Presso l’innovativo quartier generale di Florence One, platinum sponsor del Pistoia Basket 2000, si è tenuto un nuovo appuntamento del ciclo di presentazioni dei giocatori della Giorgio Tesi Group Pistoia per la stagione 2022-23. Davanti a giornalisti e fotografi è stata la volta della stella statunitense Jordon Varnado, subito entrato nel cuore dei tifosi biancorossi a suon di canestri e giocate spettacolari nella preseason. A fare gli onori di casa sono stati Stefano Bonuccelli ed Emiliano Ferroni, titolari dell’azienda: «Ci occupiamo di digitalizzazione delle imprese e in questo senso stiamo lavorando anche a fianco del Pistoia Basket 2000 per sviluppare delle interessanti novità , in primis la nuova app», spiega il primo. «La pallacanestro è uno sport che si avvicina molto alla nostra realtà aziendale e la sponsorizzazione con il club biancorosso ci rende orgogliosi: Pistoia è il basket in Toscana – gli fa eco il secondo -. Siamo molto lieti di avere qui un talento come Jordon: il suo approccio con l’ambiente e il suo modo di giocare non possono che emozionare tutti gli appassionati». Queste le prime parole in biancorosso di Varnado (la traduzione è come sempre affidata a British School Pistoia, storico partner del Consorzio Pistoia Basket City), chiamato a replicare quanto di buono fatto dal fratello maggiore Jarvis con la canotta di Pistoia: «Ricordo le prime volte che sono venuto qua per vederlo giocare: la curva lo acclamava, c’era uno striscione dedicato a lui. Adesso che sono a Pistoia capisco il perché delle sue parole sull’unione d’intenti tra tifoseria, club e città tutta: sono stato accolto alla grande da tutti sin dal primo giorno. Sento che ci sono grandi aspettative su di me e questo mi rende orgoglioso». Sulle sue condizioni: «Diciamo che sono al 60% delle mie potenzialità : ancora non mi sento al top, non riesco a saltare come vorrei. Ma sono convinto che con altri 15-20 giorni di lavoro duro potrò arrivare al massimo. Difensivamente posso difendere su ogni ruolo, in attacco non ho paura di prendermi responsabilità . La squadra? La vedo bene, si capisce subito che è un gruppo ben amalgamato dalle passate stagioni. Onestamente pensavo che il livello del campionato fosse leggermente più basso, ma il parquet ha detto altro. I giocatori di formazione italiana alzano il livello del gioco molto più di quanto credessi, questo è stimolante».
Pistoia Basket 2000
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