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Solito Bama a Legnaia. Sbaglia tutto quando conta, finisce 60-56

OLIMPIA LEGNAIA 60
BAMA ALTOPASCIO 56
(19-15; 31-33; 45-43; 60-56)
Arbitri: Panelli e Baldini
OLIMPIA LEGNAIA: Verrigni 13, Nardi 10, Rosi 2, Del Secco 12, Cioni 6, Bandinelli 14, Conti 3, Cambi Mat,.Cambi Mar., Susini, Ridolfi, Andrei. All. Zanardo.
BAMA ALTOPASCIO: Pantosti, Orsini 17, Malvone 5, Cappa, Meucci 5, Bondì, Lazzeri 7, Giovani 11, Bini Enabulele 2, Trillò, Razzoli 9, Simonelli. All. Angiolini
Quando in una squadra ci sono 5 senior e l'ottima coppia under formata da Giovani (3 su 5 dall'arco) e Razzoli (3 su 4), segna il doppio di 4 senior su 5 vuol dire che c'é un problema, un grosso problema. Sì, perché, escludendo Orsini (17 punti ma solite percentuali deficitarie) questo é stato. E questo ha provocato la sconfitta del Bama. Trillò, giustificato poiché al rientro dopo 20 giorni di stop, e Malvone alla fin fine il loro apporto vicino alla sufficienza l'hanno dato. Ma se il duo Cappa (altro "virgolone" a referto) e Meucci fattura la miseria di 3 punti su azione il problema é dannatamente lampante, con le ambizioni rosablu che crollano come la borsa di New York del 1929. Amara constatazione di un match che poteva essere portato a casa nonostante il Bama si sia ispirato all'Achille Lauro festivaliero recitando un "Me ne frego" inaccettabile nel tagliafuori:49 a 33 (pregasi fare sessione video ed imparare dal tagliafuori feroce fatto da Legnaia ad ogni tiro altopascese). Per ciò che riguarda l'argomento balistico un'ottimo 38% dall'arco, quasi esclusivo merito dei due giovani di cui sopra, é stato cestinato da un altrettanto inaccettabile 24%, leggasi ventiquattropercento (7 su 29) al tiro da due, con tanto di rigori sbagliati a mezzo metro dal ferro. Va aggiunto poi il tradizionale 50% ai tiri liberi che dovrebbe indurre gran parte della rosa a sedute supplementari, naturalmente mai viste (e ci mancherebbe altro), nell'unico esercizio possibile visto il clamoroso deficit di precisione. Cioé esercitarsi dalla lunetta ad occhi chiusi fino a che non si raggiunge un 3 su 4. "Se fai almeno 3 su 4 ad occhi chiusi vuol dire che hai il canestro nel cervello e non negli occhi. Non li sbaglierai mai più". Questo sentenziava (e costringeva a fare ogni allenamento) il coach slavo Sinkovic. Un assoluto maestro di basket negli anni 70/80. Volo pindarico nel passato. Ricordare i maestri del passato a volte serve, non foss'altro per dimenticare il pressappochismo e la tristezza del presente. Domenica prossima il Bama effettua un turno di riposo. Ci voleva proprio.