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L'Use saluta i playoff e soprattutto Ghizzani

52-73
USE COMPUTER GROSS Mariotti 6, Giannini 2, Mascagni 4, Marusic 8, Bei 9, Terrosi 5, Ghizzani 3, Sesoldi 9, Raffaelli 4, Berni 5. All. Bassi (ass. Mazzoni/Finetti)
CO.MARK. BERGAMO Panni 13, Milani, Planezio 12, Ghersetti 19, Pullazi 15; Berti 6, Lauwers 6, Chiarello 2, Bastone, Cazzolato ne. All. Ciocca
Parziali: 10-22, 26-43, 34-57
Finisce una storia breve, quella dei playoff, ne finisce soprattutto una lunga e bellissima, quella di Alessandro Ghizzani con la casacca della prima squadra. C'è tutto questo nella serata alla Lazzeri ed in fondo entrambe le situazioni non sono che figlie della logica delle cose ma è indubbio che, quando ti trovi a salutare un giocatore che non solo ha iniziato dal minibasket ed ha finito poi con tantissimi anni di prima squadra ma che soprattutto ha rappresentato un esempio in campo e fuori di quello che significano i valori dello sport, non possa che esserci un filo di tristezza e la sensazione che non vedere più quella maglia numero 15 in campo farà uno strano e brutto effetto. Per questo, quando iron-Ghizza lascia il campo a poco più di un minuto dalla sirena dopo una schiacciata in tap-in, sono tutti in piedi ad applaudirlo mentre in campo compagni di squadra ed avversari corrono ad abbracciarlo. La speranza è che, in un ruolo o nell'altro, anche in futuro possa fare ancora parte della grande famiglia biancorossa, argomento che sarà sicuramente fra i primi ad essere affrontato. La cronaca impone poi di parlare della storia breve, quella appunto dei playoff. Difficile, visti i valori in campo, pensare che potesse essere più lunga. Bergamo, squadra costruita per il salto di categoria (road to A2 recita il logo della stagione), domina la serie anche se l'Use vista in gara 2 sicuramente esce a testa alta. La squadra di Bassi, seppur non dia mai la sensazione di poter vincere, non molla praticamente mai. Il dispiacere, magari, non è tanto in questa serie, quanto nella sciagurata seconda metà di regular-season che ha visto i biancorossi calare vistosamente e dilapidare quanto di buono fatto nella prima, chiudendo così ad un settimo posto che, come conseguenza, ha portato a questo difficile accoppiamento. Sulla partita, invece, poco da dire. I lombardi hanno il merito di schizzare subito avanti con decisione, prendendo un vantaggio in doppia cifra che, solo per pochi attimi nell'ultimo parziale, scenderà a 9 punti. Ma di contro i biancorossi lottano e combattono sempre cercando, per quanto possono, di provare a rientrare ed a tenere accesa la gara fino in fondo. Sembrano appunto riuscirci quando, con un quintetto basso che vede accanto Berni e Raffaelli, è proprio quest'ultimo ad appoggiare a tabellone, con la sfrontatezza dei suoi 18 anni, il pallone che vale il meno 9 a conclusione di un parzialone di 15-0. A spegnere però eventuali sogni ci pensa subito Planezio che viene pescato per due volte libero sull'arco e che in entrambe le occasioni infila i tiri pesanti che in un amen spengono ogni presunto sogno di rimonta. Così tutti aspettano solo il momento finale, l'uscita dal campo di Alessandro Ghizzani per un lungo, meritato ed infinito grazie.