Esposito: "A Brindisi una sfida un po' più importante di altre"
Il tecnico presenta la sfida di domenica al PalaPentassuglia: "Affronteremo una squadra della nostra stessa fascia, che ama correre e giocare forte, soprattutto in casa. Dai miei ragazzi mi aspetto di più, non solo sul piano delle statistiche".
Conferenza stampa pre-gara per Vincenzo Esposito, che così presenta la sfida di domenica a Brindisi: "Dopo Capo d'Orlando, il calendario ci pone davanti a un'altra partita un po' più importante di altre perché affrontiamo una squadra che appartiene alla nostra stessa fascia di classifica e con cui condividiamo gli obiettivi stagionali. L'aspetto della classifica, dei conti con la partita di andata, sicuramente domenica, inutile negarlo, conteranno molto. Affronteremo una squadra in salute -spiega il tecnico biancorosso- che si accende quando può giocare a ritmi elevati, che ama correre e che crea molto dalle situazioni di pick'n roll, soprattutto con un giocatore come Moore: dovremo essere quindi attenti al controllo dei nostri attacchi e a limitare più possibile le palle perse, perché ben oltre il 50% dei punti di Brindisi arriva da situazioni di transizione e di pick'n roll. In casa poi, in un ambiente che è sempre stato molto caldo, sono abituati anche a partire particolarmente forte e aggressivi e noi dovremo farci trovare pronti".
Al PalaPentassuglia si rivedrà finalmente la squadra al completo: "Se non ci saranno sorprese dell'ultim'ora -conferma Esposito- sarà della partita anche Jaylen Bond, che però si allenerà con il gruppo solo oggi e domani. Ovviamente la sua condizione sarà approssimativa, ma l'importante è comunque riavere il gruppo al nella sua interezza, con la speranza di riuscire a mantenerlo al completo -sorride il coach- almeno per qualche giorno".
Esposito parla poi del momento della squadra: "Nell'ultimo mese abbiamo disputato ottime partite a livello difensivo. Offensivamente dobbiamo invece distribuire bene i nostri attacchi: questa è una squadra in cui, a turno, tutti riescono a portare il proprio contributo. Ovviamente il nostro obiettivo deve essere quello di migliorare e di avere di più da tutti, a cominciare dai veterani, da cui mi aspetto prestazioni importanti non solo sul piano dei numeri: penso a Ivanov, che per esempio con Capo d'Orlando non è stato in grado di rimanere in campo; da gente come lui voglio sicuramente qualcosa in più. Questa è oggettivamente un'annata particolare, in cui abbiamo cambiato tanto e abbiamo dovuto fronteggiare tanti problemi: più che sull'aspetto statistico -afferma il coach- a me interessa che i giocatori si concentrino sul fare la cosa giusta nel momento giusto, ciò insomma di cui la squadra ha bisogno in una particolare situazione. Poi magari, col passare del tempo, anche le gerarchie si stabilizzeranno e allora le cose potranno essere affrontate diversamente, ma per il momento questa è la nostra realtà e non potrebbe essere altrimenti dopo tutti i cambiamenti che abbiamo dovuto effettuare".