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Che succede all'Use Rosa Scotti?


Contro Selargius la squadra biancorossa incassa la terza sconfitta consecutiva dopo una partita tutta di rincorsa. Nei momenti decisivi nel finale arrivano sempre scelte sbagliate. Sabato difficile trasferta a Mantova
Dalla strepitosa vittoria sulla capolista Galli alla terza sconfitta consecutiva. Se con Giussano ed a La Spezia erano arrivati dei segnali, la sconfitta interna per 63-68 con Selargius certifica il momento no dell’Use Rosa Scotti. Una crisi che pare più mentale che tecnica, visto che la squadra sembra spesso in uno stato confusionale che diventa evidente quando, nei momenti decisivi dopo una partita tutta di rincorsa, arrivano delle scelte in attacco a dir poco scellerate. Il tutto con l’immancabile ‘nuvoletta fantozziana’ che si abbatte su Castellani, in campo nonostante un attacco influenzale ed infortunata alla caviglia prima dell’intervallo. Il risultato è che, alla vigilia della trasferta di sabato prossimo a Mantova, la Scotti inizia in classifica a dare un’occhiata non solo sopra ma anche dietro. All’inizio l’Use Rosa è aggressiva ma in attacco funziona solo Miscenko che segna con continuità. Nonostante questo le sarde giocano ordinate e volano subito sul 4-13, prima che Patanè trovi la prima bomba della serata, quella del 9-15. In campo c’è Ruffini dopo il problema al ginocchio di La Spezia. L’esterna biancorossa suona la sveglia e, dal punto di vista dell’atteggiamento, è un esempio per tutte. Sono lei e Villaruel a fissare il 16-19 del primo parziale ed il secondo, dopo un avvio pessimo, vede le biancorosse tornare con Patanè e Miscenko sul 25-26. Qui si spegne la luce, la Scotti incassa un parziale di 0-9 e tornerà a segnare sulla sirena con la giovane e stasera ottima Casini: 28-35. Il tutto con Castellani che cade male e non tornerà più in campo. Alla ripresa ancora un lampo di Patanè e Ruffini per il 30-37 che Selargius, in un amen, trasforma nel 32-46. L’Use Rosa prova a rientrare con Merisio che però, dopo aver messo il 43-51, commette il quarto fallo. Al 30’ siamo 46-54 ed inizia un’ultima frazione folle come l’Use Rosa di questi tempi. Dopo almeno tre possessi gestiti in modo pessimo, Villaruel segna il 55-57 e, dopo aver catturato un rimbalzo, ecco ancora una scellerata gestione del possesso con Selargius che ringrazia e segna il 55-58. Ed ecco il sospirato aggancio, nell’unica fase della partita nella quale le sarde sembrano in difficoltà. Villaruel impatta a 58 quando mancano 3’53” alla sirena e la Scotti ha due volte la palla del possibile sorpasso. Stoichkova, però, fa 2/2 dalla lunetta e, sull’azione successiva, Miscenko prova un tiro da tre che non prende nemmeno il tabellone. Selargius respira con uno 0-4 ma, ancora dall’arco, Villaruel segna il 61-62 a poco più di un minuto dalla fine. Ceccarelli mette due liberi (61-64), Merisio sbaglia la bomba e, dopo altri due liberi sempre di Ceccarelli (61-66 a 38 secondi dalla sirena), Villaruel segna ancora. L’argentina mette il 63-66 e, sull’azione successiva, la Scotti sfiora la palla recuperata per ben due volte. Mura subisce fallo ma fa 0/2 a 16 secondi dalla sirena. Coach Cioni chiama minuto e la tripla del possibile pareggio la tenta, senza fortuna, Villaruel. Selargius la chiude dalla lunetta: 63-68. Che succede all'Use Rosa Scotti?
63-68
USE ROSA SCOTTI Castellani, Stoichkova 2, Merisio 8, Manetti 2, Miscenko 14, Fiaschi ne, Ruffini 10, Patanè 10, Avonto ne, Villaruel 14, Antonini, Casini 3. All. Cioni (ass. Ferradini/Giusti)
TECHFIND SELARGIUS Reani 16, El Habbab 6, Mura 6, Pandori 8, Ingenito, Valenti 1, Ceccarelli 18, Corongiu 1, Pavrette 13, Corso ne. All. Righi (ass. Amadasi)
Arbitri: Marconetti di Rozzano e Fusari di San Martino Siccomario
Parziali: 16-19 (16-19), 28-35 (12-16), 46-54 (18-19), 63-68 (17-14)

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