Petteway scrive la storia e la The Flexx batte Trento
Clamorosa prestazione del giocatore biancorosso, che firma 43 punti e, dopo un supplementare, conduce i compagni al preziosissimo successo contro Trento
Irreale. Inutile cercare un altro aggettivo che possa descrivere meglio sia la vittoria (84-78) della The Flexx nella delicatissima sfida interna contro Trento, che la prestazione dell'indiscusso protagonista della serata.
Ha 24 anni, è alla sua prima stagione in Europa, ma Terran Petteway, con i suoi 43 punti in 37 minuti (frutto di un difficilmente spiegabile, almeno sul piano razionale, 10/14 da 3), entra di diritto nella storia del basket pistoiese. Nessuno, prima di lui, aveva mai realizzato una simile performance, neppure considerando l'epoca-Olimpia, almeno a livello di serie A. E' lui, e non potrebbe essere altrimenti, l'indiscusso protagonista di una serata che potrebbe avere un peso molto importante sul futuro dell'intera stagione. Già perché se è vero che battere Trento si è rivelata impresa titanica, è altrettanto vero che averlo fatto permette ai biancorossi di staccare l'ultimo posto e issarsi a quota 6 in numerosa compagnia. Considerando poi l'endemico stato di emergenza che affligge ormai da un mese la The Flexx, il valore del successo contro i bianconeri lievita ulteriormente: non bastavano infatti le precarie condizioni fisiche di Antonutti e del rientrante Boothe; a creare problemi di gestione al prestigiatore Esposito, c'è stata anche l'assenza di Magro, fermato da un guaio muscolare e rimasto a bordocampo a incitare i compagni per tutti i 45 minuti.
Pistoia ha dovuto così gettare il cuore al di là dell'ostacolo, in una folle danza fra paradiso e inferno: è partita contratta, si è sciolta nel secondo quarto, ha trovato in Terran Petteway il proprio Re Mida, ha messo le mani sulla gara, ha clamorosamente rischiato di gettare via tutto a un secondo dalla fine dei tempi regolamentari, ha trionfato. Sull'altro lato del campo, Trento (dopo un secondo tempo passato tutto a rincorrere), ha provato a confezionare la più classica delle beffe, approfittando di un paio di ingenuità piuttosto grossolane e di un paio di fischi generosi, ma alla fine ha dovuto raccogliere i cocci di una quarta sconfitta consecutiva che di certo, per essere arrivata nella "partita della vita" (come l'aveva definita in settimana il comunque ottimo Flaccadori), non deve giovare granché al morale della truppa.
Da martedì pomeriggio, per i biancorossi, ci sarà tempo per pensare alla trasferta di Milano: adesso è il momento di godersi una vittoria che, anche sul piano psicologico, potrebbe pesare assai più di due punti...
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