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Ramagli: "Settimana in cui sono arrivate le giuste risposte da tutto il gruppo"

Il tecnico elogia i suoi in vista della sfida con Venezia: "Ho visto giocatori con la testa alta e lo sguardo dritto verso il nostro obiettivo. Dobbiamo provare ad andare a caccia di una vittoria inattesa, pur sapendo che il momento è complicato". Giornata di vigilia in casa OriOra. I biancorossi completano oggi la preparazione in vista della difficilissima sfida di domani in casa della Reyer Venezia, in un match che sulla carta appare davvero proibitivo: "Affrontiamo -spiega coach Ramagli nella consueta conferenza stampa pre-partita- la miglior squadra di sistema del nostro campionato. Una squadra che gioca una pallacanestro di grande qualità, che produce un altissimo numero di tiri aperti dal perimetro, a dimostrazione di un'ottima circolazione di palla e di un'eccellente capacità di giocare un pick and roll molto dinamico, attraverso cui ti costringono a muoverti tantissimo. Non solo: Venezia è la miglior squadra, a livello difensivo, del campionato e tutto questo è frutto di un lavoro consolidatosi nel tempo, grazie a uno staff tecnico immutato e a giocatori che sono già alla seconda o terza stagione insieme. Indubbiamente vengono da un periodo molto denso di impegni e avranno diverse partite da affrontare anche nelle prossime settimane -continua Ramagli- peròle due vittorie con Tenerife e Torino dimostrano che per il momento non sembrano accusare la stanchezza. Certo, sono reduci dall'inattesa sconfitta interna con Bonn e questo, se possibile, ci complica ulteriormente le cose, perché sicuramente non sottovaluteranno la gara di domani e anzi, avranno grande voglia di riscatto". Per Pistoia è stata una settimana piuttosto complicata, fra il dover digerire la sconfitta con Pesaro e l'addio del capitano Dominique Johnson: "Sì, indubbiamente -concorda Ramagli- ma la squadra ha reagito, ancora una volta, nel modo migliore. Martedì è stato il giorno dell'elaborazione del doppio lutto, ma da mercoledì i ragazzi hanno ripulito la mente e hanno fornito tutte le risposte più giuste, a cominciare da quelle sul piano emotivo. Ho visto giocatori con lo sguardo dritto e la testa alta verso il nostro obiettivo e questa per me è stata l'ennesima conferma dei progressi, innegabili, di questa squadra negli ultimi mesi. Certo, la classifica ci dice che finora questo non è bastato e quindi dovremo fare ancora di più". Un'ancora di più che passa, magari, dall'andare a provare a fare un risultato sovvertendo il pronostico: "E' vero -afferma il coach- dobbiamo andare a caccia di una vittoria anche inattesa, perché comunque è una cosa che ci è già riuscita in passato. A proposito di squadre di sistema, tre settimane fa siamo riusciti a rompere un sistema perfetto come quello di Varese: ovviamente con Venezia sarà molto più difficile, perché loro sono lunghi, grossi e tecnicamente forti, ma noi dobbiamo dare una risposta a noi stessi, soprattutto in termini di forza mentale. Se riusciremo a mettere "cazzimma", testa e voglia di non mollare anche di fronte a un periodo così duro, allora la risposta sarà indubbiamente positiva. Oltre all'aspetto mentale, la settimana non è stata semplice anche sul piano fisico : "Auda è stato influenzato, Kerron e Krubally hanno dovuto gestire le loro noie alle caviglie e Della Rosa negli ultimi due giorni è rimasto a riposo per problemi di schiena -spiega Ramagli- ma spero che tutti saranno regolarmente in campo. Mancando un giocatore come Dominique Johnson, è ovvio che i loro migliori difensori, a partire da Stone, saranno dirottati su Kerron e Peak: ci sarà quindi la necessità di trovare altri protagonisti, sia nella costruzione del gioco che magari nella finalizzazione dell'azione. In questi casi c'è bisogno di una maggiore responsabilità diffusa, ma paradossalmente per un giocatore può anche essere più semplice entrare in partita perché, mancando una rotazione, sai che puoi permetterti qualche errore senza il rischio di trovarti subito in panchina". In chiusura, ovviamente, non poteva mancare una considerazione sul mercato: "Non è semplice fare mercato adesso -sono le parole del coach- perché il momento è particolare. Ci sono ancora tutte le competizioni europee nel vivo, fra quindici giorni ci saranno le Coppe nazionali e quindi le squadre non si privano volentieri di un giocatore. E ovviamente noi abbiamo bisogno di trovare un ragazzo che sia pronto all'uso, allenato e che stia giocando: non sarebbe il massimo dover inserire un giocatore fermo da mesi... Abbiamo comunque due o tre situazioni in mano: speriamo di poterne concludere una e di avere a disposizione un nuovo innesto già dalla partita contro Milano".