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Per il Golfo comunque vada sarà un successo

Dalle parole del coach sfida proibitiva, ma mal che vada saremo sempre primi
Marco immagino avrai visto molte volte Omegna giocare, ma questa squadra al completo, ha qualche punto debole?
“No!!!”
Allora cosa chiederai ai tuoi ragazzi per questa partita?
“Di giocare tranquilli senza guardare la classifica, non abbiamo questi punti in classifica perché ce li siamo meritati, ma se Omegna non avesse avuto tanti problemi d’infortuni, sarebbero loro primi. Noi abbiamo fatto il massimo che potevamo fare, quei 40 punti sono una cosa straordinaria. Oggi giochiamo con la squadra più forte e dobbiamo giocare con un minimo di serenità e d’incoscienza. Perché se loro vengono qua e giocano da Omegna, non c’è partita, ma non solo con noi, ma con la maggior parte delle squadre. Noi dobbiamo sperare che qualche giocatore loro non sia in giornata e di trovare fra i nostri qualche protagonista inatteso che possa sorprenderli. Noi dobbiamo goderci questa grande partita, senza affanni, mal che vada perderemo (sorride). Per fare la partita perfetta occorrono sempre due componenti, tu che la fai e l’altro che ti regala qualcosa. Noi la prepariamo perché vogliamo comunque provare a vincerla, il primo obiettivo però è avere l’umiltà per non prendere 30 punti, perché con loro se sbagli, li prendi.”
Grazie Marco
Interpretando le parole del coach, non sarà certo questo risultato ha dare una valutazione sul campionato dei nostri ragazzi, Piombino ha fatto un cammino fantastico, dopo un avvio con qualche passo falso, i gialloblu hanno messo il turbo, 17 vittorie in 19 partite, con una scalata che li ha portati dal nono posto della sesta giornata, al primo posto attuale, con 4 punti di vantaggio sulle seconde, mettendo dietro a sé le grandissime favorite della vigilia, Omegna e Fiorentina. È quasi incredibile pensare che, a cinque giornate dalla fine, Omegna si presenterà al Palatenda da inseguitrice, con l’obbligo di vincere per tentare di riconquistare un primo posto che in preseason sembrava scolpito nella roccia. Gli ingredienti di questo successo sono, in primis la costruzione di una squadra nel vero senso della parola, squadra composta non da figurine, da star, ma da un mix di giocatori, che abbinano qualità a quantità. In estate si è creato un roster che si caratterizzava per una forte identità territoriale e per un nocciolo duro che garantiva continuità nel lavoro svolto l’anno precedente. La scelta dei giovani aveva inizialmente lasciato qualche dubbio ma, alla lunga, anche questa si sta rivelando azzeccata. Il merito di questo lavoro di costruzione va alla dirigenza, al DS Cecchetti e a Coach Andreazza, quest’ultimo grande cultore del lavoro settimanale. Un coach che ha saputo plasmare il gruppo, rendendolo solidissimo, ha saputo far crescere i giovani, in modo da farli arrivare al momento clou della stagione in grado di dare un apporto importante alla squadra. Un grande contributo è arrivato anche da un ambiente che, partendo dalla tifoseria organizzata, la Marea Gialloblu, sempre presente, è stato coinvolto in questo crescendo ed insieme alla squadra, ha reso il Palatenda uno dei campi più caldi della serie B, a prova di questo le 13 vittorie casalinghe su altrettanti incontri. Sarà un muro gialloblu quello che Omegna si troverà di fronte, un entusiasmo irrefrenabile, una bolgia dantesca. La pressione però sarà tutta per loro, per Piombino sarà comunque vada una festa di sport, perché va ricordato che l’obiettivo della società di patron Lolini, era quello di migliorare il quinto posto della passata stagione, non quello di vincere il campionato e di salire in A2, quello è il pesante fardello che si porterà sulle spalle la squadra piemontese. Per migliorare il piazzamento della scorsa stagione, manca solo la matematica, perché teoricamente se Piombino le perdesse tutte e la Sangiorgese le vincesse tutte, sarebbe ancora quinto, ma si può tranquillamente affermare che questa è un’ipotesi da zero virgola per cento. Ma il traguardo miglioramento non si ferma ovviamente al quarto posto, il quarto posto dovrebbe essere propedeutico per superare quei quarti playoff, che hanno sempre rappresentato il fine corsa per la macchina gialloblu e per far sì che ciò accada, occorre arrivare in forma al momento decisivo, come ha sempre detto il coach. Quindi, per Piombino il primo posto non è un obbligo, ma siamo lì e la squadra lotterà per onorarlo, consapevoli che comunque vada, sarà un successo e che si potrà cantare ancora “salutate la capolista”.

Stefano Stefanini