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Esposito: "Non potevamo chiedere di più"

Il tecnico biancorosso sereno: "Abbiamo dato tutto e sono contento di quello che abbiamo ottenuto e della crescita dei ragazzi. Il futuro? A Pistoia sto benissimo, nei prossimi giorni affronteremo la questione" E' comunque sereno, coach Esposito: il tecnico biancorosso sa che i propri ragazzi non potevano davvero dare di più. "Cos'altro chiedere a questi giocatori"? Esordisce con una domanda Esposito davanti ai microfoni in sala stampa: "Abbiamo dato tutto e veramente non c'era nient'altro da chiedere tatticamente e tecnicamente a questi ragazzi. E' stata una grande soddisfazione per me vedere la grande crescita umana, oltre che tecnica della mia squadra: sono contento di quello che abbiamo ottenuto e penso che davvero gli applausi del palazzetto a fine partita siano pienamente meritati". Esposito analizza poi la gara: "Abbiamo scoperto solo all'inizio che Venezia avrebbe giocato con McGee e quindi con un quintetto piccolo. Abbiamo provato a rispondere partendo con i lunghi, visto che in altre occasioni questa scelta aveva pagato. Purtroppo -ammette Esposito- non è andata bene. Detto questo, so che stasera sarebbe servita un'altra partita perfetta e purtroppo già partire con il roster incompleto è stato penalizzante. Di fronte avevamo una corazzata, non possiamo avere rammarichi. Oggi abbiamo subito, ma siamo rimasti in partita fino a tre, quattro minuti dalla fine, nonostante il loro inizio clamoroso. Quelle a punteggi alti -prosegue Esposito- sappiamo che non sono le nostre partite... Poi c'è stata sicuramente mancanza di esperienza da parte di molti giocatori a disputare partite come queste, ma ribadisco che non credo, onestamente, che avremo potuto fare di più". Chiusura, ovviamente, sul futuro: "Qua sto benissimo -spiega il coach- e non posso che essere onorato di come sono stato accolto e trattato da tutti: società, stampa, tifosi. Adesso è giusto fermarsi un attimo, prenderci qualche giorno di pausa e poi, a mente fredda, parlare di tutto. Ci sono tanti aspetti da considerare, ma sono convinto che se ci mettiamo al tavolo, ci alziamo sicuramente con il sorriso e senza tanti tira e molla".