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Bama cede senza attenuanti a Valdisieve (83-66) con l'ennesima espulsione

VALDISIEVE BASKET 83
BAMA ALTOPASCIO 66
Arbitri: Toscano e Uldanck.
Parziali: 19-14, 41-31, 58-44, 83-66
VALDISIEVE: Cianchi 14, Bianchi 7, Municchi 2, Piccini C. 10, Coccia 11, Niccoli 15, Piccini N., Michelacci 8, Rossi 16, Saldarelli, Bongini ne. All. Pescioli.
BAMA ALTOPASCIO: Lombardi, Orsini 1, Baroncelli 21, Cappa 7, Meucci 14, Pantosti 9, Bini, De Falco 8, Riccio 6, Poggetti ne, Bonari ne. All. Novelli.
Il Bama perde nettamente a Valdisieve in un match dominato mentalmente dai padroni di casa. Orfani di Occhini per infortunio e per metà match anche di Coccia a causa di una distorsione alla caviglia. Che dire se non complimentarsi con un avversario che ha sopperito alle mancanze mettendo in campo "la meglio gioventù", sopperendo con difesa tosta, sangue agli occhi, grande circolazione di palla e molte penetrazioni nella "butter defense" rosablu. Il tutto avvenuto in modo esponenziale nella seconda frazione dove il Bama ha chiuso con un (leggasi uno) solo fallo a carico, fischiato a Meucci, peraltro molto dubbio. E con quel solo fallo a 4" dall'intervallo lungo la Novelli Band é anche riuscita (con altri tre da spendere) a far prendere un tiro comodo nei pressi della sirena ai padroni di casa, uscito di un nonnulla. Questa é la cartina tornasole dell'intensità e della concentrazione messe in campo da Cappa e soci. Mix letale se vi si aggiunge la condizione di forma latitante di alcuni elementi. 39-24 al 18' e 41-31 all'intervallo. Inizio ripresa e recuperino rosablu con Bini Enabulele che almeno prova a gettarsi a rimbalzo, senza però mai dare l'impressione di cambiare l'inerzia. Gli attacchi statici, con palla troppo stagnante nelle mani dei singoli, a dire il vero grazie alla difesa da manuale di Valdisieve, sono forieri di brutte notizie. Che non tardano ad arrivare. I raddoppi in post basso e gli anticipi su ogni forma di passaggio ordinati da coach Pescioli mandano in tilt il Bama. Sul fronte opposto Novelli prova una zona 2-3, attaccata con un semplice blocco sul palleggiatore in post alto per liberare la guardia sul lato debole. Cosa vista da anni nel basket, che però basta ( e avanza) per concedere comodi tiri ai giocatori fiorentini, o, a scelta, penetrazioni in invitanti corridoi. Il Bama comunque batte un colpo. Grazie a qualche invenzione di Baroncelli, una tripla di De Falco e un canestro più libero di RIccio, riesce ad accorciare sul -6 (62-56). Viene però subito ricacciata indietro da una tripla di Rossi liberissimo con attacco alla zona dalle modalità appena descritte. Da lì é un monologo dei padroni di casa con gli altopascesi che provano ad allungare la difesa, optando poi per una zona 3-2, decisamente più consona alle caratteristiche avversarie. Ma non é serata, non si assiste a nessun recupero. Si assiste invece al solito, tristemente stucchevole, battibecco nei confronti degli arbitri. Un vittimismo che rischia di diventare cronico e che oggettivamente in questo match non ha nessuna giustificazione visti i 27 tiri liberi concessi ai rosablu, contro i soli 10 degli avversari. Finale con Valdisieve che corre il doppio di Altopascio. Il succo in fin dei conti é tutto qui. Ma veniamo alle cose positive, molto positive. Dalla bolgia finale di un match sfuggito completamente di mano ad una coppia arbitrale semplicemente incommentabile, ne esce fuori una grande notizia. Gli altopascesi riescono a rimanere saldamente in testa nella speciale classifica delle espulsioni. Sono ben 5 in 11 gare e se nel match "before Christmas" a Montevarchi, quasi sicuramente senza Orsini che ha concesso il "double" (contro Valdisieve e Pino Dragons), riusciranno nell'impresa di subire un nuovo allontanamento, saranno campioni di inverno con 2 giornate di anticipo. E si porteranno in perfetta media inglese. Un'espulsione ogni due gare: il 50%, grandissimo risultato. Un primato inaspettato e mai conseguito in via Marconi. Ci sarebbe poi anche da mantenere il risicato vantaggio di soli 6 punti sulla zona playout alla vigilia di un ciclo di partite terribili, ma questo passa decisamente in secondo piano. Noblesse oblige.