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Impegno arduo per il Don Bosco, al “PalaMacchia” arriva Agliana, finalista della passata stagione

Sette giorni dopo la sfida di Chiusi, il Don Bosco torna in campo; stavolta i ragazzi di Marco Aprea sono di scena sul parquet amico del “PalaMacchia”, contro un’altra delle grandi favorite del torneo, la finalista della passata stagione Agliana, in estate rinforzata dall’arrivo di Riccardo Romano, uno dei tiratori più apprezzati di questo campionato. Una partita davvero ardua da affrontare; gli uomini di Mannelli non nascondono ambizioni di promozione, i rossoblu mirano alla salvezza, tramite la valorizzazione dei tantissimi giovani nel roster, secondo la stella polare che da sempre guida la società di Via Allende. Che i neroverdi pistoiesi siano osso duro da rodere lo dice la classifica, con una sola sconfitta – sul parquet di Agliana – e tre vittorie, ma ancor più le loro stats. Rossi, con quasi 17 di media uno dei migliori realizzatori del torneo, e compagni vantano infatti numeri da stropicciarsi gli occhi: tirano con il 59 % da due punti, di gran lunga la miglior percentuale del torneo, e lo stesso fanno, con il 79 %, dalla linea della carità. Cifre migliori del Don Bosco anche per quanto riguarda i rimbalzi catturati – 36,75 contro 34,25 – mentre i rossoblu, a sorpresa, tirano meglio dalla lunga distanza. Per sperare in una vittoria, allora, la strada è una soltanto: sporcare le percentuali di Agliana e tener botta sotto i tabelloni, per poi infilare con continuità la retina avversaria. Queste le impressioni di coach Aprea sulla partita di domenica prossima – palla a due alle ore 18:00 – al “PalaMacchia”: “Passiamo da una corazzata all’altra; dopo Chiusi, infatti, dobbiamo vedercela con Agliana, una squadra dal roster formidabile per la categoria, basta pensare ai nomi di Rossi, Tuci e Romano. Per provare a ribaltare il pronostico dovremo tenere alti i ritmi, avere massima concentrazione in difesa e tenere ottime percentuali in attacco, così come è successo due settimane fa ad Arezzo, quando la vittoria è sfumata proprio sulla sirena finale.”

Pallacanestro Don Bosco