La Synergy chiude in crescendo la prima settimana
Dopo una settimana a ritmo serrato, coach Caimi dà ai suoi atleti un weekend di riposo e, insieme ai suoi due assistenti, Rossi e Finetti, si prepara ad approfondire in settimana ventura tutti gli aspetti tattici, comunque già accennati alla squadra in settimana, sul parquet del PalaDrago di San Giovanni.Continuiamo, nel frattempo, a scoprire i profili degli altri giocatori convocati in rosa dal coach comense, per la prossima annata sportiva. Oggi tocca a due guardie: Stagi e Mascherini.
Alessandro Stagi, centosettantatre centimetri giocati a cento all'ora, è un classe '91, già da alcuni anni inserito in prima squadra. Tiro preciso dalla distanza, contropiedista velocissimo, ficcante in penetrazione ma anche difensore tignoso, si è conquistato minutaggi importanti due anni fa, in una stagione per lui a dir poco esaltante (anche 51 punti a livello giovanile, in una sola gara!). L'anno scorso, invece, c'è stato qualche passo indietro. Ma sentiamo la sua voce.L'anno scorso non sei apparso brillante come due anni fa. Come te lo sei spiegato?"La mia scorsa stagione è stata molto al di sotto delle aspettative, è vero. Non sono mai riuscito ad esprimermi al massimo delle mie potenzialità e penso che non ci siano stati colpevoli al di fuori di me. Purtroppo, mi è capitato troppo spesso di non essere mentalmente pronto e la conseguenza è stata una sempre maggiore perdita di autostima.
Detto ciò sull'annata scorsa, rinnovo un enorme stimolo personale per riscattarmi e per dimostrare ad allenatore, staff e compagni di poter tornare ad essere importante all'interno della squadra nel cercare di conquistare l'obiettivo prefissato della permanenza in serie C. Sarà quindi una sfida con me stesso dare sempre il meglio in ogni occasione."Il prossimo campionato sarà durissimo perché in DNC non ci saranno retrocessioni e le maggiori risorse si stanno coagulando in C Regionale. A tuo avviso, cosa dovrà mettere in atto la Synergy per restare in categoria e quale sarà la vostra arma migliore?"Scaramanzia a parte, penso che siamo un gruppo in grado di lottare con tutte le altre squadre in qualsiasi occasione. La nostra arma migliore era, è e sarà la forza della coesione di gruppo. Noi ci sentiamo una famiglia, prima di un gruppo sportivo e ciò dà tanta energia a tutti per gettare il cuore oltre l'ostacolo. Oltre a questo, dovremo anche essere attenti a seguire le indicazioni del nuovo coach e dello staff tecnico perché, oltre alle motivazioni, per far bene occorre avere anche organizzazione e disciplina."Tra i tanti concorrenti nel ruolo di guardia, pensi di riuscire a confermarti come una pedina fondamentale o temi il turn over con i tanti ragazzi emergenti del vivaio della Synergy?"Quest'anno siamo veramente in tanti a scalciare per un posto da esterno. Come già ho detto, quest'anno ho tanta voglia di tornare a far bene e di migliorarmi. Per questo, è mio intendimento impegnarmi per tornare ad essere in tutti i modi una pedina fondamentale all'interno della nostra squadra."
Hai appena detto che la società del Drago ti appare come una vera famiglia. Quali sono gli elementi che ti portano a questa valutazione? E poi, visto che ricopri anche ruoli da istruttore Minibasket, qual è la tua esperienza in quell'ambito?"La Synergy è una grande famiglia perché lo si palpa in ogni momento. Questo lo si deve a persone che hanno sudato e fatto sacrifici per far sì che ciò si realizzasse. Nei miei anni da istruttore minibasket, ho provato ad aggregare il più possibile i bambini e le bambine, cercando di coinvolgere tutti nelle sorti della prima squadra e facendoli venire il più possibile ad assistere alle nostre partite casalinghe."
Dopo Stagi, è il turno di Jacopo Mascherini, 1,85 cm di altezza, gran feeling con il pallone ed il canestro, realizzatore naturale, nelle ultime due stagioni già in evidenza in diverse occasioni, anche decisive. Ecco cosa ci ha detto l'ennesimo eccellente prodotto della fucina della Synergy.Allora, Mascherini, sei stato riconfermato in rosa anche per il prossimo anno, ma sei stato anche cercato da altre società di serie superiore. Questo ti dà maggiori convinzioni nei tuoi mezzi per una vera esplosione?"Sicuramente le convinzioni in me stesso e nel mio gioco sono aumentate, grazie a quello che è successo. Tuttavia, credo che ciò non sia sufficiente per generare un'esplosione se non sarà accompagnato da tanto impegno e tanta costanza da parte mia."Il tuo gioco è efficace nel tiro dalla distanza ma hai, in generale, un indubbio fiuto per il canestro. Ti toccherà, però, vincere molta concorrenza per guadagnare un posto in squadra. Cosa pensi di dover aggiungere al tuo repertorio per convincere Caimi ad utilizzarti con costanza?"Dovrò lavorare tanto sul lato difensivo. Durante lo scorso anno, credo di aver fatto miglioramenti ma ancora non bastano. Dovrò impegnarmi ancora di più. Comunque, spero che il nuovo allenatore dia ampio spazio anche alla preparazione atletica, in modo da poter sempre essere al top delle condizioni per tutto l'arco del campionato."Con Caimi hai già sostenuto qualche allenamento, a luglio. Che impressione ti ha fatto? Come pensi farà fruttare le tue caratteristiche?"Mi è parso da subito un professionista che sa bene quello che fa e credo che saprà gestire in modo ottimale la squadra. Gli allenamenti a cui ci ha sottoposto ad inizio estate sono stati a ritmo elevato, poi lui è molto incalzante e sprona tutti a dare il massimo. Però, nonostante gli allenamenti di luglio siano stati una sorta di assaggio di ciò che ci sarebbe aspettato ad agosto, la fluidità dei giochi accennati mi è sembrata già abbastanza buona. Poi, ribadisco, il ritmo è stato elevato, si corre tanto e questo mi piace molto. Credo, infatti, che grazie a questa rapidità d'azione potrò attaccare di più il canestro senza avere troppo la palla tra le mani, oltre a farmi valere nel tiro da fuori."Il tempo delle Giovanili sta passando e ti resta solo l'esperienza a livello Under 21. Puoi fare un bilancio di quello che hai vissuto con più interesse in questa prima fase di carriera?"Definire solo con delle parole questi anni non renderebbe loro giustizia. Comunque, ti dirò che sono stati anni meravigliosi, divertentissimi e ricchi di emozioni. Credo di essere cresciuto molto da quando sono tornato alla Synergy. In questa società, ho trovato nel rapporto che si è creato in palestra quello di una seconda famiglia. Questo aspetto è il motivo più importante per cui mi sono trovato benissimo in questi anni. Forse, mi rimane un po' l'amaro in bocca per delle occasioni gettate al vento, ma i risultati passano in secondo piano se ripenso a tanti altri momenti che questi splendidi anni mi hanno regalato!"
UFFICIO STAMPA SYNERGY BASKET VALDARNO