About

Breaking News

Basket serie C, la Sanitaria Gea passeggia contro il Don Bosco Figline

SANITARIA GEA-DON BOSCO FIGLINE 51-27
SANITARIA GEA: Mancioppi 2, Furi 11, Giulia Camarri 4, Tamberi 4, Nalesso 1, Chiara Camarri 4, Bellocchio 2, Scurti, Cazzuola 8, Bargagli 4, Benedetti 11. All. David Furi.
DON BOSCO FIGLINE: Pesci, Lavinia Tellan, Lucrezia Tellan 8, Bianchi, Del Puglia 9, Bicari 5, Tanini 5. All. Attilio Busato.
ARBITRO: Giacomo Posarelli di Grosseto.
PARZIALI: 19-8, 32-12; 41-22
La Sanitaria Ortopedice Gea Grosseto centra il terzo successo stagionale (il primo davanti al pubblico amico del Palasport di via Austria) nel campionato di serie C, facendo un sol boccone del Don Bosco Figline Valdarno, quintetto retrocesso lo scorso anno dalla serie B e presentatosi a Grosseto con un organico falcidiato da assenze per infortuni o impegni di lavoro. Il coach fiorentino ha messo a referto solo sette giocatrici, delle quali tre nate nel 2002 e due addirittura nel 2004. Per il quintetto di David Furi questo quinto impegno nel campionato è stato dunque poco più che un allenamento. Avanti di 11 punti dopo dieci minuti, Nalesso e compagne all’intervallo lungo avevano già venti lunghezze. Il coach grossetano ha approfittato della facilità dell’impegno per dare maggior spazio a chi ne aveva avuto meno finora, per portare tutta la rosa allo stesso grado di condizione in vista di partite decisive per i playoff e buone notizie sono arrivate dai bei canestri di Francesca Benedetti, che insieme a Elena Furi è stata la miglior realizzatrice, Sarah Tamberi, Sofia Bargagli, Bianca Bellocchio e Caterina Mancioppi. «Non è stato ovviamente un test probante – ammette il coach David Furi – il Figline si è presentato con una squadra giovanissima e due soli cambi. Una volta messo al sicuro il risultato ho cercato di approfittare per fare un bell’allenamento, provare soluzioni difensive e offensive che potranno tornare utili già dalla prossima settimana». «Contro un avversario così inesperto – prosegue Furi – non era facile rimanere concentrate. Ho chiesto di cercare le migliori giocate, magari senza infierire sulle fiorentine. Ho avuto belle risposte da tutto il gruppo, a cominciare da Barbagli e Mancioppi, rientrate in gruppo dopo qualche anno, che stanno riprendendo confidenza con il canestro».

Ufficio stampa Gea Basketball