non so se ci siamo forse fatti condizionare dal fatto che loro fossero rimaneggiati, ma fatto sta che abbiamo giocato senza trasporto, senza una dimensione emotiva, quasi che fosse il classico scrimmage di metà settimana. Peccato, perché venivamo da tre giorni di ottimo lavoro in palestra -prosegue il coach- e nel primo tempo eravamo anche stati capaci di fare buone cose sul piano tecnico. Poi nella seconda parte di gara ho avuto l'impressione che fossimo stanchi e a corto di energia: abbiamo smesso di fare canestro, semplicemente, e sul piano del punteggio la partita si è decisa lì. Difensivamente ci siamo ripresi negli ultimi tre, quattro possessi, ma Candi ha trovato quel canestro un po' casuale a quindici secondi dalla fine e lì non siamo riusciti a reagire. Niente di eccessivamente preoccupante, sono cose che in precampionato possono anche capitare, a maggior ragione quando vieni da un periodo di lavoro intenso e ben fatto in palestra".