Il Bama subisce la rimonta di Pescia nel derby
BAMA ALTOPASCIO 70
CESTISTICA PESCIA 82
(23-16; 39-35; 56-56; 70-82)
Arbitri: Bertoncini e Natucci
BAMA: Fiorindi 8, Giannecchini 4, Caciolli 17, Paci 10, Calderaro, Cei 11, Mazzanti, Benini 9, Rivi, Siena 11. All. Tonfoni
PESCIA: Panattoni 11, Cempini 24, Magni 16, Bellandi, Brogi, Armillei 9, Di Stefano, Doveri 14, ragli 4, Lazzeri 4. All. Santi
" I sogni muoiono all'alba". Ok, é un famoso libro scritto da Indro Montanelli , ma può adattarsi anche al Bama attuale. Dopo il blitz di Prato c'era il sogno di vincere il derby con Pescia e chiudere con il match "Before Christmas" con un altro successo sul campo del fanalino di coda Galli Terranuova. Due vittorie che avrebbero rilanciato gli altopascesi in chiave quarto posto. Ma il sogno é morto prima di iniziare. Si potrebbe affermare che la battaglia di Prato di mercoledì, vinta all'overtime, ha inciso sulle gambe dei rosablu ma sarebbero balle, tristissime, ipocriti balle. La verità nuda e cruda é che il Bama ha subito una lezione da Pescia che ha vinto con pieno merito, anzi, avrebbe meritato di chiudere con un gap più abbondante. La vittoria di Prato aveva illuso ma la realtà é un'altra. Se si ha la quarta peggior difesa ed il quarto peggior attacco del campionato un motivo c'é ed Il segnale é chiaro: la squadra é senza un' identità precisa ma vive di episodi. Se sono favorevoli vince, altrimenti soccombe, e di brutto. Ed ecco che basta che Benini disputi una brutta gara (capita) che le speranze altopascesi finiscano nel sottoscala. Senza la solita prova tutta sostanza del centro altopascese sono emersi i consueti problemi di un attacco lento e macchinoso, senza mai attaccare il ferro per creare sovrannumero e senza circolazione. Se poi anche la difesa é totalmente sballata e concede metri di spazio a Cempini, più almeno 12 comodi appoggi al ferro, le speranze dal sottoscala finiscono sotto terra. Vista la difesa "man to man" imbarazzante, coach Tonfoni ha provato la carta della solita zona 3/2 che se non é eseguita con grande mobilità (che non c'é mai stata in tutto l'anno) lascia scoperti costantemente gli angoli. Non resta a quel punto che pregare che l'avversario, sempre in totale libertà , sbagli. Cosa che nei momenti cruciali non é successa. Sì, perché la percentuale dall'arco degli avversari é stata bassissima (26%), però quando contava le triple sono andate dentro. Di contro il Bama ha tirato con un raccapricciante 36% da due punti. Percentuale figlia della qualità offensiva scarsissima. Brevemente la cronaca. L'inizio é di marca rosablu con Siena che , come al solito, é l'unico che si mette l'elmetto sui rimbalzi in attacco. Cempini fa quello che vuole ma Cei risponde dall'arco per il 23-16. Seconda frazione e ci sono già le prime crepe, anzi crepacci, in una difesa rosablu inguardabile. Gli ospiti ne approfittano tirando male dal perimetro ma penetrando nel burro rosablu con facilità disarmante. Pescia ne ha di più ma ancora Cei sulla sirena piazza una tripla fuori equilibrio per il +4 all'intervallo (39-35). Ripresa e sembra che l'inerzia cambi. Si accende Caciolli per il +9 (50-41) che sembra foriero di allungo decisivo. Pescia sbaglia due azioni consecutive ma anche il Bama non ne approfitta, anzi, gioca malissimo. Succede invece, a parti invertite, quello che era successo a Prato. I rosablu scoppiano letteralmente. Fiorindi manda 4 volte in lunetta Panattoni senza un motivo, il play rossoverde non sbaglia. Magni in appoggio, con difesa da codice penale, accorcia. Gli ospiti invece difendono con grande intensità , approfittano degli attacchi improvvisati altopascesi e piazzano un parziale di di 15 a 6 per il pareggio al terzo fischio (56-56). C'é anche la mannaia del quarto fallo di Siena. Ultima frazione ed il Bama scende con tutti i suoi effettivi ben al di sotto della decenza, nessuno escluso. Pescia, pur non facendo cose stratosferiche, mette in azione la materia grigia, fa circolare il pallone e dilaga segnando sei punti consecutivi di fronte al presepe difensivo rosablu. Gara deludente a dir poco. Dicevamo: i sogni muoiono all'alba, ma gli incubi invece non muoiono mai. Giocando così sarà sconfitta certa anche il terra valdarnese contro un avversario, é bene ricordarlo, che all'andata fece vedere i sorci verdi ai ragazzi di Tonfoni per almeno 37'. Una sconfitta che aprirebbe scenari molto cupi.
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