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L'Use Computer Gross ai saluti finali


Domenica alle 18 al Pala Sammontana arriva Andrea Costa Imola per l'ultima partita di campionato. Si chiude un'annata difficile ma che ha comunque regalato anche tanti aspetti positivi. Ora si guarda al futuro
Siamo all’epilogo. Domenica alle 18 contro Andrea Costa Imola (arbitri Bernassola e Servillo di Roma) l’Use Computer Gross conclude la sua stagione. Lo fa con una partita che non ha alcun interesse di classifica e quindi col solo obiettivo di chiudere meglio possibile questa difficilissima annata che, se da un lato ha riservato amarezze (vedi l’essere sempre rimasti fra le ultime tre della classifica), dall’altro ha regalato anche alcuni aspetti positivi. Il classico bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto che ora la dirigenza, assieme a coach Luca Valentino ed al suo staff, dovrà analizzare per gettare le basi della prossima stagione. Già, la prossima stagione che, mai come quest’anno, ha condizionato quella attuale. La riforma dei campionati che scatterà da ottobre, infatti, è stata il macigno su quello attuale condizionandolo in maniera importante. Anche la Computer Gross, naturalmente, non è sfuggita a questa situazione e di sicuro tutto questo non è e non costituisce un alibi per un campionato particolarmente avaro di risultati positivi. Nel chiudere l’annata voltandosi indietro, però, è un aspetto che va tenuto nella massima considerazione. Oltretutto perché, a dirla tutta, nessuno ha ancora ben capito cosa succederà ad ottobre, se non che la squadra scalerà dal terzo al quarto campionato nazionale che poi, a quanto si dice, non dovrebbe poi essere così diverso da quello attuale, ovvero interregionale. Vedremo. Davanti a questa situazione, l’estate scorsa, le strade erano due: o avere tanti soldi da allestire una squadra in grado di competere con le grandi di questo girone (oltre ad un palazzetto da almeno mille posti che Empoli non ha) oppure puntare sui giovani. L’Use ha scelto questa seconda strada ed è per questo che, passando al bicchiere mezzo pieno, il campionato ha regalato anche tanti aspetti positivi da non trascurare. Ha visto scendere in campo una squadra in larga parte fatta in casa, è servito a far prendere confidenza col basket vero a tanti giovani che negli anni sono cresciuti nel vivaio ed a capire così di che stoffa sono fatti, un ragionamento che coinvolge anche Luca Valentino, coach esordiente nella categoria. Sarà il tempo a dire se son rose che fioriranno ma, se mettiamo questa giovane pattuglia assieme ai senior che comunque hanno sempre dato tutto in campo onorando la maglia come se la indossassero da sempre, ecco che un applauso di fine anno la squadra se lo merita da un pubblico per il quale vale la pena spendere due parole a parte. Con la crisi di risultati che c’è stata non è banale aver avuto sempre un Pala Sammontana gremito che ha sostenuto Sesoldi e compagni anche nei momenti più bui con passione genuina, divertimento e coinvolgimento. Potrà apparire scontato, ma quella maglietta ‘sesto uomo’ che non è magari servita a fare canestro, è sicuramente servita a dare la carica alla squadra e soprattutto a farle capire che giocare in quella palestra vecchia e forse anche un po’ bruttina e con quella maglia addosso ha sempre e comunque un suo preciso valore che si tramanda ormai di campionato in campionato e che accomuna chi sta in campo, dietro una scrivania, in tribuna o dovunque vogliate. Per tutto questo domenica sarà comunque una festa. Sarà il modo migliore per chiudere tutti insieme questo difficile campionato e darsi appuntamento al prossimo. Dove e come si vedrà, ma sempre e comunque onorando una maglia ed una storia ormai lunga oltre cento anni.

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