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Firenze va in finale, ma tutti in piedi per applaudire l'Use Rosa Scotti


La compagine fiorentina vince anche in gara 2 dimostrando più lucidità nei momenti decisivi. La squadra di Alessio Cioni non si arrende fino in fondo e saluta il campionato dopo un'annata bellissima
L’avventura dell’Use Rosa Scotti è finita e con lei il sogno di coronare una splendida stagione con la qualificazione alla finale. A giocarsi l’accesso alla sfida decisiva con Battipaglia sarà infatti Firenze che vince anche gara 2 per 76-68 e passa così il turno. Diamo subito a Cesare quel che è di Cesare. La formazione di coach Corsini vola in finale con un 4/4 ai playoff in due sfide tutt’altro che facili e, nel conto stagionale con la Scotti, chiude con tre vittorie ed una sconfitta a dir poco rocambolesca. Questo per dire che il passaggio del turno è senza dubbio meritato, una cosa che comunque non scalfisce minimamente lo splendido campionato delle ragazze di Alessio Cioni. Forse solo ora si capisce il senso delle parole del tecnico quando, durante l’annata, ha detto a più riprese che questa è una squadra giovane che, nel momento più importante nel quale non puoi sbagliare, ha dimostrato appunto che qualcosa ancora le manca. E’ quel qualcosa su cui staff, società e giocatrici che resteranno dovranno lavorare per fare questo passo in avanti che è decisivo e che potrà consentire, chissà, di tornare nella massima categoria. Ma tutto questo, l’essere appunto una squadra giovane, dice anche un’altra cosa, ovvero che questo gruppo (comprese Cvijanovic e Melita) ha fatto un campionato a dir poco splendido regalando emozioni e vittorie ad un pubblico che le è stata vicino anche in questa gara. Smutna e Peresson rompono il ghiaccio per Empoli mentre De Cassan mette il 7-4. Tanti errori al tiro in casa biancorossa fino a che Peresson non trova la prima tripla per l’11-11. Coach Cioni allunga la difesa ed ordina la zona e Merisio dalla lunga sorpassa sul 16-18 che Peresson trasforma nel 16-20. Fegue cattura rimbalzi offensivi importanti ma in attacco la Scotti non molla trovando ancora con Peresson il gioco da 3 punti per il 18-25. Al 10’ siamo 20-26 e Stoichkova riapre le danze e Cremona torna a segnare per le fiorentine: 23-28. Quando, sempre lei, segna dall’angolo il 28-30, coach Cioni ferma il gioco. Ruffini segna subito ed anche Firenze difende a zona andando a sorpassare sul 33-32, parziale di 13-6. Smutna trova finalmente la sua prima tripla ed impatta a 35 mentre Cremona ruba una palla, segna e manda le squadre al riposo sul 41-37. Marta Rossini taglia la difesa per il 43-37 e Poggio va in lunetta per i liberi del 45-37. Stoichkova appoggia il primo canestro empolese dopo l’intervallo e Merisio chiude la transizione appoggiando due punti facili: 45-41. Di Patanè il 45-43 ma la Scotti non riesce a prendere in mano l’inerzia della gara e, dopo il secondo errore difensivo per il 49-43, coach Cioni chiama minuto. Ruffini torna a segnare e Stoichkova firma il 49-47 ridando ossigeno all’Use Rosa. Smutna sbaglia la tripla del sorpasso in una fase nella quale, però, le biancorosse falliscono possessi importanti. Merisio commette il quarto fallo e Firenze, più fredda, tocca il 55-47: parziale di 6-0. Peresson va a segno per il 57-49 del 30’. La frazione finale si apre con un libero di Capra per un tecnico alla panchina Use Rosa e poco dopo lo stesso fa Peresson per analoga sanzione alla squadra di casa. Cremona piazza la bomba del 61-50 ed arriva la replica di Manetti, con l’Use Rosa che continua a costruire triple aperte, sempre però fallite (3/20 dice la statistica in quel momento). Il 64-52 di Fegue è pesantissimo anche perché Capra mette subito dopo i liberi del 66-52. La Scotti non ci sta e Smutna, Patanè, Peresson e Ruffini firmano lo 0-8 che obbliga coach Corsini al timeout sul 66-60. E’ l’ultimo sussulto di una Scotti che ce la mette tutta ma a cui manca inevitabilmente lucidità in attacco, anche se non molla mai. L’ultima a provarci è Stoichkova con la tripla del 72-68 ma ormai è tardi, in finale ci va Firenze che vince 76-68. Scrive lo scrittore statunitense Pato Conroy nel suo libro ‘La mia stagione no’: “non v'è maestra più discriminante o più trasformatrice della sconfitta. Il grande segreto dello sport è che puoi imparare più dalle sconfitte che dalle vittorie. La sconfitta ti prepara alle amarezze, agli scacchi ed agli smacchi, alle tragedie che incontrerai nel mondo, meglio di quanto ti prepara la vittoria. Leccandoti le ferite impari ad evitare di farti ferire la prossima volta”. Sipario, applausi: grazie di tutto, ragazze.
76-68
IL PALAGIACCIO FIRENZE M. Rossini 20, Fegue 12, S. Rossini 2, Poggio 12, De Cassan 11, Cremona 17, Torricini ne, Polini ne, Del Piano ne, Reani ne, Capra 2. All. Corsini (ass. Locchi/Pilli/Goretti)
USE ROSA SCOTTI Peresson 19, Patanè 8, Stoichkova 12, Manetti 6, Smutna 7, Dell’Olio, Ruffini 9, Merisio 7, Antonini, Bertaccini M. ne, Bertaccini E. ne, Bambini. All. Cioni (ass. Ferradini/Toccafondi)
Arbitri: Venturini di Lucca e Buoncristiani di Prato
Parziali: 20-26, 41-37 (21-11), 57-49 (16-12), 76-68 (19-19)

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