Delirio Giorgio Tesi Group! Vittoria incredibile al supplementare con Cantù e ottavo posto in classifica
Un epilogo incredibile, di quelli che ti fanno amare questo sport: Pistoia-Cantù si risolve a cinquanta centesimi dalla sirena dell'overtime, dopo che i quaranta minuti regolamentari si erano chiusi in parità, con i biancorossi a un passo prima dalla vittoria, poi da una cocente sconfitta. Ci ha pensato la manona di Tony Easley a depositare dolcemente a canestro il pallone di una vittoria incredibile, e non poteva esserci conclusione migliore per una partita bellissima, emozionante, vibrante, folle. L'attesissimo debutto di Metta World Peace (giocatore che innalza enormemente il tasso tecnico e fisico-atletico di una Cantù costretta sempre a rincorrere per tutti i tempi regolamentari, eppure mai doma) passa in secondo piano di fronte alla prova commovente di tutti i biancorossi, con coach Moretti in lacrime all'uscita dal campo, nel delirio dei 4000 del PalaCarrara.
La serata inizia con il "minuto di raccoglimento" tributato dalla Baraonda Biancorossa ai tifosi di Montecatini (gemellati con gli Eagles di Cantù), mentre Hall e Brown fissano subito il punteggio sul 5-0 dopo sessanta secondi di gioco. Gli ospiti rispondono con Shermadini, ma cinque punti consecutivi dell'ispirato Filloy (altra prova superba per il capitano) portano Pistoia avanti 12-6. World Peace dimostra subito di non essere venuto in Italia a svernare, e rimedia un tecnico per reciproche scorrettezze con Milbourne dopo un minuto dal suo ingresso in campo; la partita è spigolosa, dura, ma decisamente piacevole: la Giorgio Tesi Group difende forte, ma Cantù regge l'urto e così allo scadere dei primi dieci minuti il vantaggio dei biancorossi è esiguo (19-15, grazie al canestro sulla sirena di Magro).
A inizio secondo quarto, gli ospiti prendono il sopravvento e, con un parziale di 7-2, passano per la prima volta a condurre (21-22 al tredicesimo). Pistoia non si scompone e torna subito avanti, restituendo con gli interessi il break ai lombardi (9-0 di parziale e 31-25 a 5'15'' dall'intervallo lungo). Un bel canestro di World Peace ridà fiato a Cantù, ma C.J. Williams dimostra di essere in serata e permette ai biancorossi di restare avanti con un minimo di margine. In vantaggio di cinque lunghezze a meno di un minuto dall'intervallo, tuttavia, Pistoia cala un attimo di intensità e gli ospiti ne approfittano: Gentile trova prima la tripla del -2, poi, in contropiede, il comodo appoggio del pareggio a quota 38. Sirena e tutti negli spogliatoi, con qualche piccolo rammarico.
Il terzo periodo si apre con il bel gancio di Amoroso e con il canestro dalla media di Easley, cui risponde Shermadini. Pistoia però pare più in palla, e così prima ancora l'ottimo Easley, poi Hall (alla sua migliore prestazione stagionale) spingono Cantù a -6 (46-40). La formazione di Sacripanti, che pure soffre la bellissima difesa pistoiese, trova con Eric Williams e la tripla di World Peace punti preziosi, mentre coach Moretti applaude la grande tripla del suo Williams, ma perde Milbourne per cinque falli. Feldeine, proprio sull'azione che costa al numero 11 biancorosso la panchina anticipata, completa il gioco da tre punti, e così al ventottesimo il punteggio è di 54-50. E' ancora CJ Williams, con un'altra tripla, a scuotere il PalaCarrara, con i due punti finale di World Peace a fissare il risultato sul 57-52 all'ultimo mini-intervallo.
Nemmeno il tempo di tornare in campo che Brown inchioda uno spettacolare alley-oop e Filloy dai 6.75 spinge Cantù a -10 (62-52), ma chi pensa che la sfida sia ormai in discesa deve ricredersi tanto velocemente quanto gli ospiti impiegano a siglare il 7-0 di break che li riporta a -3. Cinque punti consecutivi dell'indemoniato CJ Williams costringono coach Sacripanti a parlarci un po' su, ma il 6-0 che Pistoia sforna a cavallo fra trentacinquesimo e trentasettesimo sembra il colpo del k.o. Sotto di 12 a tre minuti dalla fine, infatti, Cantù pare non essere in grado di replicare, ma se in squadra hai un giocatore come Johnson-Odom che decide di uscire dagli schemi, beh, tutto può succedere. E succede... Nove punti del playmaker lombardo tengono infatti la sfida in vita, e se è vero che sul canestro di Easley Pistoia è avanti di 6 a un minuto dalla fine (76-70), è altrettanto vero che nel basket a volte le cose sfuggono a qualsiasi logica. Capita infatti che prima World Peace realizzi i due tiri liberi del -4 in faccia a una Curva Pistoia a dir poco variopinta e che poi Gentile capitalizzi al meglio una palla persa da Amoroso per realizzare la tripla del -1 a quattordici secondi dalla sirena finale. Cantù ricorre ovviamente al fallo sistematico: Filloy in lunetta non trema, ma purtroppo non lo fa nemmeno Feldeine, quando ci viene spedito da Paternicò per il fallo (ingenuo) dello stesso Filloy su un tentativo da 3 del numero 4 canturino. 78 pari e con sette secondi ancora da giocare l'ultima palla è di Pistoia: Brown si butta dentro ma non rimedia granché, e così, come all'andata, si va all'overtime.
Sull'onda lunga dell'incredibile rimonta, l'Acqua Vitasnella parte meglio, e grazie a cinque punti consecutivi di World Peace, si porta avanti 80-83. Pistoia trema, difende con la stessa lucida intensità dei primi minuti ma fatalmente sbaglia qualcosa in attacco: Amoroso e CJ Williams falliscono dai 6.75, ma il ferro sputa anche a World Peace la possibile palla che avrebbe chiuso la partita. E' così Hall a caricarsi di responsabilità, prendendo, e mettendo, la tripla del pareggio, che fa esplodere il PalaCarrara. Coach Moretti non ha nemmeno il tempo di organizzare la propria difesa che perde per falli Filloy, con Gentile che dalla lunetta fa 1/2. Il colpo è di quelli che fanno male, anche perché sul successivo possesso offensivo Pistoia si smarrisce e per tutta risposta Johnson-Odom pesca dal cilindo la bomba del +4 (83-87) a quattordici secondi dal quarantacinquesimo. La panchina biancorossa chiama ovviamente time-out, Brown subisce fallo su un tentativo da 3 e realizza i liberi, ma di fatto Cantù si ritrova avanti di uno (86-87) con meno di tredici secondi da giocare. L'imponderabile sembra difficile da materializzarsi ma prende la forma di una rimessa in gioco sbagliata da Gentile, che sulla pressione pistoiese non trova di meglio da fare che sparare addosso alla gamba di World Peace... La Giorgio Tesi Group quindi, si ritrova incredibilmente in mano il pallone della vittoria: lo affida a CJ Williams, su cui la squadra ospite difende alla grande; il tentativo da tre del numero sei biancorosso non va a buon fine, ma sul tocco del ferro il più lesto ad arpionare il pallone è Easley, che anticipa tutti e con le sue braccia lunghissime arriva sul pallone, segnando il canestro che a mezzo secondo dalla sirena fa impazzire il PalaCarrara. Pistoia sale così a quota 22 e si issa in solitaria all'ottavo posto: la strada per i play-off è ancora lunghissima, ma nella volata che è appena partita, i biancorossi partono in testa...
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