Serie C Silver: ecco Mario Gigena
La LIBERTAS LABRONICA BASKET comunica di aver raggiunto un accordo di collaborazione per la stagione sportiva 2016/2017 con Mario Gigena, ala italo-argentina (1.98 m, 95 kg, 1977) reduce da una un’ottima stagione in forza al Golfo Piombino (Serie B) con 12.9ppg, 5.2rpgm e 1.4apg in 29 partite.
Il curriculum racconta di un campione nato e cresciuto nelle file della Pall. Don Bosco Livorno, salvo poi decollare verso il professionismo nel 1999 (Jesi); parentesi a Varese e ancora 3 anni a Jesi, prima del grande salto all’Olimpia Milano dove Gigena rimane per ben quattro stagioni (dal 2003 al 2007, 100 presenze totali fra campionato e coppe europee). Successivamente Rieti, Napoli, Ostuni, Veroli, Fabriano, Recanati, Obras Sanitarias, fino alle due ultime esperienze in B con Livorno e Golfo Piombino.
Ed è proprio all’ombra dei Quattro Mori che super Mario Gigena ha deciso di trasferirsi, accettando l’offerta della Labronica Basket del presidente Bianchi, ma soprattutto percorrendo una strada parallela al basket nel mondo del lavoro: “Fino ad oggi ho vissuto solo ed esclusivamente di basket, ma a 39 anni diventa tutto più complicato di quando ne hai 20; la scelta – dunque – è derivata dall’incastro di più fattori, inizierò a lavorare e la sera cercherò di portare la mia esperienza dentro alla Labronica”.
Il Bon Ton è squadra neo promossa in Serie C Silver, ma la firma di Gigena certifica apertamente l’ambizione di una società in costante ascesa: “Il marchio Labronica si sta diffondendo rapidamente, da parte mia porterò impegno e professionalità , nella speranza di riuscire a coniugare bene il lavoro con 3 “soli” allenamenti (ride, ndr); il progetto è importante, quindi forza gialloneri”.
Infine il saluto alla sua ex squadra, il Golfo Piombino: “In carriera ho girato molto, ma difficilmente ho avuto rimpianti o dedicato troppo tempo a ringraziamenti e saluti; stavolta, però, è diverso, perché a Piombino ho trovato un ambiente particolarmente piacevole, direi familiare, a partire dal presidente Lolini, ai compagni di squadra, un grande gruppo, fino alla tifoseria, la Marea Gialloblù, e la città stessa, in cui ho coltivato amicizie che andranno oltre il basket. Il calore del palazzetto, l’affetto nei miei confronti è stato grande, le cene insieme a dirigenti e tifosi come una grande famiglia, a cantare ridere e scherzare, rimarranno per sempre un bellissimo ricordo”.