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Coach Cardelli presenta la Virtus Siena

Domenica alle 21 inizia la serie playout con la Virtus Siena, il passaggio obbligato per conquistare la salvezza. Il campionato ci ha consegnato un dodicesimo posto finale e quindi dovremo cercare di mantenere la categoria attraverso questa lotteria che finora, in cinque campionato di serie B, eravamo sempre riusciti a evitare. Adesso dobbiamo resettare, rimboccarci le maniche e preparare ad affrontare due settimane con testa, gambe e concentrazione. Jack Cardelli nella sua presentazione della gara ha le idee chiarissime: "Tutto quello che è successo fino ad ora fa parte del passato e va messo alle spalle. Adesso inizia un altro mini campionato e dobbiamo farci trovare pronti. Abbiamo giocato contro la Virtus Siena già 3 volte in questa stagione (2 volte in campionato e 1 al trofeo Cardelli), sappiamo quali sono i loro punti forti e quali sono i punti deboli, ma senza dubbio vincerà la serie la squadra che avrà più fame e soprattutto costanza. Giocando ogni 2/3 giorni sarà fondamentale azzerare ogni risultato della gara precedente ed immergersi nella palla a due della gara successiva nel più breve tempo possibile, dal punto di vista tattico, tecnico e mentale". Una serie che ci vedrà affrontare una squadra che ha vinto solo 4 partite su 30, mentre noi abbiamo vinto sei delle ultime nove partite giocate. Ma sarebbe pericolosissimo guardare solo a questa statistica e non prepararsi ad affrontare questa serie con durezza mentale e solidità. "Da una parte noi abbiamo finito il campionato in crescendo - sottolinea Giacomo - con vittorie e prestazioni che ci hanno unito e compattato, soprattutto quella di sabato scorso con Cecina. Dall’altra dobbiamo tener presente che la Virtus Siena è sempre stata all’interno della zona playout e che preparano queste partite da tempo, con un gruppo sicuramente affiatato considerando che 5/6 giocatori giocano insieme da tanti anni. Ma la cosa essenziale è che giocheremo due o tre gare su cinque davanti al nostro pubblico e noi dovremo sfruttare a pieno questo vantaggio, prendendo a piene mani il calore dei nostri tifosi e trasformandolo in rabbia agonistica".