Intervista a coach Pinelli, impressioni ed aspettative per il 2016 della Sibe
I. - Allora Marco che anno è stato quello che ci stiamo lasciando alle spalle?
P. - E’ stato un 2015 basilare perché ha segnato la crescita di un percorso iniziato due anni fa.
Dal primo giorno, quando sono arrivato, ho detto che vogliamo essere ambiziosi, arrivare a competere con tutti senza porci limiti, a prescindere dalle differenze di budget, di parametri, ed arrivarci con le idee. Il primo anno è stata dura, ma abbiamo seminato molto, non solo sotto l’aspetto sportivo. Il secondo anno (aprile 2015 n.d.r.) siamo stati promossi direttamente quindi c’è poco da dire, adesso vogliamo continuare a crescere.
I. - Con le vittorie però si alzano anche le ambizioni; come gestisci la pressione?
P. - Certo, i risultati che abbiamo fatto hanno alzato le aspettative, motivando sempre di più tutto l’ambiente. Vogliamo dare tutti qualcosa in più, anche io. Il calore che ci fanno sentire società e sostenitori ci dà una spinta in più a fare sempre di meglio. Vogliamo migliorarci e crescere, partendo da quanto di eccellente siamo riusciti a fare finora. Vedremo con il tempo se saremo all'altezza, ma di sicuro tutti saremo impegnati per raggiungere lo scopo. Mi è piaciuto il fatto che dal primo giorno siamo ripartiti con lo stesso clima emotivo con il quale avevamo chiuso la scorsa annata agonistica. Stiamo lavorando bene: tutti hanno la consapevolezza che esistono delle difficoltà ma sappiamo che il miglior modo per competere deve essere prima di tutto interno all’ambiente e la competizione intesa come ognuno deve spingersi oltre. Tutti vogliamo arrivare alla stessa cosa, a fare la miglior partita la domenica, preparando tutte le gare con la stessa dedizione e rispettando ugualmente tutti gli avversari. È importante essere focalizzati sulla qualità quotidiana. Per quanto riguarda la pressione, devo dire che alla SIBE l'ambiente è ideale; sia la Società che gli sponsor, mi lasciano lavorare con tranquillità, ma io faccio l'allenatore, mi devo preoccupare di mettere in campo la migliore squadra possibile nei diversi momenti della gara e della stagione. Sono abituato da sempre a mettermi addosso tanta pressione. Ho un bisogno quasi viscerale di fare tutto quello che è nelle mie possibilità ed è l'unica cosa che mi dà serenità. Penso che sia così anche per i giocatori: se non sei un irresponsabile, non puoi non sentire la pressione.
I. - A proposito di ambiente, come stanno interagendo i nuovi con i vecchi giocatori?
P. - Questa era ed è la squadra che volevo e quella che con la società avevamo pensato in estate. Ognuno ha caratteristiche complementari. Vederli stare insieme durante la settimana avvalora la nostra scelta ed aumenta sempre più la voglia di dare a loro il massimo ogni giorno: per esempio, la dedizione dei due playmaker è totale. Hanno caratteristiche diverse ma sono due ragazzi super e giocatori tatticamente indispensabili per i compagni, sempre a disposizione di tutti. Il gruppo “MADE IN PRATO”, è solido e fatto da ragazzi straordinari, con un grande capitano che è sempre più una garanzia. Abbiamo 8/10 del roster fatto in casa, come le cose migliori e genuine, cosa del quale andiamo molto orgogliosi. Anche l’impatto e l’apporto che gli Under 18 stanno portando alla squadra, è più che positivo, grazie alla collaborazione con il loro coach Fabbri e con il dirigente Vannoni. L’inserimento poi dei nuovi, Francesco Evotti e Francesco Meucci è stato ottimo. Hanno compreso esattamente da subito il nostro ambiente e la filosofia del nostro gioco, ed ho riscontrato un’enorme disponibilità d’inserimento, senza contare l’alto livello morale e di abnegazione di entrambi.
I. - Ancora 8 partite, alcune durissime prima della 2^ parte. Come preparerete questa fase decisiva?
P. - Abbiamo fatto un buon girone di andata ma per natura guardiamo sempre avanti, con desiderio di migliorarci insieme. Siamo quarti da neopromossi al cospetto di molte squadre. Se siamo lì anche noi, vuol dire che ci siamo guadagnati il rispetto di tutti nostri avversari. Andremo in una fase in cui tutti dovranno dimostrare di possedere personalità e carattere, perché andare a fare la guerra con qualcuno che non è pronto non si può fare. Adesso tutti staccheremo per un po' la spina. Rispetto agli anni passati abbiamo un campionato strutturato diversamente e più impegnativo, sia come livello tecnico che come livello nervoso; il 2016 alla ripresa ci riserverà in 7 giorni Agliana, Fucecchio e Carrara, due in trasferta ed una in casa. Martedì dopo l'allenamento ci siamo scambiati gli auguri in una simpatica serata con cena da Virgilio; il 28 riprenderemo a lavorare in palestra.
I. - Spazio per chiudere con gli auguri...
P. - Certo; auguri e buon anno a tutti i giocatori, ai miei essenziali assistenti, Giacomo Novelli e Sauro Manganello, agli sponsor, con la SIBE in primo piano e poi a Stefano, Urano, Giovanni, Fabio, Jack, Martino, Niccolò, Mattia, Marco, Riccardo ed a tutti quelli indispensabili che stanno dietro le quinte.
Auguri di cuore ai nostri supporter ed a tutti i pratesi. L’ interesse è molto, e sempre più crescente, come si nota dai “like” su facebook e dagli splendidi disegni che i bambini della scuola elementare ci hanno dedicato e che presto attaccheremo in palestra dietro la tribuna dei nostri sostenitori.
Auguri di salute e gioia a tutti gli appassionati di basket, a chi ci ferma per strada per sapere come va e ai bambini che vengono ad incitarci in palestra alla domenica; con grande orgoglio giochiamo anche per loro…Buone feste Dragons, Forza Dragons ! !
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