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Andrea Quarisa ha fiducia nella OriOra: “Reyer, ce la giocheremo”

Il protagonista di turno della consueta conferenza stampa di metà settimana dell’OriOra Pistoia è stato Andrea Quarisa. Questa l’analisi del pivot biancorosso sul momento della squadra, scottata dalla brutta sconfitta rimediata a Brindisi: “Siamo stati in partita i primi cinque minuti e poi ci siamo sciolti. Dispiace perché venivamo da ottime prestazioni casalinghe e buone settimane in palestra. Appena tornati a Pistoia ci siamo messi a lavoro per capire cosa non ha funzionato dal punto di vista tecnico-tattico ma soprattutto da quello mentale. Sono convinto che sia stato solo un incidente di percorso, anche perché non era mai successo che lasciassimo andare così la partita. Ora con Venezia ci aspetta un bel banco di prova per voltare pagina, davanti alla nostra gente”. Sulla prossima sfida: “Dovremo dimostrare di aver imparato la lezione di Brindisi, tenendo alta l’attenzione per tutti i 40 minuti. Magari avrei preferito trovare un’altra squadra in questo momento, ma il livello dell’avversario deve essere un ulteriore stimolo per fare bene. Stiamo lavorando duro per poter competere contro i campioni d’Italia e abbiamo delle armi per far loro del male: insomma, ce la possiamo giocare”. Quarisa, veneziano di nascita, ha parlato anche della difficile situazione in laguna: “È stato un duro colpo perché non succedeva da molto tempo un evento atmosferico di queste proporzioni. Sono tornato il primo giorno libero per dare una mano e supportare i miei amici: ho visto brutte scene che mi hanno fatto male. Tuttavia siamo gente tosta e sono convinto che ci rialzeremo. Domenica sarà una giornata particolare, contro la squadra della mia città e con tante persone a me vicine che saranno sugli spalti: speriamo di ben figurare”. Dovendo fare un primo bilancio a livello collettivo e individuale, il centro scuola Treviso si è espresso così: “Potevamo avere una o due vittorie in più, penso alla gara di Reggio Emilia e soprattutto a quella in casa con Roma. Ma voglio guardare il bicchiere mezzo pieno perché stiamo crescendo, il gruppo è unito e insieme stiamo bene. A livello individuale faccio il possibile per farmi trovare pronto, per me grande traguardo essere in A1 e lavoro duramente per crescere e migliorare”.