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"Umiltà ed entusiasmo: sono stati questi i nostri punti di forza": parola di coach Bagnoli

L'ABC di Daniele Bagnoli è tornata ad allenarsi dopo le due settimane di riposo: "L'entusiasmo non si è spento, abbiamo ancora altri obiettivi da raggiungere". Dopo il meritato riposo i ragazzi di coach Daniele Bagnoli sono tornati a correre al PalaRoosevelt con la testa già rivolta alla stagione 2015/2016 che vedrà l'ABC tra le protagoniste di quella che sarà la "C unica" toscana. Ma prima di volgere lo sguardo al futuro, ripercorriamo con Daniele Bagnoli quello che da tutti è considerato "l'anno della rinascita gialloblu". Grande, e non potrebbe essere altrimenti, la soddisfazione dell'head coach castellano che non solo ha vinto per la prima volta un campionato senior da capo allenatore, ma lo ha fatto in maglia ABC, la maglia del suo paese, della sua società. E chiaramente l'emozione è tutta particolare. "E' stata veramente una stagione da incorniciare" commenta "ma non è stato tutto scontato come in molti pensano. E' vero che eravamo la favorita, ed è vero che avevamo un roster che, sulla carta, era superiore a qualunque altro. Ma i nomi da soli non bastano. Altre squadre erano al nosto pari sul piano prettamente tecnico, come Lucca o Prato, ma non sono riuscite a condurre un campionato di vertice come noi. Il nostro punto di forza, al di là del talento dei singoli, è stato un altro: la mentalità. Quella mentalità che ci ha permesso di lavorare con la stessa intensità di una squadra di serie B pur facendo un campionato di C2. E l'umiltà di riuscire a calarsi nella realtà di una categoria inferiore, sconosciuta ai più, con grandissima determinazione, consapevoli che avevamo tanto da dimostrare. Oltre a questo il gruppo che si è creato tra i ragazzi è stato ciò che ci ha permesso di superare ogni difficoltà, e anche di lanciare un messaggio alle persone che la domenica venivano al palazzetto. Perchè quando in campo vedi dieci persone che si sbattono, e una squadra che prima ancora è un vero gruppo, non puoi non immedesimarti. Il resto poi viene da sè. A differenza di quello che in molti pensano, non era assolutamente scontato che riuscissimo ad arrivare dove siamo arrivati, e soprattutto nel modo in cui lo abbiamo fatto. Di momenti difficili ce ne sono stati, e non pochi: gli infortuni di Delli Carri e Taiti, oppure durante le due settimane di squalifica di Montagnani. Ricordo, per fare un esempio, la partita a Livorno contro la Pielle l'11 gennaio: siamo scesi in campo senza Taiti, con Delli Carri ancora infortunato alla mano, e con Trillò, Corbinelli, Manetti e Flotta con la febbre, e nonostante tutto abbiamo vinto. Lì abbiamo dimostrato chiaramente di avere quel qualcosa in più che poi ha fatto la differenza: la voglia di lottare per una maglia e la forza del gruppo ci hanno permesso di superare i momenti più difficili. Ognuno ha messo in campo qualcosa in più, e questo per me significa essere una vera squadra". E' stato difficile dare nuovi stimoli a giocatori che provenivano da una serie B? "Tutti i ragazzi, fin dal giorno del raduno, hanno mostrato una voglia e un impegno davvero impagabili. E anche questo non era assolutamente scontato. Per giocatori abituati ai palcoscenici di serie B o anche di B1, ritrovarsi in una realtà di C2 può essere demotivante. Invece tutti hanno lavorato con grandissima intensità per inseguire l'obiettivo dichiarato che ci eravamo posti, ovvero la vittoria del campionato. Poi il fatto che abbiamo fin da subito lavorato sull'intensità, la velocità e su un ritrovato entusiasmo nell'intero ambiente ha dato loro ancora più carica. Hanno capito l'importanza della posta in gioco, e hanno capito che rappresentavano la squadra che avrebbe in qualche modo dovuto porre le basi di una nuova ABC, per cui l'entusiamso è stato palpalbile durante tutto l'arco della stagione, molto più degli anni passati. A nessuno importava più di essere scesi di due categorie: la domenica si entrava in campo per vincere e per sbattersi per la maglia che indossavamo. E la gente questo lo ha capito". Quindi la risposta dell'ambiente castellano è stata quella che vi aspettavate? "C'è un rinnovato entusiamso da parte di tutti, sia addetti ai lavori che non, e questo è il risultato più importante. Vedere di nuovo il Palazzetto pieno e vedere che vecchi tifosi che si erano allontanati sono tornati a tifare ABC, forse è la vittoria più grande. Anche la risposta del settore giovanile e del minibasket, così come di tutte le famiglie, è stata splendida. Adesso che siamo riusciti a ricreare tutto questo dobbiamo essere bravi a cavalcare l'onda dell'entusiasmo e proseguire su questa strada". E a livello personale qual è il bilancio della stagione? "Ottimo. Purtroppo (da una parte) non ci siamo resi bene conto che avevamo stracciato il campionato, perchè la vittoria è arrivata con quattro giornate di anticipo e dopo una stagione sempre in prima posizione, quindi non c'è stata una partita chiave e la gioia è stata diluita nel tempo. Ma chiaramente l'emozione di aver aperto un ciclo nella mia società, nel mio paese, è impagabile". La castellanità è stata l'ingrediente base non soltanto nel roster, ma anche nello staff tecnico.. "Sì, l'ABC che ha vinto quest'anno è finalmente l'ABC di Castelfiorentino. Paolo Betti e Rodolfo Lari sono stati due risorse fondamentali con cui fin dall'inizio ho avuto uno scambio e un confronto continui. Dapprima per definire i giochi e le scelte tecniche e tattiche, successivamente durante la stagione per la gestione degli allenamenti, delle partite e del gruppo. E come dimenticare il lavoro atletico di Simone Garbetti che ci ha permesso di avere realmente una marcia in più rispetto alle altre nostre concorrenti. Diciamo che siamo stati una bella squadra anche a livello di staff, c'è grandissima stima reciproca e grande affiatamento". Si può già iniziare a pensare alla prossima stagione? "Dalla scorsa settimana siamo tornati ad allenarci e chiaramente stiamo lavorando già per la prossima stagione che si prospetta davvero interessante. Visto l'ambiente che siamo riusciti a ricreare quest'anno l'idea chiaramente è quella di proseguire tutti insieme questo progetto perchè abbiamo ancora dei traguardi da raggiungere. Da agosto tutti ci hanno considerati una squadra di un'altra categoria: adesso dobbiamo e vogliamo lavorare per dimostrare di esserlo davvero".