Montecatini, le pagelle di Domodossola
Cinque giocatori in doppia cifra, partita mai in discussione: pagelle sicuramente positive per la squadra rossoblù dopo il trionfo del PalaRosmini.
MEINI 7,5 - Il primo break, quello che poi risulterà decisivo, porta (anche) la sua firma, prima che i falli lo condizionassero. Nella ripresa gestisce da par suo, consegna un paio di cioccolatini a Tabbi e chiude con 8 punti, 8 rimbalzi e 8 assist.
CIRCOSTA 8 - Un Valerio d'annata, dicevamo. Rebus irrisolto per la difesa avversaria, crea disastri ogni volta che vede il canestro (5 falli subiti) ed è mordace anche in difesa (5 recuperi). Chiude con 18 punti, 4/4 da due e 7/10 ai liberi.
PETRUCCI 6,5 - Assieme a Rizzitiello e Meini costruisce il break che uccide la partita. Sembra avviato ad una serata di gala, ma non trova più il canestro e si dedica quindi alla fase difensiva. Chiude con 10 punti, 3 rimbalzi e 2 assist.
RIZZITIELLO 7,5 - Alla fine avrà anche il coraggio di dire "potevo fare di più". Nel primo tempo spreme 16 punti senza forzare e in tribuna si chiedono da quale pianeta sia capitato. Nella ripresa segna solo 2 punti e perde qualche pallone, ma ormai i due punti erano in saccoccia.
TABBI 7,5 - Partita solida di Alessandro, che nel terzo quarto semina il panico nell'area avversaria grazie alle chicche serbategli dal capitano. Chiude con 11 punti con 5/5 al tiro e 7 rimbalzi, in netta crescita.
BIANCHI 7,5 - Nel primo tempo è un po' sottotono, nella ripresa si scatena con 17 punti in 20' fino a diventare il miglior realizzatore del match, e soprattutto segna i canestri che chiudono a chiave la partita. Una prestazione così può solo aumentare la fiducia nei suoi mezzi.
DI GIACOMO 6,5 - In crescendo, sigla 6 punti con 3/5 al tiro e 5 rimbalzi, mostrandosi vivo e combattivo anche in fasi decisive della partita.
DEL FRATE 6 - Non la migliore prestazione per Andrea, chiamato subito in campo per i falli di Meini e che si mostra un po' titubante. Gioca comunque 25' con buona personalità.
COACH CAMPANELLA 8 - Con un inizio così non può che gestire la partita in tranquillità. Unico appunto: avremmo messo Ruggiero e Pellegrini un paio di minuti prima. Per il resto, impeccabile: la squadra ha il suo marchio già impresso nella mente.