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Esposito: "Che ci serva da lezione! Non possiamo giocare soft"

Il tecnico biancorosso si gode la vittoria contro Cantù, ma ammonisce: "Per tre quarti deluso dal nostro atteggiamento". E' ovviamente soddisfatto coach Esposito: il successo contro Cantù vale tantissimo, ma il coach, nonostante tutto, non risparmia qualche critica alla propria squadra. "E' stata una di quelle partite in cui rimpiango di non essere più un giocatore, perché forse avrei fatto meno fatica a essere in campo che non in panchina -spiega il coach- però poi, quando vieni ripagato così, da una vittoria che a un certo punto pareva davvero insperata, capisci che ne è valsa la pena. Abbiamo fatto un'ultima parte di gara, quando ormai eravamo finiti con le spalle al muro, davvero incredibile, soprattutto dal punto di vista dell'energia e dell'intensità difensiva, ma devo anche dire, come ho fatto con i ragazzi, che delle dodici gare giocate finora, per tre quarti questa è stata quella che sul piano dell'atteggiamento mi ha deluso maggiormente. Se finora infatti ci era capitato di sfaldarci troppo rapidamente di fronte alle difficoltà solo in trasferta, stasera -è l'affondo di Esposito- questo è successo per la prima volta in casa: anche quando eravamo sotto di quattro o cinque punti non abbiamo mai dato l'impressione di essere coesi, compatti e determinati. E non possiamo permettercelo, perché non abbiamo la qualità tecnica, purtroppo, per poter competere contro determinati avversari". Il tecnico biancorosso entra poi ancor più nel dettaglio: "Spero che questa partita ci serva da lezione: non possiamo giocare in maniera superficiale, aspettando che prima o poi arrivi il nostro momento! Indipendentemente da chi ci troviamo davanti -spiega Esposito- non è questo l'atteggiamento che dobbiamo avere: dobbiamo aggredire la partita fin dal primo minuto, perché abbiamo le qualità fisiche per farlo, poi strada facendo troveremo di volta in volta chi potrà essere il protagonista in attacco. In settimana lavoreremo molto su tutte le cose che questa sera non mi sono piaciute". La svolta secondo Esposito è arrivata sul piano mentale prima ancora che tecnico: "Quando abbiamo capito che non potevamo essere così molli come lo siamo stati per trentatré minuti, allora siamo riusciti a far cambiare faccia alla partita. Semplicemente noi non possiamo stare in campo in maniera soft: tutto qua! Da giocatore io ero uno che non mollava mai e se era sotto di dieci a un secondo dalla fine sperava che esistesse il tiro da undici punti per provare comunque ad andare a vincere la partita: dobbiamo imparare a non mollare, a trovare da una palla recuperata o da un canestro pesante, la forza per continuare a crederci"! Non mancano poi, da parte del coach, parole di apprezzamento nei confronti di Cantù: "I nostri avversari da tre settimane stanno giocando una buonissima pallacanestro, nonostante le difficoltà di organico. Stasera hanno ritrovato Dowdell che è un ottimo giocatore ma era fuori da due mesi e sono convinto che saranno un osso duro veramente per tutti".