Comunicato stampa Use Basket
USE HA PRESENTATO RICORSO ALLE DECISIONI DELLA CORTE FEDERALE DELLA FIP
Se questa sentenza fosse confermata scomparirebbero i vivai di tutti gli sport
A differenza di quanto sostenuto questa mattina in un articolo della cronaca locale della Nazione la vicenda che vede coinvolta l’Use Basket non è ancora conclusa da un punto di vista della giustizia sportiva. E pertanto per correttezza, a differenza di altri, ci asteniamo da entrare nel merito. Lo faranno al momento opportuno i nostri legali. Sicuramente la sentenza emessa dalla Corte Federale della Fip è innovativa e capace di creare un completo ribaltamento dei comportamenti finora tenuti da tutte le società sportive a qualsiasi sport appartengano. Nel basket il vincolo sportivo “nasce” nel momento del primo tesseramento per un campionato giovanile e termina al compimento del 21° anno. Da questo momento in poi tutti i giocatori sono svincolati e possono andare a giocare dove vogliono. La società di provenienza percepirà un parametro differenziato a seconda di quale campionato il giocatore disputerà come senior.
Il valore di questi parametri sono stabiliti e gestiti direttamente dalla Fip. La società che ha tesserato l’atleta per ogni anno di attività giovanile svolta matura una percentuale del parametro, che sarà pari al 100% al momento dello svincolo se ha continuato a giocare sempre nella stessa società . Questa sentenza sostiene che Use avrebbe dovuto cedere a titolo gratuito il cartellino del giocatore in questione e questo lo abbiamo proposto. Ma è facilmente comprensibile che nessuna società è disponibile ad avere in prestito un giocatore, farlo giocare, allenarlo, magari mantenerlo ed al termine della sua formazione il parametro venga incassata dalla società di provenienza. Quindi è prassi nel mondo del basket, come in quello del calcio o di qualsiasi altro sport, che la società che fa giocare un giovane voglia essere, almeno in parte, proprietaria del cartellino. Crediamo che investire per gli altri non piaccia a nessuno. Chi pensa davvero che tutti i trasferimenti di giocatori minorenni di qualsiasi sport negli ultimi 50 anni sia stato fatto a titolo gratuito? Un marziano forse.
Sul caso specifico, che vede coinvolta la nostra società , l’unica cosa che possiamo dire che sicuramente abbiamo sbagliato a fidarci delle parole di coloro che avevamo di fronte.