About

Breaking News

OriOra la situazione si complica: Torino vince e inguaia i biancorossi

Finisce 81-78 al termine di una gara combattutissima: Pistoia, condannata anche dagli episodi, vede allontanarsi la salvezza. Una tripla di Wilson a 30 secondi dalla fine condanna la OriOra alla sconfitta contro Torino e segna in maniera pesante il campionato dei biancorossi. Al PalaCarrara fanno festa i piemontesi, che si impongono 81-78 al termine di una partita tiratissima e si mettono in tasca un bel pezzo di salvezza. Pistoia paga un inizio difficile, rientra bene in partita fra la fine del primo e l'inizio del secondo quarto, riesce a prendere anche sei punti di vantaggio nel terzo periodo, ma, come già successo contro Reggio Emilia tre settimane fa, paga un ultimo quarto difficile, in cui la fatica e la paura di sbagliare hanno annebbiato le idee e paralizzato le gambe a Della Rosa e compagni. Senza Mesicek, rimasto in panchina per tutti i 40 minuti e dunque anche con problemi di rotazione, Pistoia ha giocato una partita generosa: i biancorossi hanno dato tutto quello che avevano, contro una Torino che ha trovato due protagonisti diversi nelle due metà di gara (Jaiteh prima e Moore poi) e che, alla lunga, ha potuto beneficiare di un roster più profondo e talentuoso. Anche gli episodi, purtroppo, specie nel finale, non hanno certo aiutato i biancorossi, finendo per pesare nell'economia di una partita che comunque la squadra ospite ha vinto con merito. La situazione in classifica, adesso, si fa davvero complicata: in svantaggio con tutte e tre le dirette concorrenti per la salvezza, la OriOra dovrà ora cercare di fare due punti in più di almeno una fra Torino, Reggio Emilia e Pesaro per agguantare una salvezza oggi decisamente più lontana. La matematica lascia aperta ancora una speranza e la squadra dovrà aggrapparsi a quella nelle ultime quattro giornate, con la speranza di poter difendere la serie A quantomeno fino all'ultima giornata di campionato...

Peak: "Gli episodi hanno pesato"
Il giocatore americano analizza la sconfitta contro Torino: "Abbiamo giocato con grande impegno, poi negli ultimi cinque minuti le cose non ci sono più riuscite". E' L.J. Peak a commentare a caldo la sconfitta contro Torino: "Abbiamo giocato con grande impegno -afferma il numero 4 biancorosso- ma in partite punto a punto come questa, spesso anche i singoli episodi sono decisivi e in questo senso loro sono magari anche stati più fortunati di noi. Negli ultimi cinque minuti non è stata solo questione di stanchezza: semplicemente certe cose che fino a quel momento erano riuscite non sono più venute come dovevano e questo ci ha penalizzato". Le tre sconfitte interne negli scontri diretti con Pesaro, Reggio Emilia e Torino sembrano denotare una mancanza di personalità da parte della squadra: "La pressione fa parte dello sport -spiega Peak- e non credo che ce ne sia mai stata di eccessiva. Anche stasera lo staff ha preparato bene la partita, ma non siamo stati bravi a svolgere sul piano tecnico il compito. Alla fine le tre sconfitte negli scontri diretti sono arrivate al termine di partite molto diverse fra loro, ma credo che sia più una questione di episodi, di situazioni tecniche, che non di attitudine mentale". Mancano ancora quattro gare, ma indubbiamente le speranze di salvezza oggi sembrano ridotte: "Non dobbiamo pensare a queste cose -sono le parole di Peak- anche se è difficile non farlo. Dobbiamo allenarci al massimo ogni giorno, preparare al meglio ogni singola gara e concentrarci solo sulla prossima partita. Sarà fondamentale riuscire a rispettare il piano partita, cercando magari di limare quegli errori o provare a fare girare quegli episodi che oggi per esempio non ci hanno favorito".

Moretti: "La squadra ha dato tutto. E' dura, ma non si molla: con due o tre vittorie nelle ultime quattro gare possiamo ancora dire la nostra"
Il tecnico biancorosso analizza la sconfitta con Torino: "Abbiamo pagato tantissimo la loro fisicità, ma alla fine a decidere la gara sono stati gli episodi". E' ovviamente dispiaciuto Paolo Moretti in sala stampa. Commentare la sconfitta con Torino non è semplice, ma il coach individua subito una delle chiavi: "E' stata una partita molto equilibrata -esordisce il tecnico biancorosso- decisa da una decina di episodi sui quali c'è oggettivamente poco da recriminare. Penso ai rimbalzi finiti nelle mani dei tuoi avversari, o a una tripla presa in faccia, dopo che i tuoi giocatori hanno lottato arrivando a un passo dal recuperare la palla... Negli ultimi cinque minuti questi episodi sono stati diversi e purtroppo sono andati tutti in un'unica direzione. Peccato, perché la partita è stata, com'era prevedibile, tirata, anche se abbiamo sofferto all'inizio tantissimo la loro fisicità e il loro atletismo e questo ci ha costretto a rinunciare all'arma dei quattro piccoli, anche perché senza Mesicek le nostre rotazioni erano più limitate". Nel finale, Pistoia ha pagato anche un evidente calo: "Nel quarto periodo sono emersi i vizi del nostro attacco, ma secondo me -spiega Moretti- siamo andati in crisi anche a livello energetico. Non ci muovevamo più e giocavamo solo con palla in mano e questo, a maggior ragione contro difese così fisicamente forti come quella di Torino, lo paghiamo. Stasera però abbiamo superato l'impatto della pressione del risultato e l'impatto emotivo di un pubblico straordinario, che fra l'altro ringrazio per l'accoglienza che mi ha tributato: non c'è un singolo giocatore che non abbia dato il massimo e questo ci tengo a sottolinearlo". A chi fa notare che a livello di aggressività Pistoia in alcuni momenti è mancata, Moretti risponde: "Questa è una squadra che non ha nel DNA la rabbia e il giocare sempre al limite del fallo: i ragazzi hanno lottato, ma i limiti individuali, i limiti collettivi, la poca profondità nel roster, contro una formazione talentuosa, grossa e profonda come Torino, li paghi. Purtroppo, dopo ventisei giornate, possiamo dire che questa squadra deve resistere all'aggressività avversaria, buttarsi per terra, muovere molto la palla e allora vengono fuori le qualità positive, ma difficilmente potrà vincere una partita picchiando più degli altri". Nel finale, poi, il coach getta uno sguardo sulle prospettive: "Si deve continuare a lottare, perché ci sono ancora quattro partite. Siamo lì: un giorno di riposo, perché la gara di stasera è stata comunque molto dura, e poi da martedì si riparte. Stasera due aspetti non mi hanno soddisfatto: le troppe palle perse e i troppi rimbalzi offensivi concessi specialmente a Jaiteh, due aspetti che hanno permesso tanti punti facili a Torino e, come detto anche prima della partita con Bologna, noi certe cose non ce le possiamo permettere. Ma, in ogni caso, abbiamo due squadre a due punti da noi: dobbiamo giocarci le nostre carte fino in fondo. Con due o tre vittorie nelle ultime quattro partite -conclude Moretti- possiamo ancora dire la nostra: tocca a noi provarci, a cominciare dalla trasferta di sabato a Trento. Non è nella mia indole mollare, quindi guai ad alzare le mani".