Troppi errori per il Cavallino, Valdera ricambia il blitz: si va a gara-3
Cavallino Matto Donoratico – Pallacanestro Valdera: 45-52
(11-19; 19-32; 34-41)
Cavallino Matto: Bartolini 2, Spina 9, Martinelli, Camarda ne, Bottoni 15, Manetti 9, Bini 11, Biagioni ne, Pistillo, Sonetti, Partigiani ne, Carlotti ne. All. Crudeli, vice Iaconi.
Si va alla bella. Davanti a più di 350 persone il Cavallino Matto non riesce a chiudere la serie contro Valdera, che recupera il fattore campo e si porta a casa la possibilità di giocarsi domenica, ore 19, la decisiva gara-3 tra le mura amiche. Una partita tesa e nervosa quella andata in scena in Piazza Europa, caratterizzata da difese arcigne e da una miriade di errori al tiro. L’inizio era in equilibrio, con Valdera brava a sfruttare la verve di Cosimo Rubini e Donoratico pronta a replicare con un grande Elia Bini (7 punti nel primo quarto). La difesa degli uomini di Scocchera però prendeva rapidamente le misure all’offensiva gialloblu, generando alcuni facili contropiedi che, grazie ai canestri di Ragli, portavano i biancoblu a guidare saldamente il match dopo i primi dieci minuti (11-19). Anche nella seconda frazione il match procedeva sulla stessa falsa riga: il Cavallino serrava le maglie difensive, ma in attacco la palla non ne voleva sapere di entrare (2/13 da tre per Pistillo e compagni), permettendo agli ospiti di scappare sul più 13 all’intervallo lungo con percentuali solo leggermente migliori (19-32). Al rientro, capitan Bottoni provava a scuotere i suoi con un paio di jump dalla media, Bartolini lottava sotto canestro,ma la squadra faticava ad entrare in ritmo, pur concedendo davvero poco nella metà campo difensiva: un paio di iniziative di Manetti e quattro punti di Spina davano però fiducia e speranza, aprendo l’ultimo atto sotto di sole sette lunghezze (34-41). Pochi secondi ed una paurosa schiacciata di Elia Bini a difesa schierata sembrava finalmente consegnare la scossa decisiva per concretizzare la rimonta: qui, però, la partita si fermava, restando in stallo sul 36-41 per più di cinque minuti. Scocchera ributtava in campo Porcellini che ringraziava piazzando subito una tripla da distanza siderale, ma una replica dall’arco di Manetti e un canestro di Spina riaprivano per l’ennesima volta i giochi: a salire in cattedra, tuttavia, ci pensava Mattia Rubini, che con una penetrazione ed una tripla spediva i titoli di cosa sulla partita. Alla fine tanti applausi per i gialloblu, che adesso saranno chiamati a ripetere l’impresa di domenica in un palazzetto che si preannuncia caldissimo: ad ogni modo, la battaglia è ancora tutta da decidere. Forza ragazzi! Noci crediamo!