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The Flexx, due punti di platino: Cremona prova la grande rimonta, ma i biancorossi non tremano

Finisce 76-65 per Pistoia, al cospetto di una Vanoli che parte malissimo (0-15), ma poi rimonta e mette paura. La The Flexx è brava però a non tremare e chiude con un pesantissimo successo di squadra. Un'ottima The Flexx centra la seconda vittoria interna consecutiva, superando, al termine di un match condotto pressoché per intero, la Vanoli Cremona di coach Meo Sacchetti. E' stata una partita dall'andamento piuttosto particolare: avvio pazzesco di Pistoia (15-0 dopo quattro minuti), lento, ma inesorabile recupero da parte dei lombardi (15-11 all'8', 35-34 all'intervallo lungo), poi tanti strappi, con Cremona capace di arrivare addirittura al momentaneo sorpasso (41-43 al 24') e i biancorossi bravissimi a non crollare psicologicamente, ma a ritrovare anzi intensità ed energie per tornare avanti (57-51 allo scadere del 30') e chiudere con una certa tranquillità (71-56 al 36'). In fin dei conti, la The Flexx ha dato l'impressione di riuscire a tenere sempre il match sotto controllo, trovando di volta in volta protagonisti diversi: dopo l'ottimo avvio di Bond (6 punti e altrettanti rimbalzi in quattro minuti), è stato il turno di Mian, Gaspardo e Diawara, mentre Ivanov (penalizzato dai falli) è riuscito a farsi trovare prontissimo nel finale. Cremona è stata brava a non darsi mai per vinta, soprattutto dopo il clamoroso 0-15 iniziale, ma Pistoia ha oggettivamente mostrato una maggior voglia e determinazione: nemmeno quando la Vanoli è riuscita a mettere la testa avanti, a inizio di terzo periodo, Moore e compagni hanno perso la bussola, facendo segnare un deciso passo avanti rispetto alla gara di una settimana fa a Brindisi. Coach Sacchetti, che ha dovuto rinunciare all'infortunato Johnson-Odom, ha provato a mischiare spesso le carte, ma la The Flexx si è sempre adeguata bene, riuscendo a dominare a rimbalzo (52-29 il dato finale) e tenendo a 65 punti una squadra che solo all'esordio contro Milano aveva segnato di meno. Coach Esposito e i suoi ragazzi, usciti fra gli applausi convinti di un PalaCarrara al solito molto caldo, possono così respirare un po'. Complici le sconfitte di Pesaro e Capo d'Orlando, l'ultimo posto in classifica si trova ora a 4 punti di distanza: ancora troppo poco per poter pensare di dormire sonni tranquilli, ma indubbiamente abbastanza per poter guardare al futuro con un po' di ottimismo in più...

Il tecnico commenta la vittoria con Cremona: "Importantissimo iniziare bene il girone di ritorno. A differenza di una settimana fa, di fronte alle difficoltà siamo rimasti uniti". Fa i complimenti ai ragazzi, visibilmente soddisfatto, coach Esposito: "Credo che la cosa più bella sia la vittoria e il sorriso della squadra alla fine della partita, perché avevamo fatto una settimana di lavoro abbastanza impegnativa e c'era grande voglia di tornare a vincere dopo il passo falso di Brindisi. Una settimana fa alle prime vere difficoltà ci eravamo disuniti, stasera invece la squadra è stata brava a reagire ai problemi: la bella rimonta di Cremona, alcuni canestri difficili trovati dai nostri avversari, l'affiorare di un po' di stanchezza, niente ci ha condizionato negativamente. Questo per me, da allenatore, è l'aspetto più importante". Il tecnico biancorosso analizza poi la gara: "Come avevo detto in settimana, affrontare Cremona può essere complicato perché -spiega Esposito- sono una squadra atipica, con tanto talento offensivo e che ti costringe a giocare un po' diversamente perché tante volte può affidarsi a quintetti veramente piccoli. Poteva essere un problema per i nostri lunghi, che invece hanno disputato un'ottima gara: abbiamo fatto valere la nostra maggiore fisicità a rimbalzo, catturandone addirittura 52, e tenendo i nostri avversari a un punteggio per loro insolitamente basso, segno che anche difensivamente è stata fatta una grande gara". Esposito parla anche del buon inizio di girone di ritorno da parte dei suoi ragazzi: "Era importantissimo iniziare bene e devo dire che sono contento di queste due vittorie in tre gare. Il campionato è ancora lunghissimo, ma sono convinto che con questo atteggiamento e questa applicazione, con la disponibilità che anche stasera la squadra ha dimostrato di avere, possiamo raggiungere la salvezza. Non dobbiamo esaltarci dopo questa vittoria, come non dovevamo deprimerci dopo la sconfitta di Brindisi: c'è da continuare a lavorare con fiducia, sperando di avere ancora a disposizione il gruppo al completo". Chiusura con una dedica particolare: "In settimana è venuto a mancare un nostro giovane amico e tifoso di questa squadra. Sono certo che i ragazzi questa sera ci hanno messo qualcosa in più anche per lui: poco prima di lasciarci, come ultimo desiderio, aveva chiesto di poter venire a tirare con noi: per lui, giocatore di basket, era un sogno e ha voluto vivere con noi uno degli ultimi momenti belli della sua giovane vita".

Il giocatore francese analizza la gara con Cremona: "Non ci siamo abbattuti dopo il rientro degli avversari, adesso con questa mentalità andiamo a giocarcela anche ad Avellino". Inizia con una dedica molto sentita il commento alla partita di Yakhouba Diawara, fra i migliori in campo nella sfida contro Cremona: "Personalmente dedico questa vittoria al nostro amico Leonardo che ci ha prematuramente lasciato. E' stato per me un onore fare la sua conoscenza -afferma il giocatore francese- e da quando ho saputo della sua scomparsa sono ancora più determinato di prima. Spero di potergli dedicare ancora tante altre vittorie: in ogni allenamento, in ogni partita, inevitabilmente il pensiero andrà a lui". Sulla gara, Diawara ha le idee chiare: "Abbiamo giocato bene e con la giusta convinzione per tutti i 40 minuti. A Brindisi, dopo aver preso due, tre canestri nel terzo quarto ci eravamo disuniti, oggi invece siamo rimasti concentrati, uniti e determinati. Era fondamentale vincere, perché dopo il passo avanti fatto con Capo d'Orlando e il passo indietro di domenica scorsa, oggi dovevamo dare un segnale. Adesso -prosegue il numero 23 biancorosso- con questa mentalità dobbiamo andare ad Avellino con la ferma convinzione di potercela giocare: a questo sport si gioca con un pallone e in cinque contro cinque, quindi niente deve sembrare impossibile". Riguardo alla sua prestazione, l'ex-giocatore di Denver e Miami, afferma: "Devo ancora trovare il giusto ritmo. In carriera sono sempre stato abituato ad avere a disposizione tanti palloni e prendermi tanti tiri, ma in questo momento mi metto a disposizione della squadra. Difesa, rimbalzi, quello di cui c'è bisogno -conclude Diawara- cerco di farlo: stasera direi che è stata una buona partita non solo mia, ma di tutta la squadra".