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L’OriOra Pistoia si batte con coraggio, Brescia non trema e vince

Pistoia esce a testa alta ma senza punti dal PalaLeonessa: Brescia si conferma squadra estremamente solida e porta a casa il successo. Finisce 86-74 per la Germani, contro un’OriOra mai doma nonostante la pesante assenza nel pitturato di Angus Brandt per un problema alla schiena e un Landi non al meglio. I biancorossi si sono tuttavia dimostrati competitivi al cospetto di un avversario di primo livello e possono guardare con fiducia ai prossimi due impegni casalinghi contro Cremona e Pesaro.
LA CRONACA.
L’avvio è tutto dei padroni di casa, che volano sul 6-0 con i canestri nel pitturato di Cain costringendo coach Carrea a fermare subito il gioco. Brescia sbaglia poco o nulla, Pistoia è tenuta a galla Johnson (8 consecutivi per lui, con due bombe). Botta e risposta D’Ercole-Vitali dall’arco, poi Lansdowne, Zerini e Abass firmano l’allungo Germani (25-11). Finale tutto dell’OriOra con Landi, Wheatle e Petteway sulla sirena a ricucire parzialmente lo strappo: 28-19. Capitan Della Rosa inaugura il secondo periodo e anche Salumu s’iscrive al match dalla lunga distanza. Pistoia adesso è in fiducia e torna a un possesso di distanza da Brescia, prima del missile di Lansdowne che dà respiro agli uomini di Esposito. Salumu replica alla fortunosa tripla di Vitali, poi la macchina offensiva dell’OriOra si inceppa e la Germani torna in doppia cifra di vantaggio. Sulla sirena altro squillo di Petteway: 48-39. Pistoia riparte con tanta energia difensiva, producendo un parziale di 7-2, mentre Brescia si affida al solito Vitali per tornare a distanza di sicurezza. Johnson vola sull’alley-oop con Salumu, ma i padroni di di casa non si scompongono e tengono il comando delle operazioni: la Germani fa leva sulla profondità della sua panchina, con Moss in prima linea. Nel finale il gioco da tre punti del belga riporta l’OriOra a meno nove: 62-53. Brescia prova a dare la spallata decisiva con Abass e Laquintana, Salumu e Wheatle tengono a galla Pistoia. Per svariati possessi le difese prevalgono sugli attacchi, così il match resta aperto. Johnson vola oltre quota 20, ma Lansdowne e Abass fanno esplodere il PalaLeonessa con due giocate da campioni. In contropiede l’ultimo arrivato Silins fa calare i titoli di coda sul successo della Germani, all’OriOra non basta una buona prestazione per sbloccarsi in trasferta: finisce 86-74.
GERMANI BRESCIA – ORIORA PISTOIA 86-74
(28-19, 48-39, 62-53)
BRESCIA Zerini 3, Warner 2, Abass 13, Cain 12, Vitali 16, Laquintana 6, Lansdowne 20, Dalcò, Silins 2, Guariglia, Moss 4, Sacchetti 8. All. Esposito.
PISTOIA Della Rosa 2, Mati ne, Petteway 13, D’Ercole 3, Quarisa ne, Salumu 21, Landi 3, Dowdell 5, Johnson 21, Wheatle 6. All. Carrea.
ARBITRI Massimiliano Filippini, Guido Giovannetti, Dario Morelli.
NOTE Parziali 28-19, 20-20, 14-14, 24-21.
Questa l’analisi di coach Michele Carrea dopo la sconfitta dell’OriOra Pistoia contro la Germani Brescia nel lunch match di Lega Basket Serie A: “Nei primi 35 minuti provato a fare la nostra partita, al netto dei nostri limiti e delle nostre difficoltà. L’assenza di un lungo titolare d’area si è fatta sentire e Brescia l’ha sfruttata, abbiamo giocato un basket equilibrato ma i padroni di casa hanno palesato la loro superiorità individuale e di sistema. Negli ultimi 5 minuti invece siamo naufragati, cosa che non volevo accadesse più. Anche oggi ci sono motivazioni importanti per spiegare il calo, come l’extra sforzo di tutti per sopperire all’assenza di Brandt, però ci manca ancora quel salto di durezza mentale per restare sul pezzo fino in fondo. Anche se la partita era chiusa non possiamo sbracare prendendo tiri affrettati e regalando situazioni di gioco, perché contano anche le sensazioni con cui si torna nello spogliatoio”. Sulla prestazione offerta dai suoi: “Il miglioramento sulle palle perse ci conforta, stiamo crescendo. Potevamo essere un pelo più duri e sfacciati, ma di fronte avevamo un avversario di primo livello. Abbiamo sbagliato alcune cose a livello tecnico, giocando una pallacanestro meno fluida e con poche transizioni rispetto all’ultima sfida casalinga, ma ci sta perché a livello difensivo abbiamo speso tanto e di conseguenza abbiamo perso lucidità in attacco. È stata una partita molto simile a quelle contro Reggio Emilia e Fortitudo: c’è un livello di difficoltà di fronte alle quali tendiamo a sfaldarci. Dobbiamo trovare una soluzione interna per evitare di incappare ancora in certe situazioni”.