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Sassari impone la propria legge: la The Flexx parte bene, poi si arrende

La The Flexx si scioglie dopo un ottimo primo tempo, cedendo alle bordate di Sassari e incassando la seconda sconfitta consecutiva (diciassettesima stagionale), al termine di 40 minuti complessivamente bruttini. La Dinamo, che ha sofferto nei primi venti minuti, ha trovato in Hatcher il protagonista indiscusso della rimonta: il giocatore americano, autore di 15 punti nel terzo periodo, ha letteralmente cambiato volto alla partita con un paio di triple dal coefficiente di difficoltà elevatissimo, spezzando le gambe a una The Flexx fino a quel momento tutto sommato gagliarda, ma che, al primo vero momento difficile, ha finito per sciogliersi rapidamente. Nel quarto periodo, poi, Sassari non ha fatto altro che amministrare: Pistoia è riuscita a tornare a -5 (64-59 al 32'), ma di fatto non ha quasi mai dato l'impressione di poter ribaltare le sorti dell'incontro. Gli ospiti hanno chiuso definitivamente la pratica con la tripla di Bostic del 74-65 al 36', poi è stato garbage time: da segnalare solo l'esordio in serie A del classe 2001 Lorenzo Querci, interssante prospetto della formazione Under 18 ormai da alcune settimane stabilmente aggregato anche alla prima squadra. La cronaca vede la The Flexx partire forte (10-5 dopo tre minuti), nonostante la curva in silenzio per i primi 5 minuti in segno di protesta contro Lega e TV per l'anticipo del match alle 12. I biancorossi, sorretti però più da un'ottima mira dall'arco dei 6.75 che dal consueto calore della Baraonda, volano fino al +12 (24-12), prima che Hatcher si sblocchi e con 5 punti consecutivi ricucia fino al -9 (28-19) di fine primo quarto. Nel secondo periodosi segna col contagocce: Sassari parte meglio, Pistoia ci mette tre minuti e mezzo a ritrovare la via del canestro, ma al 17' torna comunque a +12 (38-26) con Moore e Magro. Gli ospiti restano in scia con la tripla di Bamforth, prima che, negli ultimi due minuti, si segni solo a cronometro fermo: a metà gara il punteggio recita 40-32 e in casa The Flexx le sensazioni sembrano tutt'altro che negative. La pausa sembra essere riuscita a rinvigorire i due attacchi: si segna infatti tanto a cavallo fra 21 e 23' (49-39), con Pistoia brava e lucida a tenere i sardi sempre a debita distanza. Una tripla di Polonara fa però suonare la sveglia per Sassari, con l'attacco biancorosso che improvvisamente perde fluidità e sicurezza. Pistoia incassa in un amen un parziale di 0-9 (complice anche un tecnico rimediato da Ivanov per proteste) e così, al 26', la partita torna in equilibrio pressoché perfetto (49-48). Equilibrio che Hatcher decide di spezzare nel giro di due minuti con 11 punti consecutivi (di cui due triple a dir poco incredibili) che portano gli ospiti a +8 (53-61), prima che Gaspardo, proprio sul finire del parziale, trovi il gioco da tre punti che ridà qualche speranza alla The Flexx. La tripla di Polonara, in apertura di ultimo quarto, mette in chiaro il concetto che Sassari, messe le mani sulla partita, non vuole lasciarsela sfuggire. Pistoia prima prova a rientrare (64-59 al 32'), poi incassa uno 0-7 mortifero che rende vano anche il generoso tentativo di alimentare, in qualche modo, la fiammella della speranza. Si chiude con la Dinamo che respinge l'ultimo tentativo della The Flexx con la tripla di Bostic e un paio di fischiate senza molto senso di Rossi da Anghiari che non cambiano certo la storia del match ma indispettiscono (e non poco) il pubblico del PalaCarrara. Finisce 80-69 per gli ospiti, che tornano così a credere nell'accesso ai playoff.
Esposito: "La stanchezza ci ha tolto lucidità in attacco e reattività in difesa" 
Il tecnico commenta la prestazione dei suoi contro Sassari: "Ai ragazzi ho fatto comunque i complimenti per la mentalità con cui ci siamo giocati questa partita. Giocare contro Sassari senza uno straniero e con McGee non al meglio non è semplice" È un Vincenzo Esposito comunque soddisfatto della prova messa in campo dalla The Flexx Pistoia, uscita sconfitta al termine della sfida casalinga giocata contro la Dinamo Sassari. Il coach biancorosso, infatti, ha visto quella mentalità che era mancata nella trasferta di Pesaro, un atteggiamento al quale purtroppo non ha fatto seguito un risultato positivo. È proprio l’aspetto mentale quello dal quale vuole ripartire Esposito, in vista delle prossime partita “L’impatto sul match è stata una delle note più positive, una risposta importante rispetto all’atteggiamento visto a Pesaro. Siamo riusciti a continuare sul binario ottimale per più di metà gara, ma nel terzo quarto ci siamo visti sfuggire di mano la partita: la stanchezza ci ha tolto lucidità in attacco e reattività in difesa, due o tre canestri di pura classe dei nostri avversari e qualche fischio dubbio a nostro sfavore ci hanno tagliato le gambe -afferma il coach- rendendoci di fatto impossibile il tentativo di rimonta nel finale. Ai ragazzi ho fatto i complimenti per la mentalità che hanno saputo mettere in campo, un punto dal quale vogliamo ripartire per giocarci nel migliore dei modi il finale di stagione”. Ancora una volta le non perfette condizioni fisiche del roster biancorosso hanno costretto il coach a ruotare quintetti molto differenti: “Non cerchiamo scuse, anche se è chiaro che giocare con uno straniero in meno e con McGee che è tornato ad allenarsi in palestra soltanto venerdì -ammette Esposito- sono stati fattori da non trascurare affrontando un avversario del calibro di Sassari. Essere riusciti a giocarci punto a punto una partita con quasi 40 punti di differenza tra le due squadre è la fotografia degli sforzi fatti dai nostri ragazzi, che hanno fatto tutto quello che potevano per tenere testa ad un avversario di alto livello. A Sassari va dato il merito per aver sfruttato al meglio il primo spiraglio di luce che abbiamo concesso, grazie anche agli undici punti in fila di Hatcher che ci hanno mandato sotto nel punteggio. Esposito vuole una The Flexx protagonista anche nel finale di stagione: “Dobbiamo toglierci dalla testa di essere una squadra senza obiettivi, un concetto che sembra essere diventato un luogo comune ma che sicuramente non deve condizionare i ragazzi, che giustamente non guardano la classifica e scendono in campo ogni volta per vincere. Le difficoltà a reagire a rimonte di questo tipo sono fisiologiche per una squadra giovane come la nostra, che si confronta con squadre costruite per lottare per traguardi importanti e con roster ricchi di talento. In questo momento della stagione stiamo giocando al massimo delle nostre potenzialità, e non dobbiamo dimenticarci che abbiamo fatto un doppio passo verso la salvezza battendo avversari del calibro di Venezia e Torino. Oggi abbiamo fatto le cose giuste -conclude il tecnico biancorosso- ma siamo arrivati troppo scarichi fisicamente per provare a ricucire lo strappo: dobbiamo continuare a lavorare, risolvere i vari acciacchi che ci stanno condizionando e continuare a giocare con la mentalità messa in campo oggi”.