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Coach Marchini: possiamo e dobbiamo fare passi in avanti

Dopo le tre sconfitte consecutive, l'ultima a Palermo, il tecnico fa il punto della situazione: "Passi in avanti ce ne sono stati ma ancora non basta. Voglio una squadra che abbia una sua precisa identità, che arrivi ai playoff in un certo modo, così vedremo anche chi è disposto a metterci quel qualcosa in più per crescere ancora. Vorrei che la squadra e tutto l'ambiente fossero più ambiziosi da questo punto di vista". E sabato arriva Omegna
Erano attese come un banco di prova le tre trasferte consecutive con le squadre di prima fascia che il calendario aveva riservato all'Use Computer Gross e le cose non sono andate bene. La squadra di coach Marchini ha infatti rimediato tre sconfitte e quindi, partendo dal dato oggettivo del campo, ecco che è l'ora della lettura di cosa le gare di San Miniato, Firenze e Palermo domenica scorsa hanno detto. "Onestamente - attacca il tecnico biancorosso - sulla scia del poker di vittorie che avevamo centrato ad inizio anno pensavo di riuscire a portarne via almeno una. Così non è stato ed è una cosa sulla quale dobbiamo riflettere. Rispetto a Firenze passi in avanti ce ne sono stati a conferma che la squadra, nelle due settimane a cavallo della sosta, ha lavorato bene in palestra, ma ancora non basta. Il concetto che ribadisco è sempre lo stesso. Certo, l'obiettivo è entrare nei playoff ed è ancora ampiamente alla portata, ma io voglio arrivare a qualcosa di più, voglio una squadra che abbia una sua precisa identità, che si sbatte con piu attenzione in difesa, che ha più cura dei dettagli, che sappia giocare sulle caratteristiche degli avversari. A Palermo si è visto qualcosa di meglio ed abbiamo lottato laddove nessuna delle squadre più forti, a parte San Miniato, era riuscita a fare, ma se prendi 91 punti di cui 30 nella prima frazione, poi è dura portarla via. Va detto che molti canestri sono stati di talento individuale di giocatori come Pollone e Di Viccaro, ma potevamo fare diversamente. I passi in avanti che ci sono stati non sono bastati e quindi si prosegue su questa strada, ben sapendo che da ora in poi ogni partita sarà una battaglia ovunque. Ripeto, voglio vedere una squadra non solo che arriva ai playoff ma che lo fa in un certo modo, così vedremo anche chi è disposto a metterci quel qualcosa in più per crescere ancora. Vorrei che la squadra e tutto l'ambiente fossero più ambiziosi, puntando certo ad entrare nelle prime otto ma anche a qualcosa di più importante". Marchini, contrariamente alle sue abitudini, spende qualche parola anche sugli arbitri: "Io non guardo mai nemmeno chi è designato perchè il mio compito è concentrarmi su altri aspetti - prosegue - ed in questo campo non c'è certo alcuna regola, ma 37 tiri liberi a 13 con 33 falli noi e 18 loro in una partita equilibrata mi pare un'esagerazione, tutto qui. Poi, ripeto, questo non toglie che potevamo fare di più ed è su questo che dobbiamo lavorare". E sabato alle 21 al Pala Sammontana di fronte all'Use Computer Gross si para un altro ostacolo difficile, Omegna, considerata da tutti come la squadra con l'organico più forte del girone. Un altro bel banco di prova per i biancorossi e per far vedere a coach Marchini i progressi che chiede e che la squadra ha nelle sue corde.