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Bassi: “Lavoriamo per questi momenti, c’è tanta voglia di misurarci”


Vigilia di finale per la San Giobbe Chiusi, che domani, domenica 13 giugno alle ore 18.00, sfiderà la Moncada Agrigento per Gara 1 dell’atto conclusivo del tabellone che mette in palio uno dei quattro posti in Serie A2. Sarà la prima nel nuovo impianto denominato PalaPania, palazzetto che verrà inaugurato solo poche ore prima della palla a due. Ci sono dunque la giusta tensione, ma anche la curiosità per la partita e per il palcoscenico in cui verrà giocata. “Sono molto contento, molto carico – racconta Coach Bassi in conferenza stampa. Lavoriamo per questi momenti e c’è tanta voglia di iniziare e di misurarci. Dal punto di vista fisico siamo consapevoli che sarà una finale difficile, siamo comunque a metà giugno quindi chi più chi meno tutti sono stanchi e acciaccati. Però il premio è talmente importante che non si può ascoltare la fatica”. “Per rispetto del nostro Presidente e di tutte le persone che in questi dieci-quindici giorni hanno lavorato senza sosta dico che la situazione è questa, va accettata e non dobbiamo prendere lo spostamento come una scusa – prosegue il capo allenatore di Chiusi. Il palazzetto è bello, una bellissima struttura e la cornice giusta per una finale. Chiaro che casa nostra era un’altra, ma questa non è stata una scelta”. La San Giobbe arriva alla finale dopo aver battuto San Miniato 3 a 0. Per Agrigento invece è stata necessaria Gara 5 per avere la meglio di Omegna. “Le due squadre arrivano a questa partita in due modi diversi – spiega Bassi. Loro avranno più ritmo, noi fino all’allenamento di giovedì non abbiamo potuto preparare la serie visto che non conoscevamo l’avversario. Abbiamo lavorato su noi stessi, sul recupero fisico ma in ogni caso la pausa è stata di una settimana, il tempo normale che trascorre in campionato tra una partita e l’altra. Uno stop più lungo come quello avuto da Piacenza sarebbe stato decisamente peggiore. Rispetto ai due precedenti turni il livello si alzerà ulteriormente. Non dobbiamo pensare che le partite saranno come quelle che hanno aperto le due serie scorse. Molto più probabile che saranno invece come Gara 3 con San Miniato. Dobbiamo essere bravi ad entrare subito bene nella serie, essere aggressivi e compatti fin dal primo istante, sapendo che sarà una maratona e non uno sprint”. “Agrigento è un avversario di grandissima qualità, una squadra che specialmente nel quintetto potrebbe già fare la categoria superiore. Secondo me, un roster meno corto rispetto a quello che tutti dicono perché dalla panchina possono mettere dentro ottimi giocatori: In più sono ottimamente allenati e con una qualità offensiva straordinaria; sarà un bel test per la nostra difesa. Hanno dimostrato che oltre ad avere qualità hanno anche cuore e compattezza, ma in finale non è che trovi una squadra qualsiasi, ne trovi sempre una di grandissimo spessore. Non dovremo abbatterci se loro segneranno canestri difficili e di talento, perché lo faranno e dovremo cercare di avere il nostro ritmo in attacco, di muovere palla il più possibile e di coinvolgerci tutti quanti – conclude il Coach della San Giobbe. Queste sono le armi che ci hanno portato fino alla finale e adesso dovremo proseguire in quello che abbiamo fatto per tutto l’anno, alzando ulteriormente l’asticella”.

San Giobbe Basket Chiusi