Col Jolly pronostico rispettato malgrado le assenze

LEGENDS CARRARA – JOLLY LIVORNO 68 – 51 (29-17, 13-13; 6-16, 20-5)

LEGENDS CARRARA: Mazzoni 4, Nicoli 15, Morisi 1, Gasparotti 1, Coppelli 0, De Angeli 0, Diamanti M. 22, Malcontenti 2, Diamanti L. 3, Lusuardi 4, Figlie’ 16; n.e Coppelli. All. Paolo Gallerini.

JOLLY LIVORNO: Lazzotti 3, Marovelli 5, Morucci 4, Cionini 9, Giovannelli 14, Bacci 4, Dal Canto 2, Caiazzo 8, Scarlatti 2. All. David Fini.

ARBITRI: Salaris e Munda.

Successo in fondo d’ordinaria amministrazione, quella dei Legends Carrara sul Jolly Livorno alla “Dogali”, per quanto nel secondo e ancor più nel terzo quarto i labronici abbiano fatto soffrire mica poco la capolista; che poi però, probabilmente richiamata all’ordine da coach Gallerini, ha chiuso qualsiasi discussione dilagando nell’ultima frazione di gara. Se di rilassamento s’è trattato ora si spera che le due settimane di “stop” in arrivo, a conseguenza del rinvio della trasferta di Stagno, non temperino troppo lo slancio psicologico dei giallo-viola. La cronaca… A Carrara i padroni di casa si schierano con Mazzoni playmaker, Nicoli guardia e Michele Diamanti ala, Lusuardi e Figlié al centro; si vedranno più di una volta pure Gasparotti da ala-guardia e Lorenzo Diamanti come ala-pivot. Gli ospiti rispondono con Lazzotti spesso rilevato da Marovelli “play”, Morucci e Cionini guardia, Bacci e Giovannelli esterni; da centrale, presto k.o. Dal Canto, si danno il cambio Caiazzo e Scarlatti. Inizio disinvolto dei carraresi che chiudono la prima parte della gara avanti per 29-17. Si capisce subito che Michele Diamanti, guarda caso “top scorer”, è in serata di grazia: anche se forse la vera nota di encomio andrebbe indirizzata a Mazzoni, il quale (ancora ingessato capitan Benfatto e influenzato Pennucci) si sobbarca il lavoro di regia in solitudine per l’intero arco dell’incontro, con tutto il rispetto per come abbiano saputo brevemente improvvisarsi “registi” Nicoli e la guardia Morisi. Livornesi più ostici nel secondo quarto, come il parziale in parità indica, nonché davvero minacciosi nel terzo che infatti un canestro da tre punti di Giovannelli sul filo della sirena gli consente di terminare di appena due lunghezze sotto. Poi come accennato però non c’è più storia. Nel finale spazio pure per il capolino che fanno De Angeli e Coppelli. Finisce con un distacco di ben diciassette punti.

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