La Giorgio Tesi Group esce a testa alta dal PalaSerradimigni
Bella prestazione dei biancorossi che cadono nel finale (80-75) al cospetto dei campioni d'Italia della Dinamo Sassari
A testa alta, anzi altissima. La Giorgio Tesi Group si inchina in casa dei campioni d'Italia, ma lo fa solo al termine di quaranta minuti gagliardi, spigliati, di personalità e anche, almeno fino al trentacinquesimo, di ottimo basket. La Dinamo Sassari riesce a imporsi in volata (80-75), merito di una grande pressione difensiva nel corso degli ultimi cinque minuti, in cui anche un paio di fischi arbitrali non limpidissimi aiutano i sardi: Pistoia, avanti di sei lunghezze fino a cinque minuti dallo scadere, si smarrisce proprio sul più bello, accusa un po' di stanchezza, perde tre palloni a dir poco sanguinosi in serie e deve alzare bandiera bianca sulle tre conclusioni dall'arco e sbagliate nel corso dell'azione del possibile pareggio, sul 78-75, a dieci secondi dalla fine.
Rimane però, netta, la sensazione di un'altra grande prova da parte degli uomini di Esposito che mettono davvero tanta paura alla squadra di Calvani, reduce dalla prova di forza di tre giorni fa, sempre in casa, contro Reggio Emilia. Al contrario della squadra reggiana, Pistoia ha opposto una resistenza a dir poco fiera, leggendo alla perfezione le situazioni, alternando bene difesa a uomo e zona e trovando, offensivamente, soluzioni sempre efficaci e mai banali. Sassari, trovatasi avanti anche di 13 punti nel corso del secondo quarto (36-23 al quattordicesimo), è finita in breve intrappolata nella tela tessuta dai biancorossi, che, con un'eccellente prova di squadra, hanno prima ricucito il divario (45 pari all'intervallo lungo), poi preso addirittura il comando del punteggio, fino a un massimo vantaggio di sette punti toccato nel corso del terzo periodo (51-58 al ventiquattresimo). Nel quarto periodo, poi, la Giorgio Tesi Group pare in grado di poter reggere al tentativo di rientro dei padroni di casa, ma, negli ultimi cinque minuti Sassari riesce a mettere le mani sulla partita. E' l'intensità difensiva di marca sassarese a fare la differenza: la grande pressione da parte della Dinamo manda in confusione Pistoia che, come detto in apertura, perde qualche pallone di troppo e inizia a sparare a salve dal perimetro. I biancorossi si vedono inesorabilmente scivolare via la partita dalle mani e quindi azzardano un paio di forzature non particolarmente indicate: i padroni di casa si esaltano e riescono a portare a casa due punti davvero molto sofferti.
Un pizzico di amarezza, in casa biancorossa, rimane: ed è sicuramente un bel segnale. Tornare a casa dal PalaSerradimigni senza punti in classifica, ma con la consapevolezza di aver fatto tremare a lungo una corazzata come la Dinamo, non può che far bene a Filloy e compagni, che domenica prossima, nella prima gara del 2016 (ultima del girone di andata) saranno chiamati al successo interno contro Capo d'Orlando.
Il tecnico biancorosso spiega: " Nel finale poco lucidi, ma contro squadre che ruotano undici giocatori è normale"
Queste le dichiarazioni a caldo di coach Esposito dopo la sconfitta con Sassari: "Abbiamo giocato una delle migliori partite dell’anno, loro nel finale sono stati più lucidi e ci hanno puniti su un paio di palle perse, approfittando anche di qualche fischio arbitrale un po’ dubbio. Rimane -prosegue il tecnico biancorosso- da un lato la soddisfazione perché volevamo giocare stando attaccati a loro il più possibile e devo dire che in questo ci siamo superati; dall’altro lato peccato perché siamo andati davvero vicini a compiere un’impresa".
Sulle difficoltà offensive incontrate nel finale, il coach spiega: "E’ normale quando giochi contro squadre con rotazioni a undici giocatori che alla fine arrivi un po’ bollito, senza dimenticare che loro in tre quarti su quattro non hanno nemmeno raggiunto i cinque falli. Siamo stati bravi, ma come contro Venezia tre giorni fa, con queste squadre, costruite per puntare allo scudetto, qualcosa a livello di lucidità nei finali lo che paghi".
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